158º MG - Il Lamento del Prepuzio di Shalom Auslander

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Francesca, Unkadunka e c0c0 incominciano la lettura di questo esilarante romanzo del giovane scrittore ebreo-americano Shalom Auslander. Una delle voci più divertenti e brillanti fra i "nuovi" scrittori statunitensi.

LOS ANGELES TIMES
C'è una nobile tradizione che annovera scrittori del calibro di Groucho Marx, outsider che incidono la società con il bisturi del l'ironia per evidenziarne l'aspetto ridicolo. A questo gruppo bisogna aggiungere Shalom Auslander.

THE NEW YORK TIMES
Trattare con umorismo e spietata ironia i temi più personali non è da tutti. Facendo gestacci al Cielo, e tenendosi una mano sul cuore, Auslander ci dà il suo Lamento del Prepuzio. Mazel tov a lui.

TOM PERROTTA
"Shalom Auslander scrive come un nipote arrabbiato di Philip Roth... Un'irriverente riflessione sulla famiglia, il matrimonio e l'identità culturale. Questo libro farà arrabbiare Dio, ma io mi sono divertito moltissimo."

Ebbene, io già conosco l'autore per aver letto "Beware of God" e "Prove per un incendio" ed entrambi li ho trovati irresistibili e ironicissimi. Spero quindi che qualcun altro si unisca in corsa, perché oggigiorno scrittori che fanno venire la ridarella e fanno riflettere allo stesso tempo ce ne sono pochi.

Shalom Auslander è nato e cresciuto a Monsey, New York. Ha scritto per le testate "New Yorker", "New York Times Magazine" e "Esquire" e ha collaborato alla trasmissione radiofonica "This American Life". "Foreskin's Lament" (Il Lamento del Prepuzio) è uscito nel 2007 negli Stati Uniti e nel 2009 per Guanda in Italia.
Eccolo:
2yttv69.jpg
 
Ultima modifica di un moderatore:

unkadunka

New member
Incipit

Quando ero bambino, genitori e insegnanti mi parlavano di un uomo che era molto potente. Mi dicevano che poteva distruggere il mondo intero. Mi dicevano che poteva sollevare le montagne. Mi dicevano che poteva dividere il mare. Era importante mantenerlo di buonumore. Quando obbedivamo a quanto ci aveva comandato, gli piacevamo. Gli piacevamo talmente tanto che uccideva quelli a cui non piacevamo. Ma quando non obbedivamo a quanto ci aveva comandato, non gli piacevamo. Ci odiava. Certi giorni ci odiava talmente tanto che ci uccideva. A volte invece lasciava che altri ci uccidessero. Questi giorni noi li chiamiamo «giorni di festa». Per Purim, ci ricordiamo di quando cercarono di ucciderci i persiani. Per Pesach ci ricordiamo di quando cercarono di ucciderci gli egiziani. Per Chanukkah, ci ricordiamo di quando cercarono di ucciderci i greci.
«Sia Egli benedetto» pregavamo.
Per crudeli che fossero queste punizioni, non erano niente in confronto alle punizioni che ci elargiva Lui in persona. Allora arrivavano carestie. Arrivavano diluvi. Arrivava furibonda la vendetta. Hitler avrà pure sterminato gli ebrei, ma questo signore ha inondato il mondo.
Ecco la canzoncina su di lui che cantavamo all’asilo:
Dio è qui
Dio è lì
Dio è ovunque
In ogni dì
Poi, merenda e un sonnellino agitato.
 

francesca

Well-known member
Eccomi!!!
Preso il libro oggi, e mentre tornavo dalla biblioteca lo leggevo camminando, non riuscivo a staccarmene.
Già dell'incipit che ha postato Unkadunka, penso appaia chiaro con chi abbiamo a che fare e di chi sia il vero protagonista del libro; non Dio, con la sua decina di nomi diversi, ma sempre e comunque perennemente arrabbiato, "un dio che si è svegliato millenni fa dal lato sbagliato del firmamento e non gli è ancora passata",; nè l'autore stesso; nè nessuno degli altri personaggi.
L'unica vera indiscussa protagonista di questo libro è l'ironia.
L'ironia con cui Auslander cerca di esorcizzare il terrore della vita, prima ancora che di Dio, che l'educazione e la comunità in cui è cresciuto gli hanno instillato nel sangue goccia a goccia in ogni momento della sua crescita.

