Ebooks, DRM e Watermark. Che ne pensate?

Jane Eyre

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Probabilmente ne avrete già parlato :wink:
Non so se sia l'area idonea. In caso, pregherei i moderatori di spostare la discussione in una sezione che riterranno più consona.

Sempre restando in ambito EBooks,
vogliamo parlare un po' della questione spinosa chiamatasi DRM, ossia, i famosi "lucchetti' che blindano spesso i vari pdf, epub, azw3, mobi regolarmente acquistati?

Ormai è risaputo che questi blocchi vengono facilmente elusi con i vari plugin e software reperibili in Rete; una volta rimossi, è quasi certo che gli ebook "sprotetti" circolino in peer-to-peer ancora più facilmente degli altri.
Invece, quelli con il Watemark o Social DRM sono assolutamente non invasivi sul diritto alla piena fruibilità degli stessi, e scondo me la marchiatura con il proprio nome è anche una cosa carina che fa sentire la copia più nostra :wink:
Inoltre, è certamente un deterrente, in quanto pericoloso far girare su emule e torrent o web un ebook con la mia licenza, la mia transazione, e i miei dati sensibili.

Allora, perché i big dell'editoria non cambiano vedute sul DRM rigido? Che ha pure dei costi..
 

Lark

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Quello che mi ha colpito sfavorevolmente nella mia esperienza col kindle della amazon è l'impossibilità di accedere col proprio ereader a contenuti offerti da altri siti di distribuzione, e viceversa (l'impossibilità, allo stato attuale delle cose, di comprare libri su amazon e leggerli con un lettore diverso dal kindle). Questa cosa la trovo assurda e miope, quando basterebbe fornire un programma per la conversione in seno all'impresa, o un servizio di conversione addirittura online, senza per questo necessariamente eliminare la protezione. E' un vero sopruso, il voler imporre un vincolo così pesante e non è giusto o corretto non poter usufruire del prodotto se non tramite il lettore del distributore.
Già la limitazione della proprietà al solo diritto al godimento, senza poterne concretamente disporre, è anomalo - ma non inedito: è questo il caso anche dei dvd, e per quanto io mi trovi in disaccordo è una posizione comprensibile, una reazione ingiusta ed iniqua ma pratica al fenomeno della pirateria. Ma imporre necessariamente al consumatore un unico canale per la fruizione del prodotto - è un'enormità. Benvengano, a questo punto, i programmi in grado di aggirare questo limite assurdo.
Penso che sia il caso anche con altre imprese, ma non ne ho esperienza diretta.
 

Jane Eyre

Member
mmm.. è strano, dato che A. permette di leggere gli .azw3 anche su Android tramite l'apk, che, tra l'altro (io l'ho provata tempo fa) e devo dire che l'ho trovata interessante, anche se limitata in molte operazioni. Mi è piaciuta la possibilità di poter consultare un vocabolario offline integrato nell'applicazione. Non mi è piaciuta la navigazione nel Kindle Store dall'apk, né che è impossibile usarla per importare i propri file locali.
In effetti, sono d'accordissimo con te sulla mancata interoperabilità fra store concorrenti.

Un'altro fatto strano è che alcune case editrici medio-piccole, o emergenti, ma anche l'arci nota Garzanti, distribuiscono i loro prodotti con il Watermark, mentre altri pesci grossi come Mondadori, Einaudi, ma anche Feltrinelli e Rizzoli, non ne vogliono sapere. Come utente, se posso scegliere, preferisco di gran lunga l'epub con il W.mark che con il DRM standard, a meno che non voglia proprio quell'edizione.. in quel caso, prendere o lasciare... TUNZZZ
 
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