Purdy, James - Il nipote

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Gore Vidal ammirava molto James Purdy. "Il nipote" è il secondo romanzo di J. Purdy ed è stato scritto nel 1960.
Questa è la prima edizione italiana (Einaudi).
2e3z6h2.jpg


TRAMA
La storia mi ha ricordato due film che ho visto recentemente: "Olive Kitteridge" e "I segreti di Osage County".
Una tragedia di un'America minore. Una cittadina dell'Ohio e una insegnante che vive con suo fratello, entrambi in pensione. Questi sono i personaggi principali, assieme ai loro vicini che credono di conoscere così bene dopo averci vissuto accanto per una vita intera.
Ci sono drammi familiari che man mano vengono alla luce mentre Alma Mason cerca di indagare sulla vita di suo nipote Cliff, partito per la Corea, dato per disperso e poi morto. Alma decide di scrivere un memoriale su Cliff che, si accorge solo ora, non aveva realmente conosciuto, sebbene avesse vissuto sempre con loro dopo la morte dei suoi genitori. Inizia così a raccogliere informazioni sulla vita del nipote visitando tutti quelli che lo avevano frequentato.
Alla fine la commemorazione non verrà scritta ma verranno alla luce vicende tenute nascoste per decenni, segreti inconfessabili, vite distrutte, denaro sporco, omosessualità celata per ovvi timori che avrebbero per sempre aleggiato nella piccola comunità del posto. Quindi niente memoriale vuol dire niente divulgazione di tutto ciò. Ma cosa sarebbe cambiato? Che quello che tutti sapevano sarebbe rimasto per sempre nelle anime di tutti e tutti avrebbero continuato a far finta di niente.
Tutto sommato un romanzo lento. In certi punti sembra che la storia si sblocchi e che crei un minimo di suspance. Ma lo fa troppo tardi e la scintilla risulta fioca, tanto fioca che nessuna rivelazione dell'intero e intricato disegno provoca un'emozione ai lettori o una qualsiasi relazione.
Il difetto di questo romanzo, secondo la mia valutazione personale è che manca di un finale adeguatamente sorprendente.
Voto 2/5
 

Grantenca

Well-known member
Siamo in una cittadina della provincia Americana. Una insegnante in pensione (zitella) vive in una accogliente casa con il fratello, più anziano, vedovo, un agente di commercio ancora in attività. Anche il fratello non ha avuto figli, ed, insieme, hanno cresciuto un nipote che ha perso entrambi i genitori in un incidente. Solamente che il nipote, a diciotto anni, si è arruolato volontario per la guerra di Korea. Una decisione, per loro, inspiegabile, dal momento che il nipote, ai loro occhi, era un ragazzo estremamente pacato ed accondiscendente e per nulla aggressivo. Le poche lettere, che il ragazzo trasmette dal fronte, seppur laconiche, sono le più stimolanti novità della loro abbastanza piatta esistenza. Solo che un giorno ricevono un telegramma dal ministero delle guerra che dice che il ragazzo è “disperso”, forma edulcorata per annunciarne la scomparsa. L’insegnante (Alma) non vuol credere alla morte del ragazzo ed attende con grande fiducia il suo ritorno. Qui ci sono tutti i rapporti con i vicini, nessuno dei quali si azzarda a disilluderla, e dei quali ella ha opinioni abbastanza personali. C’è una fanatica religiosa, un insegnante che accudisce la madre malata e per la quale ha rinunciato all’uomo amato, una signora ricchissima ma alcolizzata, un’altra vedova che accoglie nella sua casa questa alcoolizzata, un discendente (pecora nera) di una ricca e onorata famiglia dove tutti gli altri sono scomparsi che vive in una bella casa proprio di fronte alla sua con un amico. Questo beve, fuma, gioca alle corse e ci sono anche voci di “omosessualità” problema grave in quei tempi, ma che per Alma non esiste. C’è poi una signora novantenne, la signora B, ricca vedova, (ma quante vedove!) che ha un bellissimo giardino, unico nel suo genere, e che è la persona più importante del paese, e i fatti lo dimostreranno. Il nipote non ritorna però e ad Alma viene l’idea di scriverne una biografia.
Qui però si rende conto di non aver nulla da scrivere perché in effetti non lo conosce, e quindi viene consigliata di chiedere a chi lo ha conosciuto notizie ed aneddoti. Ma chi lo ha veramente conosciuto ? Un suo professore ,non del posto, fuori dagli schemi, sembra, e qualcuno dei suoi vicini a cui Clara non avrebbe mai pensato. E qui mi fermo perché ci sono delle sorprese, soprattutto nella considerazione e nei rapporti che Alma ha dei suoi vicini.
Un libro bellissimo, scritto in modo lieve e mirabile, senza mai alzare un tono, magari uno stile che potrebbe non essere valido in assoluto, ma perfetto in questo contesto. E’ un libro che avevo nella mia cosiddetta “libreria” da oltre quarant’anni!, che ho ripreso per curiosità perché non me ne ricordavo il contenuto, ed ho scoperto che (per fortuna!) non lo avevo ancora letto. Forse un po’ esagero nel giudizio perché io amo molto le storie di gente “normale”, ma per me è uno dei tre migliori libri che ho letto nell’anno. Leggetelo (se potete).
 
Ultima modifica:
Alto