Ballard, James Graham - Crash

malafi

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Ad accomunare le vite del narratore, James Ballard, e dello scienziato televisivo e psicopatico Robert Vaughan è la passione morbosa per gli incidenti stradali con il loro strascico di morte, deformazione e mutilazione dei corpi, commistione di tecnologia e carne, lamiere e sesso. Entrambi sono reduci da scontri che hanno modificato la loro percezione di cose e persone. Attorno a loro si muovono le figure di Catherine, la moglie di James, con la sua attrazione omoerotica per Karen, la dottoressa Helen Remington, il cui marito è morto nello schianto con l'automobile di James, e altri individui a loro volta presi nelle spire del fascino perverso della tecnologia e del suo impatto sulla vita umana. Il tutto descritto con algido, clinico distacco. Si spiana così la strada, come ha detto lo scrittore, "a tutti i nostri piaceri più concreti e delicati - quelli delle delizie del dolore e della mutilazione; del sesso come arena perfetta, come brodo di coltura di sterile pus, per tutte le veroniche delle nostre perversioni; della libertà morale di attendere alla nostra psicopatologia come a un gioco; dell'apparente illimitatezza delle nostre capacità di concettualizzazione. Ciò che i nostri figli hanno da temere realmente non sono le autostrade del domani, bensì il nostro sottile piacere nel calcolare i più eleganti parametri delle loro morti"

Un libro da leggere, secondo me. Eccessivo, morboso, quasi destabilizzante, esagerando il concetto, o per lo meno urticante ed indisponente, ma da leggere. All’inizio sono rimasto un po’ choccato, ma poi ci si fa l’abitudine. Non è, però, un libro per tutti.
Non avevo mai letto niente di simile, a metà tra un malcelato gusto per il trash e la volontà di essere solo provocatorio, muovendo le coscienze a meditare su un problema planetario come quello del rapporto morboso con le nuove tecnologie (e in quegli anni le automobili erano nel loro momento di boom).
A me la molla pare più la prima, in quanto l’autore si compiace spesso, troppo, della descrizione dell’erotismo nascosto in un incidente stradale, con descrizioni dettagliate (fin troppo) dei residui degli ‘umori’ (sì, proprio quelli :paura:) ritrovabili all’interno di un auto incidentata.
E’ un romanzo ad alta carica erotica, ma che a volte sconfina nel pornografico, non tanto e non solo per alcuni riferimenti espliciti, quanto perché il protagonista è ossessionato dall’erotismo sprigionato da un incidente e dalle lamiere contorte che ne sono il residuo.
Credo che Ballard in questo libro mostri delle deviazioni reali della sua personalità: troppo ben circostanziate le descrizioni e le sensazioni per ritenere che siano solo frutto della sua fantasia e non di un sentire comune con il protagonista. D’altronde, sarà mica un caso che il protagonista del libro si chiami James Ballard.:wink:
In questo romanzo, diversamente da quel che era accaduto nel Condominio, la prosa di Ballard mi ha colpito davvero: forse sostenuta da una buona traduzione, è di rara efficacia. Asciutta ed essenziale, ma chirurgica nel descrivere eventi, lamiere, turbamenti, amplessi e tutte gli altri elementi essenziali di questo libro.
La vicenda si svolge tutta nei dintorni di una moderna e trafficata area aeroportuale, densa di quelle cose che oggi ci paiono normali, ma che allora di certo non lo erano, anzi forse non esistevano nemmeno: centri commerciali aperti 24 ore su 24, parcheggi multipiano, grandi svincoli e sottopassi, via vai continuo di aerei …. Una realtà quasi snaturata ed asservita all’automobile. In questo, forse, ci ha preso.

Se lo consiglio? Il libro non è bello, a mio parere, o forse lo era 40 anni fa. Però ..... però .... se pensate di non essere urtati da quello che ci leggerete dentro, è un libro che ricorderete.
 
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ariano geta

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Ho letto il libro e visto il film, uno dei pochi film ispirati a libri che riporta fedelmente le stesse atmosfere del romanzo al quale si ispira.
Non lo trovo un capolavoro, ma sicuramente ha una grande originalità che è sempre un pregio importante in un libro.
 
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