L'arte contemporanea: per non girarci intorno

ayuthaya

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Quanto all'arte, avendo rimandato più volte una risposta più lunga, provo a rispondere più brevemente: io, invece, a differenza tua (Bouvard), tranne alcuni grandi della della scuola senese e del Rinascimento, io ho una predilizione per alcuni (non tutti) gli artisti più moderni... in particolare amo quel momento di rottura, in cui un certo tipo di realismo (termine che qui uso impropriamnete a indicare solo l'aderenza alla realtà, alle cose così come le vedo, Impressionisti compresi, che mi piacciono ma per cui non stravedo) lascia il posto alla rappresentazione dell'interiorità dell'uomo. Per dire, io non amo particolarmente gli astrattisti (a parte Kandinskij, qualcosa di Klee) mentre sono affascinata dal modo in cui la "realtà" è deformata dal sentire dell'uomo... così è per me Munch, Chagall. Picasso non mi fa impazzire, secondo me è un po' più cerebrale, la sua arte la apprezzo nella misura in cui la capisco, ma non la amo. Invece i pittori di cui ho parlato fin ora li amo perchè riescono a scuotere qualcosa dentro di me, qualcosa che una rappresentazione magari perfetta ma troppo "realistica" del mondo non riuscirebbe a fare... non so se mi spiego...
Detto questo credo che almeno un po' della ragione per cui si preferiscono alcuni artisti rispetto ad altri, sia dovuta anche al modo in cui li abbiamo incontrati, agli strumenti che abbiamo avuto in mano (magari casualmente) per capirli e farli nostri... non so se sei d'accordo con me! :wink:
 
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giovaneholden

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Francesco Bonami - Lo potevo fare anch'io

Nei prossimi giorni ti rispondo seriamente (beh si fa per dire :BLABLA) intanto ti faccio una provocazione :mrgreen:
Sii sincera :mrgreen: guardando alcuni quadri di Chagall o di Kandinskij non ti è proprio mai venuto da pensare: "Beh, questo potevo farlo anch'io" oppure "Toh, uno simile l'ho fatto in terza elementare :mrgreen: :? a saperlo che lo pagavano così tanto" :mrgreen:
Ovviamente sono consapevole che dietro quella "semplicità" c'è qualcosa di ben profondo, eppure ogni tanto può capitare che qualche pensiero blasfemo si faccia strada nella nostra mente prima che la Razionalità riesca a frenarlo :wink: :mrgreen::mrgreen:

Tutti, almeno una volta nella vita, davanti a un'opera d'arte contemporanea abbiamo pensato: "Questo lo potevo fare anch'io!". Eppure i critici ci assicurano che si tratta di capolavori, mentre i collezionisti spendono cifre da capogiro per quadri che sembrano tele imbrattate e sculture che appaiono come ammassi di rottami. Come è possibile che una tela strappata possa chiamarsi "arte"? Gli artisti contemporanei sempre più spesso occupano le pagine dei giornali, mentre il loro lavoro è circondato da un'aura di mistero che ne fa un prodigio alla cui comprensione sembrano ammessi solo pochi eletti. Eppure tutte le grandi capitali del mondo occidentale hanno ospitato esposizioni sempre più grandi e costose, producendo un giro di affari di tutto rispetto. Francesco Bonami ci sfida ad "assaggiare" le opere senza pregiudizi. Con uno stile divertito e irriverente, ci aiuta a capire cosa distingue un grande da un pessimo artista, cosa ha fatto sì che Marcel Duchamp o Andy Warhol abbiano superato la prova del tempo e perché invece tanta parte del lavoro di un pittore come Renato Guttuso o di uno scultore come Arnaldo Pomodoro siano in realtà sopravvalutati. Ci spiega perchè Anish Kapoor piace a tutti al primo sguardo e ci svela cosa si nasconde dietro il clamore e lo scandalo delle opere di Maurizio Cattelan. E se è vero che nell'ultimo secolol'arte si è evoluta al punto da essere quasi irriconoscibile, Bonami ci fa capire una volta per tutte perché non è vero che potevamo farlo anche noi.
 

bouvard

Well-known member
Tutti, almeno una volta nella vita, davanti a un'opera d'arte contemporanea abbiamo pensato: "Questo lo potevo fare anch'io!". Eppure i critici ci assicurano che si tratta di capolavori, mentre i collezionisti spendono cifre da capogiro per quadri che sembrano tele imbrattate e sculture che appaiono come ammassi di rottami. Come è possibile che una tela strappata possa chiamarsi "arte"? Gli artisti contemporanei sempre più spesso occupano le pagine dei giornali, mentre il loro lavoro è circondato da un'aura di mistero che ne fa un prodigio alla cui comprensione sembrano ammessi solo pochi eletti. Eppure tutte le grandi capitali del mondo occidentale hanno ospitato esposizioni sempre più grandi e costose, producendo un giro di affari di tutto rispetto. Francesco Bonami ci sfida ad "assaggiare" le opere senza pregiudizi. Con uno stile divertito e irriverente, ci aiuta a capire cosa distingue un grande da un pessimo artista, cosa ha fatto sì che Marcel Duchamp o Andy Warhol abbiano superato la prova del tempo e perché invece tanta parte del lavoro di un pittore come Renato Guttuso o di uno scultore come Arnaldo Pomodoro siano in realtà sopravvalutati. Ci spiega perchè Anish Kapoor piace a tutti al primo sguardo e ci svela cosa si nasconde dietro il clamore e lo scandalo delle opere di Maurizio Cattelan. E se è vero che nell'ultimo secolol'arte si è evoluta al punto da essere quasi irriconoscibile, Bonami ci fa capire una volta per tutte perché non è vero che potevamo farlo anche noi.

