Imparereste un libro a memoria? Quale?

Dory

Reef Member
Ieri a Che tempo che fa Umberto Eco ha detto di imparare ogni giorno un'ottava (dell'Orlando furioso (?), non ricordo bene se era proprio questo, c.v.d :mrgreen:) per mantenere tonico il cervello. Beh, ha detto anche non necessariamente l'Orlando furioso (se era l'Orlando furioso), ma qualsiasi cosa ci interessi. Date le mie proverbiali - ovvie (vedi avatar :mrgreen:) - difficoltà di memoria, pensavo di tentare, così ieri sera ho cominciato a pensare a quale libro mi piacerebbe imparare.
Diversi anni fa stavo imparando a memoria Novecento di Baricco. Avevo imparato le prime due pagine, poi mi sono già arresa. Ora non le ricordo più. Pensavo che potrei riprendere quello, o buttarmi sull'Odissea, oppure sulle poesie di un poeta che amo, tipo Pessoa o Dylan Thomas o Saba o Montale.

Vi piacerebbe imparare un libro a memoria? Lo fareste? Quale libro?
 

Dory

Reef Member
Ho scoperto che questa faccenda dell'imparare a memoria Eco l'ha scritta in una lettera al nipote pubblicata sull'Espresso.

Ne riporto un brano:

"La memoria è un muscolo come quelli delle gambe, se non lo eserciti si avvizzisce e tu diventi (dal punto di vista mentale) diversamente abile e cioè (parliamoci chiaro) un idiota. E inoltre, siccome per tutti c’è il rischio che quando si diventa vecchi ci venga l’Alzheimer, uno dei modi di evitare questo spiacevole incidente è di esercitare sempre la memoria.

Quindi ecco la mia dieta. Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E magari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori, ma attento che non devi solo sapere chi sono i giocatori della Roma di oggi, ma anche quelli di altre squadre, e magari di squadre del passato (figurati che io ricordo la formazione del Torino quando il loro aereo si era schiantato a Superga con tutti i giocatori a bordo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso eccetera). Fai gare di memoria, magari sui libri che hai letto (chi era a bordo della Hispaniola alla ricerca dell’isola del tesoro? Lord Trelawney, il capitano Smollet, il dottor Livesey, Long John Silver, Jim…) Vedi se i tuoi amici ricorderanno chi erano i domestici dei tre moschettieri e di D’Artagnan (Grimaud, Bazin, Mousqueton e Planchet)… E se non vorrai leggere “I tre moschettieri” (e non sai che cosa avrai perso) fallo, che so, con una delle storie che hai letto.

Sembra un gioco (ed è un gioco) ma vedrai come la tua testa si popolerà di personaggi, storie, ricordi di ogni tipo. Ti sarai chiesto perché i computer si chiamavano un tempo cervelli elettronici: è perché sono stati concepiti sul modello del tuo (del nostro) cervello, ma il nostro cervello ha più connessioni di un computer, è una specie di computer che ti porti dietro e che cresce e s’irrobustisce con l’esercizio, mentre il computer che hai sul tavolo più lo usi e più perde velocità e dopo qualche anno lo devi cambiare. Invece il tuo cervello può oggi durare sino a novant’anni e a novant’anni (se lo avrai tenuto in esercizio) ricorderà più cose di quelle che ricordi adesso. E gratis."

A questo link la lettera completa.
 

Jessamine

Well-known member
Io quando ero più piccola mi divertivo a imparare le cose a memoria :mrgreen: sia brani di libri, poesie, che i generale altre cose, tipo i numeri di targa delle macchine che avevo davanti in strada o i numeri di telefono delle persone. Lo facevo proprio perché mi divertivo ;)
Ora ho un po' smesso, anche se in effetti tra tutto quello che mi devo ficcare in testa per gli esami (e ok, gli esami della mia facoltà non sono propriamente mnemonici, ma qualcosa devo ricordarlo comunque) e il teatro, e quindi copioni interi da imparare a memoria, direi che in effetti un pochino i "muscoli del cervello" li uso comunque.
Però l'idea di imparare a memoria un libro intero (o almeno un capitolo o due, non esageriamo :mrgreen:) mi piace! In effetti bisognerebbe riflettere attentamente su cosa meriterebbe di essere imparato a memoria, però... non voglio rischiare a 90 anni di ricordarmi ancora brani di una schifezza :D
 

bernoccolo

Vivo, e vegeto.
Io tro o quattro Città Invisibili di Calvino le conosco. A tutte non arriverei mai, ma una dozzina mi sembra un'obiettivo realistico.
 

