i fatidici 40 anni

Helen75

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ciao a tutti,come da titolo,vorrei regalare ad una cara amica,un libro che tratti appunto il tema dei fatidici 40 anni...non avendo mai letto nulla in proposito,cosa mi consigliate? grazie:)
 

Spicy McHaggis

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Personalmente non ne ho letti sul tema ma dando un occhio ho trovato:

- QUARANTENNE SARA' LEI. MANUALE PER DIFENDERSI DAI 40 ANNI - di Bertolino Enrico e Bonifacci Fabio
Il cinema si occupa delle crisi dei trentenni, gli psicologi di quelle dei cinquantenni, ma chi si occupa dei quarantenni? Nessuno. Eppure l'età di mezzo ha problemi tipici: la sindrome dell'Olio Cuore (sentirsi illogicamente più vicini ai 30 che ai 50, pensiero stupido che spinge a imprese sportive massacranti), il morbo di "Forever Young", riassunto nella figura del quarantenne con bandana, la "sindrome di Costanzo" (che da quando ha compiuto quarant'anni non fa altro che lavorare), la degenerazione dell'ansia da prestazione... Un manuale per affrontare dignitosamente il secondo tempo, sapendo che il sorriso è il miglior modo per arrivare ai supplementari, e sperare di giocarsela ai rigori fino ai 95 anni.

- 40 ANNI... E NON SENTIRLI - di Lisa P.
Breve divertissement letterario in cui l'autrice "giocando" con i toni della leggerezza e dell'ironia disegna i tratti di una certa tipologia di uomo e, come contraltare, di diverse declinazioni al femminile. Nell'eterno confronto-scontro uomo donna, con un inevitabile senso di amarezza, prende corpo la caricatura del passaggio dalla fatidica età dei quarant'anni: da un lato un'occasione per riflettere e guardarsi dentro, al di là di frasi fatte e dei soliti luoghi comuni, dall'altro un implicito invito a guardare con autoironia ai propri limiti come alle proprie responsabilità.

- CI VOGLIONO LE PALLE PER ESSERE UNA DONNA - di Moran Caitlin
A tredici anni, Caitlin Moran è una ragazzina cicciottella, senza amici, perennemente presa in giro dai maschi. E il giorno del suo compleanno, tra una torta/baguette con il Philadelphia e una "lista delle cose da fare prima dei diciotto anni", ecco che la assale il dubbio da un milione di sterline: ma come si fa a diventare una donna? Oltre vent'anni dopo, ripercorrendo le esperienze che l'hanno aiutata a crescere, Caitlin prova a rispondere a quell'interrogativo. Partendo da un dato di fatto: non c'è mai stato un momento migliore nella storia per essere una donna. C'è il diritto di voto, la pillola anticoncezionale, e bruciare le streghe sul rogo è ormai decisamente poco glamour. Ma allora: abbiamo ancora bisogno del femminismo, oggi? Sì, se il femminismo non è quello delle accademie e dei talk-show in seconda serata. Sì, se il femminismo si occupa non solo di cose (importanti, per carità) come la disparità di retribuzione, la circoncisione femminile nel Terzo Mondo, la violenza domestica, ma anche di questioni più banali e quotidiane come la masturbazione, la depilazione, le micro-mutandine, l'irresistibile attrazione per il cioccolato, le borsette da mille euro e le tette rifatte. Sì, perché ogni donna non può che essere femminista, e perché il femminismo secondo Caitlin è decisamente divertente. Come questo libro.


P.S.
L'ultimo pure io lo regalerò a Natale :mrgreen:
 

Helen75

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Ah ok...allora visto che io invece sono una frana nelle ricerche...se dovesse capitarti qualche altro libro sul tema, aggiungilo pure alla lista:wink:
 

Spicy McHaggis

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Ho cercato ancora e ho trovato questi:

- LA MEZZA ETA': UN NUOVO INIZIO - di Osho
La vecchiaia è il maturare del tuo essere, la sua fioritura, la sua crescita.
Se vivi momento per momento, aperto a tutte le sfide che la vita ti da, e se usi tutte le opportunità che la vita ti schiude, e se osi avventurarti nell'ignoto verso il quale la vita ti chiama e ti invita, allora la vecchiaia è maturità.
Coloro che vivono nel modo giusto, accettano la vecchiaia con un profondo spirito di benvenuto, perché essa dice semplicemente loro che stanno per giungere alla fioritura, stanno per dare i frutti; ora saranno in grado di condividere qualsiasi cosa abbiano conseguito.
La vecchiaia in sé è incredibilmente bella, e dovrebbe essere così, perché la vita intera si muove in quella direzione.
Dovrebbe essere la vetta. Come può la vetta esistere all'inizio?
Come può esistere nel mezzo?
In Oriente, noi non abbiamo mai pensato che l'infanzia o la gioventù fossero il culmine della vita.
La vetta appare alla fine.
E se la vita finisce nel modo giusto, pian piano tocchi vette sempre più elevate.
In verità la morte è la vetta suprema che la vita realizza, il culmine estremo.

- SEGNI E SOGNI DI UNA NOTTE DI MEZZA ETA' - di Geni Valle
"Vale per uomini e per donne: le emozioni da mezza età appartengono a tutti. Il mio rimedio personale consiste sempre nel non oppormi, ma nell'assecondare il flusso dell'esistenza. Possiamo avviarci con entusiasmo verso nuove esplorazioni e nuove scoperte: la ricerca della giusta distanza dalle cose, da se stessi e dalla vita, attraverso la revisione di certi valori soggettivi, ci può regalare un nuovo e profondo senso di libertà. La consapevolezza di quanto abbiamo tralasciato, non goduto, trascurato, può trasformarsi in potente carburante per nuovi entusiasmi e inimmaginabili curiosità. La vita quotidiana ha più bisogno che mai di essere alleggerita e illuminata dalla fantasia che la spolveri di piccole magie. Anche io vedo persone anziane tranquille che se la spassano. Superato il passaggio, divengono più consapevoli del loro amore per la vita: il tempo, così impreziosito, si dilata. Sono sempre ammirata nel vedere mia madre, ultrasettantenne, capace di godere profondamente di pochissimo."

- FORTY. AVVENTURE DI UNA QUARANTENNE TRA CASA E LIBRI, TRA REALTA' E REALITY - di Lucia Giulia Picchio
Forty è un libro che racconta una “storia contemporanea”. E’ un monologo che si fa dialogo man mano che pagina dopo pagina ci si addentra nel mondo, nel cuore e nei pensieri della protagonista, una quarantenne di oggi, madre e insegnante di francese, che dopo aver incassato il colpo del classico giro di boa del passaggio agli – anta, prima tenta un bilancio e poi, come tante sue coetanee, si lancia alla scoperta di qualunque espediente sia in grado di esorcizzare i contraccolpi di questo delicato passaggio. Dal consolidamento della carrozzeria, alla ricerca di percorsi più o meno alternativi, capaci di dare sostegno e sostanza a questa critica fase esistenziale in cui l’orologio biologico incalza e con esso, la voglia di andarsi a riprendere tutto quello che si è persa per strada per correre dietro alle priorità di famiglia e lavoro. Un lavoro, quello di prof, che fa da quasi vent’anni sognando il giorno di non entrare più a scuola e di vivere scrivendo.

Altri (che mi sembrino un minimo affidabili) non te ne saprei dire :)
 
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