Lartigau,Eric - La famiglia Belier

Monica

Active member
Paula Belier è una ragazza che vive tra due mondi:quello scolastico ,dove cerca di esprimere la propria personalità e quello familiare con due genitori sordomuti cui deve fare da interprete con il resto del mondo:veterinario sindaco medico,clienti(sono infatti agricoltori che vendono ai mercati i loro prodotti)
Grazie alla scuola Paula scopre di avere un dono:la propria voce,la cui bellezza non passa inosservata al suo professore di musica che la incoraggia a coltivare questo talento.Il regista mette in scena i drammi adolescenziali,soprattutto quello della mancanza di comprensione tra genitori e figli.La ragazza infatti si ritroverà indecisa se rimanere con la propria famiglia o andare a Parigi per coltivare il suo sogno.
E' un film che unisce momenti comici a drammatici che suscita qualche risata e anche lacrime.Che tratta temi importanti senza mai annoiare.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Film bellissimo. Come dice Monica unisce il sorriso alla commozione. Cosa non semplice e, per quanto mi riguarda, riuscita solo a Benigni.

Guarda al mondo dei disabili con occhio lucido e fuori da patetismi e stereotipi. Parla di famiglia, sogni e ambizione. I componenti della famiglia sono dal primo all'ultimo indimenticabili.

Malinconico, dolce, struggente, divertente.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Copio e incollo il commento del Cineforum (possibili spoiler)

L'ho visto ieri, davvero un bel film! Non so se ha fatto solo a me questo effetto, ma ho pianto a singhiozzi per tutta l'ultima mezz'ora :mrgreen: (Solo La vita è bella mi ha fatto piangere così, riallacciandomi all'osservazione di Zingaro) Ma non è un film triste, affatto!
Una commedia intelligente con personaggi strepitosi, a partire dalla protagonista Paula, che a sedici anni ha sulle spalle una responsabilità enorme: il padre, la madre e il fratellino sono sordi, e lei è il loro ponte sul mondo di "quelli che sentono". Ma cosa succederà quando Paula dovrà scegliere tra la realizzazione di un sogno e la vicinanza a loro? E' solo allora che si scoprirà la vera personalità di ogni familiare, dei genitori, in particolare della madre, egoista per paura, paura di rimanere sola, di affrontare il mondo di "quelli che sentono", che lei non comprende...è allora che si riflette su quanto è importante che nessuno rinunci alla propria vita e allo stesso tempo su quanto è difficile per un genitore anteporre alla propria la felicità di un figlio che fino a quel momento non aveva forse mai considerato come persona autonoma, ma come parte di se stesso, e sui conflitti che una persona "diversamente abile" si porta dentro, per quanto sia apparentemente integrata alla perfezione.
La trama, a suo modo profonda seppure raccontata con leggerezza e allegria, è condita dalla descrizione dei personaggi, tutti decisamente di carattere e molto ben delineati, sia all'interno della famiglia Belier (fantastico il padre!), sia all'esterno, a partire dalla simpaticissima amica del cuore Mathilde fino ad arrivare allo schietto e deciso maestro di musica (per i primi dieci minuti del film ero convinta che fosse Paolo Kessisoglu ).
Si ride parecchio e di gusto, il regista indugia assai sulle stranezze dei componenti della famiglia, ironizza e sdrammatizza l'aspetto della sordità e gioca altrettanto sulla "fantasia interpretativa" di Paula che, talvolta, riesce a salvare capra e cavoli, talaltra sceglie di tradurre a modo suo ... la scena in cui il padre parla col sindaco e lei traduce è esilarante
Basta, non vi annoio più, GUARDATELO!!!
 

isola74

Lonely member
Anche a me è piaciuto molto.
E' leggero pur trattando un argomento importante. Sottolinierei due momenti del film che mi hanno colpito:
il primo, quando il padre decide di candidarsi come sindaco, e la figlia gli chiede come farà visto che è sordomuto.. lui risponde: "essere sordomuto è un'identità. Non un handicap" (e poi fa il ridicolo esempio di Obama, ma è un'altra storia:mrgreen:)

Il secondo momento è quello in cui la mamma confessa di aver pianto quando ha scoperto che lei ci sentiva... ma solo dopo si capisce che non erano lacrime di gioia!! aveva preso il sopravvento la paura di avere una figlia diversa da lei, e il timore di non riscire a capirla..... Davvero profondo.

Fim consigliato!

PS i sottotitoli sono pochi e per niente fastidiosi, e lo dico io che in genere li odio....
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi ritrovo nei vostri commenti positivi sul film, però a me quei sottotitoli hanno dato un po' più fastidio :mrgreen: :boh: e non ho gradito molto neanche la parte cantata sempre coi sottotitoli, anche se il testo era meglio non leggerlo :paura: (almeno a me non piaceva e non lo trovavo adatto per due giovani ragazzi, ma si sa che i francesi sono precoci :wink:).
Posso dire che mi è piaciuto ma con riserva, di commedie francesi ne ho viste di migliori, anche se alla fine questa non era una vera e propria commedia, perché comunque tratta un argomento delicato che può far sorridere ma non ridere del tutto.
L'attore che interpreta il ruolo del padre l'ho preferito di più in Niente da dichiarare con Dany Boon :mrgreen:.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
non mi ha convinto del tutto, la trama è da Il tempo delle mele con innesti sociali e che puntano all'integrazione, qualche spunto interessante e di riflessione, per il resto la famiglia di sordi troppo parodistica e con un finale troppo "perfettino".
 

Meri

Viôt di viodi
Mi trovo in accordo con Elisa, l'ho trovato superficiale, banalotto e il tema sociale più una scusa x una trama meno ovvia che una vera denuncia.
 
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