Ivey, Eowyn - La bambina di neve

elisa

Motherator
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Siamo in Alaska,nel 1920, in mezzo ai coloni americani che cercano di coltivare quella terra ricca ma desolata nello stesso tempo, tra inverni rigidissimi ed estati dolci e fruttuose. Jack e Mabel hanno 40 anni e non hanno figli, questo er loro è una maledizione. Ma un giorno dopo una nevicata costruiscono un pupazzo di neve e qui la realtà si mescola con l'immaginazione.

Romanzo molto delicato e bello, che prende l'avvio da una leggenda russa per poi permeare tutta la storia di magia. Ma è una magia che può essere anche realtà. Pruina, la bambina di neve, è reale o vive nell'immaginazione dei protagonisti. La scrittrice ci coinvolge in questa storia ai margini del mondo e ce ne riporta i miti, le immani fatiche ma anche i valori che una terra come l'Alaska regala a chi riesce ad amarla e a rispettarla. E' un romanzo che consiglio a tutti.
 

bonadext

Ananke
Una favola di un'intensità unica, struggente, emozionante. Sembra di essere lì, di vivere le vicende di Jack e Mabel in prima persona, di soffrire e gioire con loro. Il libro che mi ha commosso più di tutti. Voto 5 :)
 

Raniero Toscano

Lettore dell'estremo sud
Uno dei libri migliori letti finora. Emozionante e magico. La trama è davvero appassionante, la storia è misteriosa e resta un non so che velato fino alla fine. Il finale è l'unica parte che mi ha lasciato un po' deluso, me l'aspettavo diverso, ma non toglie valore a tutto il resto. Per me che adoro le storie magiche e piene di mistero, questa è davvero una fiaba ricca di spunti, fa riflettere e può essere interpretata in modi diversi. Mi è piaciuta l'ambientazione in Alaska, tra tormente di neve, animali e lavoro nella terra, un ritorno all'essenziale, alla genuina vita nutrita da relazioni di solidarietà e di amicizia, che forse oggi si son perse. Brava la scrittrice, con un nome altrettanto magico e fiabesco.
 
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