Sento che ci sarà da "leggerne delle belle"...

Francesca
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
...gli angeli mi avrebbero portato in un'enorme casa di preghiera con centinaia di migliaia di ebrei che pregavano e studiavano, gli ebrei che sarebbero nati se io non li avessi uccisi, sprecati, asciugati con un calzino sporco nel corso del ripugnante disastro della mia spregevole esistenza (ci sono grosso modo cinquanta milioni di spermatozoi in ogni eiaculazione. Fa più o meno nove Olocausti a sega. Quando mi dissero questa cosa, stavo per entrare nella pubertà, o la pubertà stava per entrare in me, e commettevo genocidio, in media, tre o quattro volte al giorno).:mrgreen:

Sto leggendo tutto il tempo col sorrisino da ebete in faccia!:mrgreen:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io ho letto molto poco, una cinquantina di pagine circa, ma sarà dura mantenere questo livello di ilarità, suppongo. Che s'inventerà Auslander?
Tra l'altro, curioso il nome dell'autore Shalom= arrivederci, ciao e Auslander= straniero.
 

velmez

Active member
no, non vale mi sono persa il minigruppo!
anch'io volevo leggerlo (sempre che non mi confondo e ho a casa "A Dio spiacendo"...), ma non farò in tempo per almeno un paio di settimane e allora l'avrete bell'e che finito... :MUCCA
 

unkadunka

New member
no, non vale mi sono persa il minigruppo!
anch'io volevo leggerlo (sempre che non mi confondo e ho a casa "A Dio spiacendo"...), ma non farò in tempo per almeno un paio di settimane e allora l'avrete bell'e che finito... :MUCCA

Velmez,pur essendo bellissimo,sto procedendo con una lentezza esasperante,per cui io certamente in due settimane non lo finirò,dato che sto leggendo altri quattro libri:paura::mrgreen:
 
Ultima modifica:

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
no, non vale mi sono persa il minigruppo!anch'io volevo leggerlo (sempre che non mi confondo e ho a casa "A Dio spiacendo"...), ma non farò in tempo per almeno un paio di settimane e allora l'avrete bell'e che finito... :MUCCA
Io sono lento spesso per mancanza di tempo, purtroppo e anche di mio... Dai che ci trovi qui e ci raggiungi anche!
 

francesca

Well-known member
Ma si Velmez, riaffacciati quando pensi di poter iniziare la lettura, vedrai che ci trovi ancora qui. Soprattutto ne vale la pena.
Dunque
andando avanti dopo l'ironia, ho trovato una co-protagonista: la tenerezza.
La tenerezza che sente Shalom di fronte a questo padre così violento, che maltratta ma a sua volta viene maltrattato dall'indifferenza e l'allontanamento dei suoi e della sua comunità, tanto da essere oggetto di scherno anche per Ephraim, uno dei compagni di classe. Uno scherno da "ebrei", che non è ironico, ma puntiglioso e sempre ricondotto a qualche divieto e qualche imposizione non rispettati. Colpisce la contrapposizione fra l'ironia, beffarda di Shalom e la mancanza di fantasia e di libertà i Ephraim.
Fanno tenerezza tutti i tentativi di Shalom di smorzare la violenza del padre distraendolo con l'imitazione dei personaggi dei talk show, o con le domande di falegnameria.
Fa tenerezza il suo rincorrerlo dopo i riti al tempio per non farlo tornare a casa da solo quando tutti lo scansano e nessuno vuol tornare con lui.
Ma cosa sarà successo? Cos'è che avrà fatto cambiare così tanto quest'uomo trasformandolo da padre affettuoso e scherzoso a uomo violento e irascibile?
"Fa tu non debba mai conoscere il dolore della perdita di un figlio", dice la madre.
Ma si capisce subito che questa non è la risposta che basta a spiegare questo cambiamento.
 

francesca

Well-known member
"Le persone che mi hanno cresciuto direbbero che non sono religioso. Si sbagliano. Quello che non sono è osservante. Ma sono dolorosamente, rovinosamente, incurabilmente, miserabilmente religioso e ultimamente ho notato, sbalordito e sconvolto, che in giro per il mondo sempre più persone sembrano trovare Dio, ognuna di loro più piena di odio e assetata di sangue del vicino, mentre io sto facendo del mio meglio per perderLo. E sto miserevolmente fallendo. Io credo in Dio."

