Certificazioni di conoscenza della lingua inglese

Jessamine

Well-known member
Buondì!
Avrei bisogno di un vostro consiglio, o almeno di un confronto, nel caso qualcuno avesse qualche esperienza (diretta oppure no).
Dal momento che il mio futuro ora come ora equivale ad un enorme punto di domanda, e l'unica mia certezza sembrerebbe essere il fatto che, fino a settembre, non avrò nulla da fare, da qualche tempo a questa parte mi sta balenando in tesa l'idea di fare una qualche certificazione di inglese.
E' una lingua che conosco discretamente bene, per cui vorrei lanciarmi in qualcosa di abbastanza sostanzioso, sperando di non fare il passo più lungo della gamba e fallire miseramente :mrgreen:
Insomma, al momento non credo di avere in mente di fare master all'estero né di andare a vivere all'estero, però non voglio nemmeno escludere a priori nessuna opportunità, quindi mi starei orientando verso qualche cosa che mi permetta eventualmente in futuro di farlo, e che al limite rimpinguerà un pochino il mio miserrimo e tristissimo CV (sì, ho passato le vacanze di Pasqua a cercare di fare domanda per il servizio civile in biblioteca, e la tristezza del mio curriculum mi ha messo di pessimo umore).
Ho spulciato un po' in giro, e ora sono indecisa fondamentalmente tra il TOEFL e lo IELTS. Il primo, a quanto ho capito (ma correggetemi se sbaglio, devo ancora informarmi meglio) è americano, viene spesso richiesto anche per l'immigrazione, ed è accettato un po' ovunque, tranne che in Gran Bretagna, dove invece preferiscono lo IELTS, che invece viene maggiormente richiesto dalle università. Ora, ripeto, non ho la minima idea di quello che farò di qui a sei mesi, non ho nemmeno deciso se iscrivermi alla laurea magistrale, se farlo qui in Italia o provare ad andare all'estero, se puntare su qualche master, non ne ho proprio idea, per cui questo criterio mi aiuta poco :boh:
Da un punto di vista proprio di personalità, sarei più orientata verso il TOEFL per il semplice fatto che l'esame, a quanto ho capito (e di nuovo, correggetemi se sto dicendo castronerie, mi baso su quello che ho letto su alcuni blog) si svolge tutto al computer, anche per quanto riguarda la parte di speaking, e non dovrei trovarmi ad affrontare un esaminatore mentre un centinaio di studenti nervosi ascoltano il mio esame (almeno, questa è stata l'esperienza che mi ha riportato una ragazza, poi non so se sia davvero così), però diciamo che alla fine questo conta poco, ho dato abbastanza esami per poter tenere sotto controllo questo aspetto.
Anche a livello di costi i due esami più o meno si equivalgono, per cui brancolo proprio nel buio per la scelta.
E a questo punto vi chiedo, voi per caso avete avuto una qualche esperienza a riguardo? Avete affrontato uno dei due esami, o comunque li conoscete, e sapreste consigliarmi? Soprattutto, mi piacerebbe sapere se sbattermi per fare un esame del genere, che comunque è abbastanza impegnativo, possa servire un pochino anche in ambito professionale (so che è un controsenso chiederselo quando non ho la minima idea di quello che vorrei provare a fare, ma insomma, sto cercando di chiarirmi un po' le idee), oppure se è solamente una perdita di tempo.
Grazie in anticipo, anche solo per aver letto il mio papiro :mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Per quanto riguarda l'esame un mio ex collega ingegnere aveva fatto il TOEFL, l'aveva passato ma nella "pratica" le lettere commerciali, le telefonate e lo "speaking" coi clienti in inglese gliele facevo io...:paura::W
Fa sicuramente "curriculum" considerando che l'inglese te lo chiedono anche se devi andare a pulire i bagni, però se io dovessi dare un consiglio a una ragazza giovane gli direi di andare a fare un'esperienza lavorativa all'estero, l'inglese che impari in un anno all'estero vale 1000 volte di più di qualsiasi esame o titolo fatto in Italia. :wink:
 

