bernoccolo
Vivo, e vegeto.
Non so voi, ma quando scopro un autore che mi piace mi ci butto a capofitto, spulcio la sua bibliografia e, a meno di scrittori-meteora, finisco spesso con l'esaurirla - operazione che rischia di prendere diverso tempo, in alcuni casi. L'ultimo autore vittima della mia bibliofagia è stato Jonathan Coe, mentre prima di lui la stessa sorte è toccata, in ordine sparso, José Saramago, Julio Cortazar, Italo Calvino, Mario Vargas Llosa, Raymond Queneau, Ian McEwan, Eric Chevillard, Jonathan Franzen, Ivo Andric, Heinrich Böll, Robert Walser, Agota Kristof, Enrique Vila-Matas, così come altri meno celebrati, come Ermanno Cavazzoni (sottovalutatissimo!) o Eric Chevillard...
Ne dimentico senz'altro molti, ma il punto è un'altro: arrivato alla fine del tunnel letterario, impregnato della voce di un autore e preda di un profondo sentimento d'abbandono, faccio una fatica del diavolo a prendere in mano un altro libro... C'è qualche forumlibrista che, tenendo conto degli scrittori sopracitati, saprebbe darmi qualche consiglio (titoli o autori, poco importa) per farmi intravedere la luce in fondo al tunnel - sperando che non si tratti di quella di un treno in senso contrario?
Grazie a tutti-e...
Ne dimentico senz'altro molti, ma il punto è un'altro: arrivato alla fine del tunnel letterario, impregnato della voce di un autore e preda di un profondo sentimento d'abbandono, faccio una fatica del diavolo a prendere in mano un altro libro... C'è qualche forumlibrista che, tenendo conto degli scrittori sopracitati, saprebbe darmi qualche consiglio (titoli o autori, poco importa) per farmi intravedere la luce in fondo al tunnel - sperando che non si tratti di quella di un treno in senso contrario?
Grazie a tutti-e...
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