Lackberg, Camilla - Lo Scalpellino

gamine2612

Together for ever
Al largo di Fjällbacka, nella nassa di un pescatore a caccia di aragoste rimane impigliato il corpo senza vita di una bambina. Nei suoi polmoni ci sono tracce d’acqua dolce e sapone: qualcuno l’ha annegata in una vasca da bagno prima di gettarla in mare. Mentre Erica, mamma da poche settimane, è completamente assorbita da una neonata , Patrik guida le indagini. Chi aver voluto la morte della piccola Sara? Il paese è alla ricerca di un capro espiatorio: dentro le case dalle facciate perfette affiorano drammi famigliari che il tempo non ha saputo placare.Terzo romanzo della serie pubblicata di Camilla Làckberg, con occhio attento agli esseri umani e alla loro psicologia, intreccia le colpe del passato agli effetti devastanti sul presente, tracciando il ritratto lacerante di una psiche femminile sfrenata, affascinante, e mostruosa.

Carino e coinvolgente; questi gialli scorrono senza noia. Meglio leggerli in sequenza per dare più senso al sussegursi delle storie investigate da "Erica".
 
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Meri

Viôt di viodi
Ben scritto, come sempre, ma a mio parere la parte dedicata agli antecedenti è poco sviluppata. Toppo materiale che confonde e non serve.
 

Nefertari

Active member
Molto scorrevole e piacevole come i precedenti, leggerò sicuramente anche gli altri della serie. Mi piacciono molto i protagonisti e questo mi coinvolge moltissimo.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Davanti ad un obiettivo le persone si comportano sostanzialmente in due modi: ci sono quelle che si accontentano di guardarlo da lontano sognando il miraggio e compiangendosi per non poterlo raggiungere finendo per restare ferme, arenate al punto di partenza, bloccate dal loro stesso vittimismo; poi ci sono quelle che fanno letteralmente di tutto per ottenere ciò che vogliono e tendono a diventare sempre più ambiziose ed insaziabili. È questo il fulcro da cui guardare a Lo scalpellino, il terzo romanzo di Camilla Lackberg per la serie con protagonisti Erica e Patrik: c'è chi si accontenta e subisce, poi c'è chi non si accontenta ed agisce. Posso aggiun:OOgere poco altro sulla trama rispetto a quanto già contenuto nel risvolto di copertina, però posso dirvi che continuo a trovare disturbante l'eccessiva lentezza dei romanzi della Lackberg: non l'avevo notato particolarmente nel primo, La principessa di ghiaccio, mentre ne Il predicatore già avevo sottolineato questa caratteristica. Di base non ho problemi con i gialli, per natura più lenti dei thriller, a patto però che i tempi dilatati siano riempiti con qualcosa di innovativo o comunque davvero interessante… troppo spesso qui questo non succede: pagine e pagine in cui l'autrice si dilunga in descrizioni che francamente avrei ridotto. Un'altra pecca di questo romanzo, almeno in una fase iniziale, sono stati i troppi personaggi introdotti in uno spazio (di pagine) breve e frammentato. Per un po' mi sono ritrovata spaesata e mi è risultato non facile seguire la narrazione.
Tuttavia la trama è interessante, come anche le dinamiche familiari e i salti temporali dagli anni Venti agli anni Cinquanta che a piccoli passi aiutano a chiarire la dinamica della storia. Il colpevole è facilmente intuibile, tuttavia i ragionamenti e la conduzione dell'indagine in generale merita di essere seguita. Consigliato, anche se non il migliore letto finora.
 
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