apeschi

Well-known member
Non so in cosa tu sia laureata e quale siano le tue aspirazioni (sicuramente l'avrai scritto un milione di volte sul forum). :? :D
Non e' facile darti un suggerimento ed un parere oggettivo e soprattutto che possa esserti utile.
Qualunque cosa farai potrebbe essere sbagliata o non servirti, oppure anche essere utilissima ed indispensabile per il tuo futuro professionale (ma per lo meno ti avra' arricchita interiormente e ti rimarra' come esperienza nel bene e nel male).
Io piu' che consigliarti se fare una certificazione, quale certificazione fare e perche' farla posso solo fare qualche considerazione generica. (sicuramente sbagliata).
Sicuramente l'inglese e' fondamentale al giorno d'oggi (almeno nel mio settore, non so in altri settori).
Da me, se non sai l'inglese sei fuori, ma non tanto per motivi di curriculum o di esami o altro. Semplicemente perche' dove lavoro io le riunioni spesso si tengono al telefono ed in inglese. Nessuno mi chiede se so parlare inglese o se voglio partecipare ad una riunione o se ho una certificazione. Mi invitano semplicemente alle riunioni, sono obbligato a partecipare, e poi se capisco va bene, se non capisco, sono affari miei.
Spesso i corsi, la documentazione, i manuali sono solo in inglese, quindi o mangi sta minestra o salti sta finestra (per la cronaca sono laureato in ingegneria e mi occupo di informatica). Con l'inglese scritto me la cavicchio, con l'inglese parlato (soprattutto al telefono quando partecipa gente di diverse nazionalita', a volte sono sinceramente in criisi).
Da noi la globalizzazione e' spinta ai massimi livelli e quindi mi capita di fare riunioni con indiani, polacchi, cechi, ma anche inglesi, tedeschi, giapponesi, francesi, quindi l'inglese e' fondamentale senza se e senza ma. Certificazione o no.
In altri settori non saprei, potrebbero essere utili anche altre lingue.
Secondo me serve l'esperienza da un lato, i titoli di studio dall'altro, il curriculum.

Inizio OT.
Nel curriculum piu' cose ci metti e meglio e'.
Scrivilo sempre partendo dalle ultime esperienze ed andando indietro nel tempo (chi legge e' interessato a cio' che hai fatto per ultimo e dopo un po' si stanca a leggere tutto il curriculum). (Racconta sempre la verita', ma impara dai nostri politici in campagna elettorale a raccontare meglio le tue esperienze, non barare perche' poi tutti i nodi presto o tardi vengono al pettine, ma non sminuirti neppure. C'e' in giro tanta gente che sa meno di te e si spaccia migliore e con piu' esperienza di te. Impara a venderti bene). Fine OT.

Una certificazione puo' fare curriculum. Una esperienza all'estero puo' fare curriculum. Entrambe possono essere un qualcosa in piu'.

Quale certificazione non saprei, fossi in te scarterei quella al computer, proprio perche', piaccia o non piaccia, nel mondo lavorativo, dovrai parlare con la gente, spesso anche al telefono, di conseguenza meglio farlo da subito affrontando le difficolta' inevitabili se qualcuno ti ascolta rifugiandoti in un piu' asettico test al computer. Non evitare i problemi ma affrontali.
Se sul lavoro qualcosa non ti piacera' (fare una presentazione in pubblico, lavorare con un collega che vorresti evitare), spesso dovrai farlo. E meno vorrai fare una cosa, piu' ti chiederanno di fare quella cosa. :mrgreen: (Cinismo? No e' per il tuo bene, per farti crescere... :mrgreen: ).

Considerala come sfida utile alla crescita, intendo dire, fermo restando che non so dirti quale delle due certificazioni sia meglio. (qualcuno sicuramente, sapra' consigliarti per il meglio, in tal caso scegli quelle indipendentemente dai miei suggerimenti generici fatti sopra che esulano dal contenuto della certificazione).

Le aziende nel settore informatico preferiscono le certificazioni alla laurea. (certificazione in prodotti sw, certificazione come capo progetto e quant'altro). La laurea puo' essere utile come scrematura iniziale, ma una volta in azienda paga di piu' chi (laruerato o non laureato) si sbatte, sa parlare in pubblico, ha la faccia tosta, sa organizzarsi ed organizzare il lavoro, sa avere caratteristiche comunicative e di leadeship , e' certificato con certificazioni professionali ufficialmente riconosciute.

Non so nel settore tuo quanto una certificazione linguistica possa essere utile o no, quindi prima di dirti se sia utile farla oppure no, bisognerebbe capire gli sbocchi ne tuo settore.

Dopo di che e' fondamentale l'esperienza all'estero, ma dipende da che genere di esperienza.
L'esperienza e' fondamentale per fare curriculum, ma non pensare che il solo fatto di essere andata all'estero, possa aiutarti. (Considera non solo il fatto di essere stata all'estero ma il fatto di avere acquisito sicurezza in te stessa e leadership).
Se deciderai di andare all'estero, dovrai pianificare con cura cosa fare e perche' farlo. Evita di andarci a casaccio.

Valuta anche un discorso di laurea magistrale.

(Poi io per primo ritengo che in azienda servano anche altre esperienze lavorative, maturita' personale, carattere, tanta faccia tosta, tanta grinta, tanta capacita' di sapersi imporre, anche un po' di pelo sullo stomaco, leadership, capacita' di comandare, capacita' comunicative, ma avendo tempo e possibilita' di fare una certificazione, di fare la laurea magistrale, fallo, trovando invece esperienze piu' concrete e magari pagate non trascurarle, ma valuta tu i pro ed i contro).