darida

Well-known member
...io non ho nessuna possibilità di imparare alcunchè a memoria,il miei percorsi sono disseminati di post-it :mrgreen:(so che adesso ne esiste anche una versione digitale...)
io leggo molto e da sempre, memorizzo le sensazioni, col tempo mi sfuggono i dettagli, pazienza, sono anche una convinta rilettrice :mrgreen: :wink:
 

Spilla

Well-known member
dovendo proprio sottopormi ad una tortura simile, sceglierei La Divina Commedia, l'unico testo che ne valga la penna, a mio parere ;)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
...io non ho nessuna possibilità di imparare alcunchè a memoria,il miei percorsi sono disseminati di post-it :mrgreen:(so che adesso ne esiste anche una versione digitale...)
io leggo molto e da sempre, memorizzo le sensazioni, col tempo mi sfuggono i dettagli, pazienza, sono anche una convinta rilettrice :mrgreen: :wink:

La conosco molto bene sul mio pc :wink:, la alterno ai cartacei :mrgreen:.

Io posso imparare a memoria i numeri di telefono, le password e le date di nascita, qualche poesia ancora la ricordo dai tempi delle scuole (Pianto antico addirittura dalle elementari), però parti più lunghe di un libro non so se riuscirei a memorizzarle :boh:.
Purtroppo mi accorgo che più vado avanti e più la mia memoria fa cilecca :W, forse anche perché sono troppe le cose che voglio ricordare nell'arco del giorno.
Cmq cerco di tenerla sempre allenata... quando cito i 7 nani, però me ne manca sempre uno :mrgreen:.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Uhm, secondo me imparare un testo in prosa a memoria è abbastanza da masochisti. :OO
Forse ha più senso con le poesie che ci piacciono.
Oltretutto la musicalità dei versi aiuta l'apprendimento mnemonico. :wink:

Volendo si possono sempre imparare le dimostrazioni dei teoremi di matematica e fisica a memoria. Quanti che ne ho imparati al Liceo. :W
 

bouvard

Well-known member
Io sapevo che per tenere attivo il cervello si consigliava di giocare a scacchi :boh: so che sto per dire un'eresia, ma a me gli scacchi annoiano :boh: quando l'altro impiega più di 10 secondi a fare una mossa io sclero :W perciò imparare qualcosa a memoria per me sarebbe molto meglio :mrgreen: un libro intero non saprei :? ma le poesie perché no, ai miei tempi al liceo toccava farlo... "Ehi fu, siccome immobile, dato il mortal sospiro..." :mrgreen:
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
ma le poesie perché no, ai miei tempi al liceo toccava farlo... "Ehi fu, siccome immobile, dato il mortal sospiro..." :mrgreen:

"Cantami o diva del pelide Achille, l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molti anzi tempo all'orco..."

Storpiata in...

"Cantiamo la merda del pelide Achille, il lezzo funesto che infiniti addusse lutti agli Achei, molto avea il culo sporco..."

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

maclaus

New member
...il quinto canto dell'Inferno è bellissimo da recitare a memoria... è stato il mio professore al Liceo che mi ha aperto un mondo e un modo nuovo di leggere... quando spiegava e declamava a memoria Dante era uno spettacolo (ma non era Benigni...):)
 

darida

Well-known member
...vabbè

Mattina
M'illumino d'Immenso

questa me la ricordo anch'io :mrgreen:

la sciura Italia, sorella di Trento e Trieste (mitici personaggi del mio quartiere d'origine) per la memoria consigliava le parole crociate e i conti fatti a mano su foglietti ritagliati dalla carta da pacco (non chiedetemi il perchè :mrgreen:)
 

bathory

New member
Ho scoperto che questa faccenda dell'imparare a memoria Eco l'ha scritta in una lettera al nipote pubblicata sull'Espresso.

