Siamo in Alaska,nel 1920, in mezzo ai coloni americani che cercano di coltivare quella terra ricca ma desolata nello stesso tempo, tra inverni rigidissimi ed estati dolci e fruttuose. Jack e Mabel hanno 40 anni e non hanno figli, questo er loro è una maledizione. Ma un giorno dopo una nevicata costruiscono un pupazzo di neve e qui la realtà si mescola con l'immaginazione.
Romanzo molto delicato e bello, che prende l'avvio da una leggenda russa per poi permeare tutta la storia di magia. Ma è una magia che può essere anche realtà. Pruina, la bambina di neve, è reale o vive nell'immaginazione dei protagonisti. La scrittrice ci coinvolge in questa storia ai margini del mondo e ce ne riporta i miti, le immani fatiche ma anche i valori che una terra come l'Alaska regala a chi riesce ad amarla e a rispettarla. E' un romanzo che consiglio a tutti.
Romanzo molto delicato e bello, che prende l'avvio da una leggenda russa per poi permeare tutta la storia di magia. Ma è una magia che può essere anche realtà. Pruina, la bambina di neve, è reale o vive nell'immaginazione dei protagonisti. La scrittrice ci coinvolge in questa storia ai margini del mondo e ce ne riporta i miti, le immani fatiche ma anche i valori che una terra come l'Alaska regala a chi riesce ad amarla e a rispettarla. E' un romanzo che consiglio a tutti.