Sulla prima frase mi ero tranquillizzata :mrgreen: almeno ho scoperto che non soffro di manie di grandezza se capita a tutti :mrgreen: ma sulla frase su Kapoor sono andata di nuovo in crisi :boh: ho cercato alcune sue opere :boh: decisamente a me non piacciono :? mi sa che devo leggermi Bonami anch'io :?
 

Cocci

New member
Nei prossimi giorni ti rispondo seriamente (beh si fa per dire :BLABLA) intanto ti faccio una provocazione :mrgreen:
Sii sincera :mrgreen: guardando alcuni quadri di Chagall o di Kandinskij non ti è proprio mai venuto da pensare: "Beh, questo potevo farlo anch'io" oppure "Toh, uno simile l'ho fatto in terza elementare :mrgreen: :? a saperlo che lo pagavano così tanto non lo buttavo" :mrgreen:
Ovviamente sono consapevole che dietro quella "semplicità" c'è qualcosa di ben profondo, eppure ogni tanto può capitare che qualche pensiero blasfemo si faccia strada nella nostra mente prima che la Razionalità riesca a frenarlo :wink: :mrgreen::mrgreen:

So che la domanda era per Ayu però mi permetto di inserirmi...quello che personalmente mi affascina dell'arte moderna è cercare di capire proprio quello che l'artista voleva dire: non è chiaro, non è lineare. Le Madonne con i santi del Rinascimento sono eccezionali dal punto di vista pittorico, sono OGGETTIVAMENTE belle e ben eseguite, ma il soggetto si "limita" a Madonne con i Santi e Cristo in croce. In Caravaggio, pittore che amo e ammiro, il soggetto è lampante e limpido e l'opera si "legge" ad un primo sguardo. Il secondo, il terzo sguardo si perdono nella bellezza e perfezione dell'esecuzione ma il messaggio è già stato assimilato.
L'arte moderna è un mistero. è aperta a mille interpretazione e ogni sguardo può leggerci qualcosa di diverso. Le figure di Chagall sembreranno infantili ma dietro a quelle figure volanti si nasconde chissà cosa, chissà quale interpretazione e ognuno è libero di vederci ciò che la sua sensibilità suggerisce. Personalmente mi affascina.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
L'arte moderna ci riporta senza scampo alla soggettività, non media attraverso canoni o principi estetici e di contenuti condivisi come poteva essere quella classica che ci dice cosa è bello e cosa non lo è. Ci lascia drammaticamente da soli di fronte ad essa.
 

maclaus

New member
So che la domanda era per Ayu però mi permetto di inserirmi...quello che personalmente mi affascina dell'arte moderna è cercare di capire proprio quello che l'artista voleva dire: non è chiaro, non è lineare. Le Madonne con i santi del Rinascimento sono eccezionali dal punto di vista pittorico, sono OGGETTIVAMENTE belle e ben eseguite, ma il soggetto si "limita" a Madonne con i Santi e Cristo in croce. In Caravaggio, pittore che amo e ammiro, il soggetto è lampante e limpido e l'opera si "legge" ad un primo sguardo. Il secondo, il terzo sguardo si perdono nella bellezza e perfezione dell'esecuzione ma il messaggio è già stato assimilato.
L'arte moderna è un mistero. è aperta a mille interpretazione e ogni sguardo può leggerci qualcosa di diverso. Le figure di Chagall sembreranno infantili ma dietro a quelle figure volanti si nasconde chissà cosa, chissà quale interpretazione e ognuno è libero di vederci ciò che la sua sensibilità suggerisce. Personalmente mi affascina.

...anche dietro a uno scarabocchio si nasconde chissà cosa...:?
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
su questa questione cruciale sull'arte moderna/contemporanea si potrebbe aprire un dibattito infinito e ricco di spunti... mi chiedo se non sia il caso di mettere un thread apposito... :?
 

ila78

Well-known member
su questa questione cruciale sull'arte moderna/contemporanea si potrebbe aprire un dibattito infinito e ricco di spunti... mi chiedo se non sia il caso di mettere un thread apposito... :?

Io voto per metterlo. Potrebbe nascere una discussione interessante. Magari è la volta buona che qualcuno l'arte moderna riesce a spiegarmela. :D:wink:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io voto per metterlo. Potrebbe nascere una discussione interessante. Magari è la volta buona che qualcuno l'arte moderna riesce a spiegarmela. :D:wink:
Anch'io lo vorrei tanto... Fatti dire che poi mi dici il motivo per cui se getto io qualche secchio di colore su una tela mi danno dello scemo. Per carità, non tutta l'arte moderna sarà senza senso ai miei occhi, spero, ma dubito che oggigiorno in questo campo esista la meritocrazia.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Anch'io lo vorrei tanto...

Ahahah! Qui è quando mi entusiasmavo per un sacco di cose... :BLABLA :MUCCA
Scherzi a parte, sarebbe bello, ma almeno come proponente io non ho più le possibilità di farlo! :boh: Rilancio a chiunque l'iniziativa, che non dovrebbe però interferire (ovvero ricalcare) l'artistic forum... :)
 
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