Traduttori

brenin

New member
E' la prima discussione che apro.... spero di non aver combinato disastri....

Mi interessava sapere cosa ne pensate del prezzo di vendita dei volumi stabilito in funzione di chi effetua la traduzione e se la stessa viene effettuata dall'opera originale o, in diversi casi,addirittura dall'inglese. Caso concreto :

Storia di Genji. Il principe splendente. Romanzo giapponese dell'XI secolo

di questo romanzo ci sono due edizioni in vendita: una a 24 euro ( tradotta dall'inglese) e l'altra a 90 euro ( tradotta dal giapponese )

le considerazioni mi sembrano evidenti,però la differenza di prezzo non vi sembra eccessiva ?

Personalmente reputo che il lavoro dei traduttori sia di una rilevanza notevolissima,il più delle volte sottovalutata,nonostante da essa possa dipendere a volte il giudizio finale dei lettori.
 

mame

The Fool on the Hill
Posso garantire che succede eccome di tradurre da traduzioni. Così come posso dirti che esistono prezzarii per le lingue di partenza. E' ovvio che l'inglese, essendo la lingua più "inflazionata", è quella che "paga" meno, mentre una lingua come il giapponese, da te citato, costa di più all'editore perché ci sono meno traduttori. Non per altro: non basta "sapere" il giapponese. Il traduttore deve sapere principalmente l'italiano, perciò non è che si possa prendere il primo giapponese che capita e metterlo a tradurre in una lingua non sua. Il traduttore deve essere madrelingua italiano e tradurre da una lingua che ha studiato o che parla da bilingue meglio possibile. Per quel che mi riguarda, sono la sfigata di turno che è stata pagata sempre la stessa somma da qualunque lingua abbia tradotto, anche il tedesco che è meno inflazionato. E' un lavoro che bisogna amare molto al cubo perché di sicuro non rende ricchi. Purtroppo c'è chi lo fa tanto per fare, tanto per guadagnare anche quei quattro soldi che danno e poi si legge robaccia in giro, tipo le case con il primo e il secondo piano, ma senza il pianoterra. Brenin, da' retta, hai appena fatto un passo su un terreno minato.... :wink:
 

ila78

Well-known member
E' la prima discussione che apro.... spero di non aver combinato disastri....

Mi interessava sapere cosa ne pensate del prezzo di vendita dei volumi stabilito in funzione di chi effetua la traduzione e se la stessa viene effettuata dall'opera originale o, in diversi casi,addirittura dall'inglese. Caso concreto :

Storia di Genji. Il principe splendente. Romanzo giapponese dell'XI secolo

di questo romanzo ci sono due edizioni in vendita: una a 24 euro ( tradotta dall'inglese) e l'altra a 90 euro ( tradotta dal giapponese )

le considerazioni mi sembrano evidenti,però la differenza di prezzo non vi sembra eccessiva ?

Personalmente reputo che il lavoro dei traduttori sia di una rilevanza notevolissima,il più delle volte sottovalutata,nonostante da essa possa dipendere a volte il giudizio finale dei lettori.

Per quello che ti posso dire io in base alla mia esperienza al lavoro, dove mi è capitato di cercare traduttori di manualistica per lingue diverse dai canonici francese, inglese, tedesco, le traduzioni costano di più, e più si va su una lingua "strana" e distante dalla nostra anche come fonemi e scrittura (giapponese, coreano etc....) più il prezzo aumenta in maniera esponenziale.
Mi viene in mente che sia più difficile trovare un traduttore giapponese-italiano competente e che la traduzione sia molto più impegnativa, si tratta di "trasporre" dei concetti in una lingua agli antipodi rispetto alla nostra. :wink:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Posso garantire che succede eccome di tradurre da traduzioni. Così come posso dirti che esistono prezzarii per le lingue di partenza. E' ovvio che l'inglese, essendo la lingua più "inflazionata", è quella che "paga" meno, mentre una lingua come il giapponese, da te citato, costa di più all'editore perché ci sono meno traduttori. Non per altro: non basta "sapere" il giapponese. Il traduttore deve sapere principalmente l'italiano, perciò non è che si possa prendere il primo giapponese che capita e metterlo a tradurre in una lingua non sua. Il traduttore deve essere madrelingua italiano e tradurre da una lingua che ha studiato o che parla da bilingue meglio possibile. Per quel che mi riguarda, sono la sfigata di turno che è stata pagata sempre la stessa somma da qualunque lingua abbia tradotto, anche il tedesco che è meno inflazionato. E' un lavoro che bisogna amare molto al cubo perché di sicuro non rende ricchi. Purtroppo c'è chi lo fa tanto per fare, tanto per guadagnare anche quei quattro soldi che danno e poi si legge robaccia in giro, tipo le case con il primo e il secondo piano, ma senza il pianoterra. Brenin, da' retta, hai appena fatto un passo su un terreno minato.... :wink:
Io sono rimasto deluso nel senso opposto. Mi spiego: libro in inglese tradotto da un italiano. Bene, mi vedo su YouTube che intervistano in INGLESE il traduttore e scopro che non è nemmeno in grado di mettere due parole in croce! :paura: Ora non sto parlando di una traduzione fatta male, ma del fatto che nomi noti appaiano come traduttori di testi importanti e quando li senti parlare scopri che un liceale ha più padronanza della lingua del traduttore.
Poi non vi dico la pronuncia, l'inflessione, il ritmo, la limitatezza del vocabolario... :??:?
 

mame

The Fool on the Hill
Io sono rimasto deluso nel senso opposto. Mi spiego: libro in inglese tradotto da un italiano. Bene, mi vedo su YouTube che intervistano in INGLESE il traduttore e scopro che non è nemmeno in grado di mettere due parole in croce! :paura: Ora non sto parlando di una traduzione fatta male, ma del fatto che nomi noti appaiano come traduttori di testi importanti e quando li senti parlare scopri che un liceale ha più padronanza della lingua del traduttore.
Poi non vi dico la pronuncia, l'inflessione, il ritmo, la limitatezza del vocabolario... :??:?

