Fincher, David- L'amore bugiardo. Gone girl

isola74

Lonely member
Amy e Nick sono sposati da cinque anni. Belli, colti e ammirati, hanno lasciato New York per la provincia, dove la loro relazione languisce e l'ostilità cresce. Dietro di loro la crisi economica che ha messo in ginocchio l'America e interrotto le loro carriere, davanti a loro nuvole nere che minacciano tempesta e guai, grossi guai. Licenziati dalle rispettive redazioni e dalle rispettive ambizioni, Amy e Nick provano a ricostruirsi una vita nel Missouri. Casalinga annoiata e paranoica lei, proprietario di un bar che chiama The Bar lui, la coppia scoppia il giorno del loro quinto anniversario. Amy scompare senza lasciare tracce, se non il suo sangue versato e ripulito in cucina, un tavolo rovesciato in salotto, un diario che non tarderà a essere ritrovato e un marito apatico che fatica a realizzare la sua condizione. Perché i vicini, i media, la polizia e tutti quelli che lo stanno a guardare sono davvero convinti che sia stato lui ad uccidere Amy.

Il film ha il pregio di tenere alta l'attenzione anche dopo aver scoperto come sono andate le cose.
Ha però anche diversi difetti: in primo luogo, dura un po' troppo (almeno per me): 145 minuti. Poi la storia, man mano che evolve, diventa sempre più surreale e inverosimile, per giungere ad un finale che francamente mi ha lasciata perplessa, quasi irritata.
 

Volgere Altrove

New member
Le forme di espressione delle qualità intellettive sono molteplici. C’ è chi scrive libri di filosofia,chi dirige una multinazionale ,chi costruisce un vaccino e c è chi….con quelle stesse qualità,fa della politica degli affetti.
Il film tratta di questo, per me. Intelligenza altissima applicata discutibilmente negli ambiti delle “affettività”-in senso lato. Fin dentro il crimine (ma basta leggere i quotidiani tutti i giorni)
Tranne un uso eccessivo dell’atteggiato a fini mediatici della protagonista nel finale, trovo di aver poco da dire.
Il film è un noir,non troppo suggestivo,che son andato a vedere perchè il regista era quello di SEVEN, e che non era molto in sintonia con la pubblicità che ne avevan fatto, e che ho trovato non troppo interessante,forse persino pesante,insistito.
Preferivo(sull’inganno e l’affetto) l’ultimo del sommo Woody ambientato in Francia,che mi ha fatto sorridere-spesso in qualche tratto incantandomi- dall’inizio alla fine!!!:D
V.A.
 

Lauretta

Moderator
Anche io sono andata a vederlo e l'ho trovato seppur surreale e un po' troppo lungo, a tratti lento, un buon film.
a pensarci bene, anche Seven è a tratti surreale...
Di fatto la storia mi è piaciuta, il finale un po' forzato. Poteva andare tranquillamente diversamente, invece nel film fanno intendere che non ci sia alternativa a quanto si è arrivati. Condivido l'essere irritati per la scelta conclusiva.
Non voglio dire molto rispetto alla trama per non rovinare la visione, l'ho trovato comunque molto intenso e anche con una buona fotografia.
 

Meri

Viôt di viodi
La trama è molto ben congeniata, ma il finale l'ho trovato insoddisfacente, direi inverosimile.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Troppo lungo, sì, ma mi è piaciuto; colpi di scena continui, trama a suo modo originale e inquietante quanto basta, personaggi pazzoidi e negativi ognuno a suo modo, lui il classico idiota superficiale che finisce per fare un po' pena, piuttosto realistico mentre lei decisamente meno, almeno si spera :mrgreen: Brava attrice, non la conoscevo.
Il finale la tira troppo per le lunghe e secondo me per questo diventa un po' forzato; come idea però mi è sembrata buona :D Un po' me l'aspettavo, a dire il vero.
Un film, credo, elaborato e sottile, anche se forse non sembra.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
E' un film sulla follia del matrimonio, con le sue ipocrisie e i suoi giochi "assassini", così lo declina un maestro del thriller come Fincher. Un po' stiracchiato.
 
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