Soldati, Mario - La provinciale

elisa

Motherator
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Gemma si innamora di Paolo, ma scopre che è figlio adulterino di sua madre. Sposa allora Franco, un professore, ma viene irretita dalla contessa Elvira, una mezzana che la convince a diventare l'amante di un certo Tittoni. Finita questa relazione, la mezzana tenta di ricattare Gemma, che ha con lei uno scontro fisico. Spiegazione col marito, cacciata della contessa e trionfo dell'amore coniugale.

Si sarebbe potuto trasformare in un melodramma visto l'argomento scabroso ed invece il regista Soldati riesce a ricavarne un gioiellino, talmente ben fatto da essere visto oggi con grande piacere e senza che il tempo, siamo nel 1953, ne abbia offuscato i grandi pregi. Da un romanzo di Alberto Moravia che porta lo stesso titolo ne mantiene sicuramente lo spirito di fondo che è quello di sollevare i veli delle dinamiche sociali e di coppia della cosiddetta "gente bene" degli anni del dopoguerra e di come la degradazione morale e sociale possa intaccare ed estendersi in modo subdolo ed ambiguo. Gina Lollobrigida alla sua prima interpretazione senza doppiaggio rivela misura e grandi doti drammatiche, aiutata in questo dagli altri protagonisti, Gabriele Ferzetti e Alda Mangini sopra tutti. Un film da recuperare e da valorizzare er quanto merita.
 
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