Non è così strano che un traduttore non parli disinvoltamente una lingua. Un traduttore non è un interprete e viceversa. Il traduttore traduce un testo scritto e può essere il traduttore più bravo del mondo senza necessariamente parlare la lingua straniera con la massima padronanza. Il processo mentale di chi legge e traduce non è lo stesso processo mentale di chi parla direttamente la lingua straniera o di chi ascolta e traduce. Io ho studiato anche interpretariato e ti assicuro che sono tre mondi completamente diversi: 1) leggere e tradurre; 2) ascoltare e tradurre; 3) parlare nella lingua straniera. Parlando ci sono vocaboli che a me potrebbero non venire mai in mente, ma se li trovo scritti li traduco in un nanosecondo.
 

mame

The Fool on the Hill
Ti servo subito tre esempi di cattiva traduzione letti stamattina. "...sospirò lei attaccando il foglietto sul muro sopra la scrivania." Dimmi tu che frase è. Il muro può stare accanto o dietro la scrivania, forse anche davanti, ma di sicuro non sopra. A meno che non intendesse un contorto processo mentale che avrebbe dovuto far pensare al lettore che ha attaccato il foglietto sul muro in maniera che fosse visibile perché attaccato più in alto del piano della scrivania. Conclusione: la traduzione fa schifo comunque.
Poi: "Da lei ho imparato che per rendere efficace una storia è necessario fare dei sacrifici per lei." Ma quanti lei ci sono in questa frase? Forse meglio: "... dedicarle qualche sacrificio".
Terzo: "... la fiducia che mi ha riconosciuto fin dal primo giorno". Ti riconosco una dote, un talento, ma la fiducia? Magari accordato sarebbe andato meglio.
Purtroppo quello che sto leggendo è nel mio profilo, quindi non sarà difficile capire da dove sto citando. Trovo scritto: "200.000 copie vendute in Italia". A quanti lettori è venuto un brivido per il muro sopra la scrivania?
 

brenin

New member
Non è così strano che un traduttore non parli disinvoltamente una lingua. Un traduttore non è un interprete e viceversa. Il traduttore traduce un testo scritto e può essere il traduttore più bravo del mondo senza necessariamente parlare la lingua straniera con la massima padronanza. Il processo mentale di chi legge e traduce non è lo stesso processo mentale di chi parla direttamente la lingua straniera o di chi ascolta e traduce. Io ho studiato anche interpretariato e ti assicuro che sono tre mondi completamente diversi: 1) leggere e tradurre; 2) ascoltare e tradurre; 3) parlare nella lingua straniera. Parlando ci sono vocaboli che a me potrebbero non venire mai in mente, ma se li trovo scritti li traduco in un nanosecondo.

" Parlando ci sono vocaboli che a me potrebbero non venire mai in mente, ma se li trovo scritti li traduco in un nanosecondo " :

Condivido anche il resto del tuo commento,ma mi incuriosisce molto la frase di cui sopra : secondo te come mai succede ? forse perchè leggi e traduci e non hai modo di parlare frequentemente o con una certa assiduità la lingua straniera ? mi ha da sempre affascinato il lavoro dei traduttori, principalmente quello dei simultanei,ma non immaginavo mai come fosse veramente per loro svolgere la loro attivitä ( con tutti i problemi che ne possono derivare ).
 

mame

The Fool on the Hill
" Parlando ci sono vocaboli che a me potrebbero non venire mai in mente, ma se li trovo scritti li traduco in un nanosecondo " :

Condivido anche il resto del tuo commento,ma mi incuriosisce molto la frase di cui sopra : secondo te come mai succede ? forse perchè leggi e traduci e non hai modo di parlare frequentemente o con una certa assiduità la lingua straniera ? mi ha da sempre affascinato il lavoro dei traduttori, principalmente quello dei simultanei,ma non immaginavo mai come fosse veramente per loro svolgere la loro attivitä ( con tutti i problemi che ne possono derivare ).

Una volta ho letto un libro interessantissimo scritto da tre psichiatri sui parlanti bilingue. Non ho conoscenze tali da spiegarti il perché di questi processi. Posso parlarti della mia esperienza. Parlando l'inglese da quando avevo sette anni, l'ho fatto talmente mio che lo leggo e basta, come fosse italiano. Ma ho una formazione da traduttore letterario, per cui il mio processo mentale più "facile" è la traduzione dalla lingua straniera all'italiano. E mi capita frequentemente di accorgermi che mentre sto leggendo, sto allo stesso tempo traducendo mentalmente. Così come, avendo studiato anche interpretariato, mi accorgo a volte che sto traducendo in inglese quello che dicono in televisione. Immagino capiti di frequente anche a chi ha fatto dell'intepretariato la sua professione. Ci sono momenti in cui la testa va in tilt e mi viene in mente la parola meno comune del mondo in tedesco ma non in italiano.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ecco, molti traduttori italiani, compresi purtroppo quelli ai quali è stato commissionata la traduzione di un cosiddetto capolavoro, si discostano troppo, a mio parere, dal punto di vista di alcuni degli intervistati (con i quali sono in gran parte d'accordo)...
 
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