Ne riporto un brano:

"La memoria è un muscolo come quelli delle gambe, se non lo eserciti si avvizzisce e tu diventi (dal punto di vista mentale) diversamente abile e cioè (parliamoci chiaro) un idiota. E inoltre, siccome per tutti c’è il rischio che quando si diventa vecchi ci venga l’Alzheimer, uno dei modi di evitare questo spiacevole incidente è di esercitare sempre la memoria.

Quindi ecco la mia dieta. Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E magari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori, ma attento che non devi solo sapere chi sono i giocatori della Roma di oggi, ma anche quelli di altre squadre, e magari di squadre del passato (figurati che io ricordo la formazione del Torino quando il loro aereo si era schiantato a Superga con tutti i giocatori a bordo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso eccetera). Fai gare di memoria, magari sui libri che hai letto (chi era a bordo della Hispaniola alla ricerca dell’isola del tesoro? Lord Trelawney, il capitano Smollet, il dottor Livesey, Long John Silver, Jim…) Vedi se i tuoi amici ricorderanno chi erano i domestici dei tre moschettieri e di D’Artagnan (Grimaud, Bazin, Mousqueton e Planchet)… E se non vorrai leggere “I tre moschettieri” (e non sai che cosa avrai perso) fallo, che so, con una delle storie che hai letto.

Sembra un gioco (ed è un gioco) ma vedrai come la tua testa si popolerà di personaggi, storie, ricordi di ogni tipo. Ti sarai chiesto perché i computer si chiamavano un tempo cervelli elettronici: è perché sono stati concepiti sul modello del tuo (del nostro) cervello, ma il nostro cervello ha più connessioni di un computer, è una specie di computer che ti porti dietro e che cresce e s’irrobustisce con l’esercizio, mentre il computer che hai sul tavolo più lo usi e più perde velocità e dopo qualche anno lo devi cambiare. Invece il tuo cervello può oggi durare sino a novant’anni e a novant’anni (se lo avrai tenuto in esercizio) ricorderà più cose di quelle che ricordi adesso. E gratis."
Brano stupendo.
Dopo averlo letto ho preso in mano "La terra desolata" di T. S. Eliot e ho iniziato a impararla a memoria (non ci riuscirò mai...).
 

malafi

Well-known member
per imparare un libro a memoria dovrebbe darmi tanti, ma tanti soldini ... ma proprio tanti :mrgreen:

Diverso per le poesie.
Una che non ho mai scordato dai tempi delle elementari (sì, elementari, non medie) è Pianto Antico di carducci.
O dalle medie San Martino .... sempre di Carducci.
Ah, ma forse amo Carducci? Non ci avevo mai pensato ....:?
Sarà perchè è bolognese di adozione :wink:
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Alla domanda contenuta nel titolo: sì certo, il Piccolo Principe e non manca molto. Ciao.
 

Dory

Reef Member
Io ricordo i primi versi di molte poesie imparate a scuola, tipo Silvia rimembri ancor quel tempo della tua vita mortale.... Ei fu siccome immobile dato il mortal sospiro stette la spoglia immemore... La nebbia agli irti colli... (grazie a Fiorello :mrgreen:)

Comunque il punto non è imparare un libro intero a memoria, quanto piuttosto imparare qualcosa a memoria qualunque cosa, poesie, frasi, elenchi, e sono sempre più convinta del fatto che per il cervello l'esercizio del memorizzare non sia la stessa cosa che, ad esempio, risolvere un problema o giocare a scacchi. E' come pensare di fare esercizi addominali per rinforzare i bicipiti.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Più che un libro ho imparato negli anni diverse citazioni copiate dai vari libri letti :)
(in realtà amo esercitare la memoria con titoli di libri, autori, personaggi, film registi, attori, canzoni, cantanti, capitali mondiali, ecc... :D )
 
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