Platonov, Andrej - Il fiume Potudan'

shvets olga

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Titolo originale: Reka Potudan'
Traduzione dal russo e introduzione di Stefano Bartoni

[Dall'incipit dell'introduzione]
Stefano Bartoni
"La vita sotto il ghiaccio: Reka Potudan' all'interno del corpus platonoviano", eSamizdat 2003 (I), pp. 151-154
Il racconto Reka Potudan' fu scritto da Andrej Platonov nel corso del 1936, e nello stesso anno venne rifiutato dalla redazione della rivista Znamja con la seguente, brusca motivazione: "Il racconto non va. In archivio". Nonostante ciò, venne inserito nell'omonima raccolta di racconti pubblicata a Mosca nel 1937. Ma, al di là della circostanza fortunata della pubblicazione, Reka Potudan' suscitò un vespaio di polemiche e di stroncature all'interno della critica letteraria ufficiale sovietica. Nel suo articolo "Un falso umanismo" il critico E. Kosteljanec sosteneva che Platonov "scrive del superamento della solitudine, dell'amicizia, dell'amore, della vita e della morte. Tuttavia, nell'interpretazione dei temi elencati, A. Platonov non parte dalla profonda compenetrazione nella realtà delle nuove relazioni sociali che si sono formate nel nostro paese, bensì dalle cattive abitudini della letteratura decadente e individualistica". Ancora più categorico era A. Gurvič che, collegandosi alla famosa lettera di Gor'kij a Zoščenko sulla necessità di smascherare la sofferenza, scriveva: "La lettera di Gor'kij è indirizzata a Zoščenko, ma il primo dei letterati sovietici che dovrebbe leggerla è Lei, Platonov! [...] Lei continua ad accollare alla sofferenza il ruolo di "primo violino". Accanto a queste brusche stroncature, Reka Potudan' attirò l'interesse dell'emigrazione russa. Il famoso poeta e critico G. Adamovič, nelle sue note sulla letteratura sovietica del 1938, scriveva a proposito dello scrittore di Voronež: "Tutti conoscono le famose parole sul fatto che la letteratura russa sia venuta fuori da Il cappotto di Gogol'. Certo, negli ultimi venti anni una cosa del genere poteva essere solo considerata uno scherzo. Ma ecco che con Platonov queste parole acquistano di nuovo significato e, cercando disperatamente di unire quello che gli suggerisce la coscienza con quello che esige la ragione, Platonov da solo difende l'uomo dalle forze storiche oppure naturali che gli sono ostili oppure indifferenti".

Vittorio Strada:
“Un racconto tra i piu perfetti di Platonov risolve in una cristallina e fiabesca atmosfera il tema «naturalistico» di un'impotenza sessuale e del suo risanamento; ma recupero, attraverso dolore e l'amore.”

Andrej Konchalovskij ha tratto il film Maria's lovers da questo racconto.

Il racconto il fiume Potudan' è insolito per Platonov, perché è un racconto molto lirico, con un linguaggio traducibile.
Una storia dell'amore difficile tra uomo indeciso , timido e donna determinata , spesso fredda e distante, ma tanto appassionata.
Secondo me anche e il fiume Potudan' è protagonista del racconto - come misura, prova, indicatore , la scelta che sta davanti a loro.
Platonov scrisse su un taccuino:
Брак — это не кровать, а сидят рядом муж и жена, плетут лапти на продажу день и ночь и рассказывают друг другу сказки, воспоминания, истории.
Il matrimonio - non è un letto, e marito e moglie, seduti l'uno accanto all'altra… e si raccontano l'un l'altro delle fiabe, ricordi, storie.

Ma poi scrive questo racconto dove il matrimonio senza passione e senza letto è il fiume Potudan'

Vi consiglio, potete leggere online
http://www.esamizdat.it/bartoni_trad_eS_2003_(I).pdf
 
Ultima modifica di un moderatore:

Dory

Reef Member
Oh, questo non lo conoscevo di Platonov.
Ho comprato Cevengur e letto le prime pagjne, è stupendo!
Lo leggo appena finito una delle mie letture in corso, ma aggiungo anche questo alla mia wish, grazie olga!
 
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