Al giorno d'oggi e' difficile darti dei suggerimenti concreti e sicuramente utili.
Mettici tanta buona volonta', affronta i problemi e non bypassarli, fa cio' che ti piace e ti da' soddisfazione ma con realismo. Se hai la possibilita' di andare all'estero, scegli con cura l'esperienza da fare e poi vai, senza dubbi. Se non lo fai ora, poi sara' sempre piu' difficile farlo in futuro.

... va be'.. sono consigli da vecchio ... :W :W
 

madeline88

Member
Io ho fatto entrambe le esperienze. Dopo la laurea triennale ho fatto biglietto solo andata per l'Inghilterra e alla fine ci sono rimasta per cinque mesi. Dopo aver visto con i miei occhi la situazione da quelle parti, quando sono tornata in Italia ho preso subito l'IELTS, con l'intenzione di tornarci e fare un master/specializzazione o simili, perchè come dici tu questo esame è indispensabile per essere ammessi a questo tipo di corsi in UK o comunque nel CV. Potendo tornare indietro credo che farei al contrario, prima IELTS e poi viaggio.

Fondamentalmente sono d'accordo con i pareri precedenti e il consiglio che ti darei in base alla mia esperienza è di fare entrambi, ovviamente valutando prima un pò le tue aspirazioni e possibilità. In ogni caso, l'esperienza che ti lascia il segno è sicuramente quella all'estero, sia per l'inglese che impareresti che per una tua formazione personale. Non c'è corso che tenga, quando ti trovi lì è tutta un'altra storia. I posti che visiti, le persone che conosci, le nuove amicizie e le abitudini altrui che all'inizio ti sembrano così strambe...ma pian piano ti ci abitui anche tu, la tua mente si apre e oltre alla nuova lingua impari anche ad amare le diversità. Insomma un'esperienza a mio parere da non perdere. :mrgreen:

Se hai bisogno di informazioni più dettagliate o semplici curiosità, sono a disposizione :wink:
 
Hai mai preso in considerazione Trinity College London?

Ciao
sono inglese, nata bilingue (mamma inglese e papà italiano). Da sempre lavoro nel campo dell'insegnamento sia come insegnante che come formatore di insegnanti, ho anche scritto due libri di testo (corsi di inglese). Attualmente mi occupo del team accademico in Italia del Trinity College London.

Hai mai preso in considerazione l'esame Integrated Skills in English (ISE) del Trinity College London? E' un esame che valuta le 4 skill e verifica le tue competenze in un contesto di "real life English".

Come hanno detto le amiche che mi hanno preceduto oggi serve un esame che possa dimostrare che tu sappia parlare al telefono, ascoltare qualcuno e prendere appunti, fare delle presentazioni, etc. Preparandoti ad un esame ISE fai proprio questo, ti prepari ad affrontare quello che ti può capitare in un lavoro, ad un colloquio o in una riunione.
Per vedere come funziona l'esame Discover the revised Integrated Skills in English (ISE)

Tieni conto che da settembre l'esame ISE migliorerà ancora...diventa più contemporaneo e moderno dandoti la possibilità di fare lo speaking & listening e il reading&writing in momenti diversi e quindi più flessibile, i risultati degli esami saranno più dettagliati con valutazioni separate per le competenze di reading, writing, speaking e listening. Proprio quello che richiede un CV contemporaneo. Discover the revised Integrated Skills in English (ISE)

In bocca al lupo!
Manuela
 

Jessamine

Well-known member
Caspita, grazie a tutti per le risposte!
Dunque, fondamentalmente sono d'accordissimo con voi, non è necessario tanto un pezzo di carta che attesti che io sappia l'inglese, quanto piuttosto che io l'inglese lo sappia per davvero, su questo non ci piove :mrgreen:.
Però, ecco, diciamo che avrei voluto approfittare di questi mesi di "pausa per rispolverare bene questa lingua (per la tesi la bibliografia era tutta in inglese, quindi diciamo che si tratterebbe giusto di approfondire un po'di grammatica e fare un po'di esercizio, ma sono abbastanza"fresca") perché in generale, siccome conosco solamente questa lingua, vorrei arrivare a capirla, parlarla e scriverla al meglio possibile. E quindi mi sono detta che magari studiarla con un obiettivo, ossia la preparazione di un esame, sarebbe stato più utile, oltre al fatto che una certificazione in più sul curriculum non ci sta proprio male. Insomma, già che vorrei mettermi in ballo, diciamo che vorrei scegliere la cosa che potrebbe essermi più utile, e dopo lunghe peregrinazioni sul web mi sa che la scelta migliore sarebbe lo IELTS, dato che appunto è richiesto praticamente in tutte le università all'estero.
È anche verissimo che non c'è niente come un'esperienza all'estero per migliorare una lingua (e per crescere in generale), ma al momento non so quanto mi converrebbe partire "solo" per l'esperienza in sé. Ci ho pensato un po', e credo che mi iscriverò alla laurea magistrale (ho studiato Filosofia in triennale, e ora farei Scienze Filosofiche) valutando seriamente la possibilità di fare sei mesi d'Erasmus. E se nel frattempo io avessi fatto lo IELTS, poi potrei pensare davvero ad un master all'estero, insomma, sarebbe un ostacolo in meno su molte delle strade che potrei scegliere ;).
 