Bellissimo questo passaggio: fa capire che nonostante l'ironia, il sarcasmo, l'odio, la rabbia, l'uomo non può fare a meno di Dio, anche di un Dio come quello di Shalom.

Dopo l'ironia e tenerezza ecco la fede, quella più vera e più tenace, la fede che non cerca un Dio a proprio piacimento, fatto su misura, ma dolorosamente sente la presenza di un Dio che non riesce a comprendere e per questo spaventa.
 

unkadunka

New member
"Lo zio rabbino aveva una cameriera,una limousine e un autista:tutti e tre neri!" Con una battuta scorretta ti fa capire tantissimo!
 

lincemiope

New member
incuriosita, lo ho ordinato ed ho il primo capitolo da leggere on line.
non vedo l'ora che arrivi, oramai prossima settimana.. bellooooooooooooooooo
grazie mille
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
incuriosita, lo ho ordinato ed ho il primo capitolo da leggere on line.
non vedo l'ora che arrivi, oramai prossima settimana.. bellooooooooooooooooo
grazie mille
Dai che così ti unisci a noi. E se anche qualcuno dovesse aver già finito, terremo aperto il minigruppo così potrai postare le tue considerazioni.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Questo sembra un libro molto comico ma in realtà tratta un argomento che fa riflettere. Ossia, esiste davvero questa sorta di timore verso l'onnipotente quando gli insegnamenti arrivano a spaventare se troppo rigidi? Ovviamente in questa circostanza ho in mente gli ebrei ortodossi, ma vale anche per altre religioni.
La fede inconsciamente impaurisce il credente se egli non rispetta per filo e per segno l'educazione ricevuta?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Questo sembra un libro molto comico ma in realtà tratta un argomento che fa riflettere. Ossia, esiste davvero questa sorta di timore verso l'onnipotente quando gli insegnamenti arrivano a spaventare se troppo rigidi? Ovviamente in questa circostanza ho in mente gli ebrei ortodossi, ma vale anche per altre religioni.
La fede inconsciamente impaurisce il credente se egli non rispetta per filo e per segno l'educazione ricevuta?

credo che uno degli estremi sia il rischio del fanatismo.
un'evoluzione tragica di quello che può essere inizialmente quella paura, che molte volte viene quindi opportunamente completamente occultata -non di rado inconsciamente- da concetti di fede profonda etc. perché la paura non può essere passata per fede, e ciò che si fa per paura non rende eroi della fede, ma solo agnelli sacrificali.
all'opposto, vi è il conseguimento della creazione di un super-io estremamente rigido e coercitivo, che condizionerà comunque i comportamenti, che gli si obbedisca o meno a livello intenzioni.
ecco che emanciparsi da quell'educazione crea drammi di coscienza, dubbi, rimorsi, complessi di colpa ...
e vi è chi reagirà continuando ad adeguarsi, ma anche chi sarà spinto, nel reagire, a forme anche violente ed esagerate, per esorcizzare quell'abnorme gabbia dalla quale mai riuscirà definitivamente ad evadere.

con conseguenti coinvolgimenti del prepuzio sovente a livelli preoccupanti ...

