Modiano, Patrick - L'erba delle notti

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Pensatore silenzioso 😂
L'erba delle notti - Patrick Modiano

Romanzo attraente, questo di Patrick Modiano. Il primo suo titolo che leggo, e non sarà certamente l'ultimo.
La scrittura è asciutta, le atmosfere oniriche, la trama intricata. Ho ritrovato il Proust de "La recherche". Quindi voi che la state leggendo, non perdetevi questo piccolo gioiellino.
Nota: ho occasionalmente faticato a ritrovare il periodo nel quale la storia si stava svolgendo, a causa, suppongo, dei tempi dei verbi. Non so se per momentanea deconcentrazione o a causa della traduzione (che ho trovato molto accurata, tra l'altro). Voglio credere che sia stato a causa di mie momentanee distrazioni. Correggerò questa mia nota nel caso dovessi ripassare i capitoli incriminati e non trovare difficoltà di alcun genere.

INCIPIT
Eppure non ho sognato. A volte mi sorprendo a pronunciare questa frase per strada, come se sentissi la voce di un altro. Una voce incolore. Mi tornano in mente alcuni nomi, certi visi, certi dettagli. Più nessuno con cui parlarne. Ci dovranno pur essere due o tre testimoni ancora vivi. Ma senz'altro hanno dimenticato tutto. E poi alla fine c'è da chiedersi se davvero ci siano stati dei testimoni.
No, non ho sognato. Infatti mi resta un taccuino nero pieno di appunti.

TRAMA (mischiata alle mie sensazioni dopo la lettura)
Uno scrittore cerca, con l'aiuto di un taccuino nero sul quale ha annotato diversi ed enigmatici appunti, una donna che ha conosciuto decenni prima. Una misteriosa ragazza, Dannie, coinvolta in una vicenda oscura, forse pericolosa, che appare e scompare nei ricordi del protagonista, fra sogno e realtà. Egli, Jean, uno scrittore solitario, segue le tracce della sua memoria, le reminiscenze subliminali e gli appunti del taccuino nero al fine di scoprire quella verità che in un certo modo teme. Ricostruisce, tassello su tassello, una storia nella quale sono invischiati torbidi e inquietanti personaggi che frequentano il "caffè 66", un locale equivoco e l'Unic Hôtel, luogo di ritrovo di questi personaggi dal doppio volto, probabilmente implicati in un losco caso nel quale sembra ci siano di mezzo i servizi segreti marocchini.
Jean ripercorre le strade e rivisita i luoghi in cui è stato 50 anni prima con Dannie; ricorda le domande alle quali la ragazza non rispondeva mai o ribatteva in modo vago; le stesse domande che gli vengono poste da Langlais, un detective della polizia parigina. Cosa aveva fatto di così grave Dannie e perché era scomparsa? La verità, quando Jean sembra arrivarci ad un passo, si allontana di due. Sembra quasi che sia a portata di mano ma allo stesso tempo irraggiungibile.

Il tempo e la memoria, ho letto, sembra siano temi ricorrenti nei romanzi di Patrick Modiano. Questo è un libro di poco più di 130 pagine, ma il fascino c'è in ognuna di esse. Un libro di quelli che rileggeresti da capo, subito dopo averlo appena terminato, alla ricerca di quella verità che forse alla fine non viene svelata completamente. E questa particolare sensazione io la definisco, in quest'opera di Modiano, un'incantevole peculiarità.

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Prima edizione italiana 2014 - Einaudi - Traduzione di Emanuelle Caillat (In sopracoperta una foto di Elif Sanem Karakoç)
Titolo originale L'herbe des nuits (Éditions Gallimard, Paris) 2012
 
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