Salce, Luciano - La voglia matta

elisa

Motherator
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Un affermato e spregiudicato imprenditore, ingegnere di 39 anni, che vive di lavoro e di bella vita, si imbatte in una compagnia di giovanissimi che passa il fine settimana in un capanno sul mare. Qui il protagonista si infatua di Francesca, quindicenne spontanea e capricciosa, libera e spensierata, volubile e imprevedibile, tanto che la sua vivacità farà sentire l'uomo rinato ma incapace di accorgersi di come viene deriso fino a diventare lo zimbello di tutti.

Un film pieno di sarcasmo che non risparmia nessuno nel disegnare due generazioni a confronto. E' un film che sotto i toni agrodolci rivela un vuoto e una critica feroce ai protagonisti dell'Italia di quegli anni. Se la generazione nata tra le due guerre ha solo in testa il lavoro e amori senza impegno, quella che viene dopo ha come unico obiettivo il divertimento anche a costo di ridere alle spalle altrui. Senza nessuna consapevolezza politica o sociale tanto che l'ingegnere taccia a sproposito come comunisti i giovani che in una scena del film ascoltano al registratore le cassette con i discorsi di Hitler, senza capire quello che dice ma affascinati da come lo dice. Tutti sono fatui e irresponsabili e eppure tutti proseguono senza che l'esperienza abbia insegnato loro un granché.Tognazzi molto partecipe nel disegnare un romagnolo focoso, ingenuo e tradizionalista allo stesso tempo.
 
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