apeschi

Well-known member
Caspita, grazie a tutti per le risposte!
Dunque, fondamentalmente sono d'accordissimo con voi, non è necessario tanto un pezzo di carta che attesti che io sappia l'inglese, quanto piuttosto che io l'inglese lo sappia per davvero, su questo non ci piove :mrgreen:.
Però, ecco, diciamo che avrei voluto approfittare di questi mesi di "pausa per rispolverare bene questa lingua (per la tesi la bibliografia era tutta in inglese, quindi diciamo che si tratterebbe giusto di approfondire un po'di grammatica e fare un po'di esercizio, ma sono abbastanza"fresca") perché in generale, siccome conosco solamente questa lingua, vorrei arrivare a capirla, parlarla e scriverla al meglio possibile. E quindi mi sono detta che magari studiarla con un obiettivo, ossia la preparazione di un esame, sarebbe stato più utile, oltre al fatto che una certificazione in più sul curriculum non ci sta proprio male. Insomma, già che vorrei mettermi in ballo, diciamo che vorrei scegliere la cosa che potrebbe essermi più utile, e dopo lunghe peregrinazioni sul web mi sa che la scelta migliore sarebbe lo IELTS, dato che appunto è richiesto praticamente in tutte le università all'estero.
È anche verissimo che non c'è niente come un'esperienza all'estero per migliorare una lingua (e per crescere in generale), ma al momento non so quanto mi converrebbe partire "solo" per l'esperienza in sé. Ci ho pensato un po', e credo che mi iscriverò alla laurea magistrale (ho studiato Filosofia in triennale, e ora farei Scienze Filosofiche) valutando seriamente la possibilità di fare sei mesi d'Erasmus. E se nel frattempo io avessi fatto lo IELTS, poi potrei pensare davvero ad un master all'estero, insomma, sarebbe un ostacolo in meno su molte delle strade che potrei scegliere ;).

Allora, io farei... avendone il tempo e le possibilita'.
1) IELTS (visto che a quanto dici e' richiesto all'estero).
2) Laurea Magistrale. (se non la fai ora, non la farai piu', secondo me).
3) Erasmus? Ai miei tempi non c'era. Ora potendo farlo, lo farei.
4) Esperienza all'estero

L'esperienza la farei, potendo farla, ma la farei dopo (dal punto di vista temporale).
Sei giovane e quindi penso che avrai tanto tempo davanti a te (non nel senso di rimandare.... :D carpe diem... :D ma semplicemente nel senso di pianificare con cura l'esperienza), le idee mi sembra che le hai gia' abbastanza chiare.
Non sprecare il tempo, impegnalo al meglio, fatti un piano traguardando ai prossimi due o tre anni e cerca di farci stare tutto quanto nell'ordine corretto e con le priorita' corrette.
L'importante e' avere le idee chiare e farti un percorso logico di crescita (elastico fin che vuoi, nel senso di adattarlo nel corso del tempo qualora mutassero le tue esigenze, ma serio e rigoroso).

Sinceramente, partire ('ad-cazzum', scusami il termine) solo per dire di aver fatto una esperienza all'estero (secondo me) non ha alcun senso. (Mi viene in mente un tipo che si e' preso due anni di sabbatico dal lavoro per andare in Australia, dopo due anni, ha fatto il barista, qualche esperienza lavorativa insignificante ed e' tornato con minore esperienza di prima senza averci guadagnato nulla :? :W :mrgreen: non si era nemmeno informato che per lavorare in Australia servivano certi documenti, andavano seguite certe procedure... :mrgreen: :W ).

Dopo di che, ritengo che una esperienza seria all'estero sia molto importante (ma va pianificata e costruita nei tempi giusti).
 

zanblue

Active member
Jess, hai mai preso in considerazione, l'idea di continuare gli studi universitari all'estero ? Inghilterra, Irlanda ?
Io sognavo di poter studiare al Trinity College di Dublino.
Sognavo... appunto ! :W
 
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