:MUCCA
 

unkadunka

New member
A proposito di cibo non kosher

Al momento di creare l’uomo, Dio gli piazzò dentro due inclinazioni, una buona, l’altra malvagia. Si è detto pochissimo dell’inclinazione buona, ma l’inclinazione malvagia è notoria: è il serpente nel Giardino dell’Eden, è Lot che si spoglia nudo davanti alle sue figlie, è il visitatore che incoraggia Sara a ridere, è l’uomo in mezzo a una folla di israeliti terrorizzati che urla: «Costruiamo un vitello d’oro». È colui che fa i film di Hollywood e la musica rock, la televisione il venerdì sera e i Nabisco con doppio ripieno, è colui che fa splendere il sole fuori quando tu devi stare dentro a studiare la Torah, è colui che fa diventare le foglie di bellissimi colori per attirarti fuori dalla sinagoga nel Giorno dell’Espiazione. È un istigatore, un truffatore, uno che da millenni rimesta la merda. E adesso temevo che l’inclinazione malvagia, come uno squalo bianco nelle acque torbide e impure della mia anima, sentisse odore di sangue.
Cominciai a rubare. Rubai Twix. Rubai Mars. Quando sentii dire che la parte liquida dentro le gomme da masticare Freshen Up era fatta di gelatina, ne rubai un pacco da sei al supermercato e passai la notte seduto sul pavimento del bagno a succhiare il succo da tutti e quarantadue i pezzi, buttando via la gomma. Davo ancora il tormento a mia madre per i Franken Berry e i Lucky Charms – se avessi smesso di colpo, sarebbe diventata sospettosa – e quando il mio incessante rompere le scatole per ottenere cereali da colazione biblicamente proibiti diventò insopportabile, lei cominciò ad andare al supermercato senza di me. Io aspettavo che lei uscisse, chiudevo la porta della mia stanza, mi sedevo a gambe incrociate davanti al cassetto della biancheria, e quando lei tornava a casa mi ero rovinato l’appetito per cena.
Buon Dio, pensavo tra me e me con la bocca piena di gomme da masticare Chuckles e Jelly Belly rubate, ma che cosa mi prende?
Ero malato. Ero morboso. Ero un criminale. Ero un sodomita, un amoreo, un ittita, un sineo, un gebuseo. Ero Caino. Ero Esaù. Ero la moglie di Lot. Mi chiesi perché mai Dio ci mettesse tanto a punirmi, a gettarmi sotto un autobus con le tasche piene di Slim Jim, a farmi venire un attacco di cuore nel bel mezzo di una merendina Moon Pie.
 

lincemiope

New member
ho letto solo la prefazione e le prime pagine dalla anteprima che mi hanno mandato (il cartaceo arriva oggi:sbav: ), ma mi sono posta alcune domande-

premettendo che sono nata valdese ed ho lavorato per anni per i padri domenicani, ho amici nati ebrei e non praticanti , e non sono credente. ma secondo voi c' è un Dio così sever0, o meglio gli ebrei "ortodossi" seguono ed insegnano le terribili regole del libro?

a dopo, ciao ciao
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
ho letto solo la prefazione e le prime pagine dalla anteprima che mi hanno mandato (il cartaceo arriva oggi:sbav: ), ma mi sono posta alcune domande-

premettendo che sono nata valdese ed ho lavorato per anni per i padri domenicani, ho amici nati ebrei e non praticanti , e non sono credente. ma secondo voi c' è un Dio così sever0, o meglio gli ebrei "ortodossi" seguono ed insegnano le terribili regole del libro?

a dopo, ciao ciao
Credo che ognuno abbia la propria immagine di Dio. Auslander intende il lamento del prepuzio come una parte anatomica rifiutata come gli ebrei lo sono stati nella storia. Auslander spiega che l'ebraismo fa sembrare Dio così severo che ad ogni scappatella Lui è lì, pronto a fartela pagare. Ma lo sfida, impreca contro di Lui, lo denigra, ma sotto sotto, penso, lo desidera come "amico". Solo non vuole essere quello che non è, e vuole essere amato per quello che è. Da Lui e dal prossimo.

"Perché non mi potevano accettare com'ero? Perché il fatto che mi piacesse qualcosa doveva significare che odiavo qualcuno? Non era possibile che mi piacesse il maiale e basta? Perché il mio godimento doveva causare tanta sofferenza?

Esilarante poi la parte sui prepuzi (quasi alla fine del capitolo 10) :mrgreen:!
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto