Vademecum di Umberto Eco per aspiranti scrittori ( e non )

Dallolio

New member
Ahah, alcune sono esilaranti, un po' ripetitivo il gioco...
 

Dallolio

New member
Da notare:

39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

40. Una frase compiuta deve avere.

Non l'avevo capita ma è bellissima =)
 

ariano geta

New member
Praticamente il senso del vademecum è: tu, comune ignorantone, non potrai mai scrivere bene come me, il sublime professor Eco, che può permettersi di fare le regole e di trasgredirle per primo.
Ne avevo già parlato una volta sul mio blog, il mio commento è: esimio Eco :VAFF
 

Dallolio

New member
A volte è un po' pomposo però... sta di fatto che tra i suoi romanzi ho apprezzato solo Baudolino e il nome della Rosa...
 

malafi

Well-known member
In fondo sono regole di buon senso tutte condivisibili.
Soprattutto vere per i giornalisti e noi comuni mortali quando scriviamo per lavoro o per mera comunicazione.

Agli artisti qualche eccezione alle regole del sig. Eco gliele concederemo pure, no? :mrgreen:
 

brenin

New member
In fondo sono regole di buon senso tutte condivisibili.
Soprattutto vere per i giornalisti e noi comuni mortali quando scriviamo per lavoro o per mera comunicazione.

Agli artisti qualche eccezione alle regole del sig. Eco gliele concederemo pure, no? :mrgreen:

Io sarei propenso per il no...... abbiamo la nostra lingua già così tanto infarcita di termini inglesi..... almeno - di quel che rimane - facciamone un "buon uso" !!!
 

elesupertramp

Active member
Questo vademecum è geniale ed ironico!
Leggerlo mi ha divertita molto......!!!!!!! " " :mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Simpatico.

Lo dico solo per sentirmi meno in colpa visto che sono lì lì per defenestrare un suo romanzo. :mrgreen:
 

bernoccolo

Vivo, e vegeto.
Praticamente il senso del vademecum è: tu, comune ignorantone, non potrai mai scrivere bene come me, il sublime professor Eco, che può permettersi di fare le regole e di trasgredirle per primo.
Ne avevo già parlato una volta sul mio blog, il mio commento è: esimio Eco :VAFF

Quanto astio! A me i romanzi di Eco non hanno mai detto nulla (persino il celeberrimo Nome della Rosa, figurati) e non stravedo per il personaggio. Ma questi 40 consigli, cosi come tante altre bustine, mi sono decisamente riusciti... Da dove nasce la tua antipatia?
 

ariano geta

New member
Quanto astio! A me i romanzi di Eco non hanno mai detto nulla (persino il celeberrimo Nome della Rosa, figurati) e non stravedo per il personaggio. Ma questi 40 consigli, cosi come tante altre bustine, mi sono decisamente riusciti... Da dove nasce la tua antipatia?

Nasce dall'epoca dell'università, quando la mia relatrice mi disse che per scrivere bene la mia tesi di laurea dovevo comprare il manuale dell'esimio professor Eco su come si scrive una tesi. Io lo comprai pieno di aspettative e invece mi trovai di fronte a un manuale in cui i consigli pratici occupavano sì e no dieci pagine e il resto era solo sfoggio.
Come d'altronde il celeberrimissimo 'nome della rosa' che secondo me è ugualmente puro sfoggio, un elenco telefonico di autoesaltazione che di letterario e di narrativo ha veramente poco.
Probabilmente la colpa non è neppure di Eco ma dell'esercito dei lecchini che esaltano qualunque sua mezza frasetta e hanno costruito il suo mito mediatico.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Nasce dall'epoca dell'università, quando la mia relatrice mi disse che per scrivere bene la mia tesi di laurea dovevo comprare il manuale dell'esimio professor Eco su come si scrive una tesi. Io lo comprai pieno di aspettative e invece mi trovai di fronte a un manuale in cui i consigli pratici occupavano sì e no dieci pagine e il resto era solo sfoggio.
Come d'altronde il celeberrimissimo 'nome della rosa' che secondo me è ugualmente puro sfoggio, un elenco telefonico di autoesaltazione che di letterario e di narrativo ha veramente poco.
Probabilmente la colpa non è neppure di Eco ma dell'esercito dei lecchini che esaltano qualunque sua mezza frasetta e hanno costruito il suo mito mediatico.

Anch'io mal tollero Eco, e la mia repulsione ha esattamente le tue stesse radici.

Direi che pure le conclusioni sono le medesime.

Però, oggettivamente, ammetto che Eco sa tenere "la penna in mano" come pochi altri, almeno oggi in Italia.

E' un po' come vedere quei fuoriclasse brasiliani di una volta, che scartavano mezza squadra, arrivavano all'area di rigore avversaria, tornavano indietro, scartavano il loro portiere e ritornavano a centro campo. Bravi, ma bisogna far gol :HIPP
 

bernoccolo

Vivo, e vegeto.
Nasce dall'epoca dell'università, quando la mia relatrice mi disse che per scrivere bene la mia tesi di laurea dovevo comprare il manuale dell'esimio professor Eco su come si scrive una tesi. Io lo comprai pieno di aspettative e invece mi trovai di fronte a un manuale in cui i consigli pratici occupavano sì e no dieci pagine e il resto era solo sfoggio.
Come d'altronde il celeberrimissimo 'nome della rosa' che secondo me è ugualmente puro sfoggio, un elenco telefonico di autoesaltazione che di letterario e di narrativo ha veramente poco.
Probabilmente la colpa non è neppure di Eco ma dell'esercito dei lecchini che esaltano qualunque sua mezza frasetta e hanno costruito il suo mito mediatico.

Capisco meglio - per un attimo ho addirittura pensato che l'avessi avuto come professore all'iniversità. Fatta la tara dell'aura mediatica, che contribuisce sempre a rendermi un pò più antipatici gli autori, quel che di Eco trovo interessante sono soprattutto alcune bustine di Minerva. Insomma, mi par rendere meglio sul breve.

OT: a proposito di celebrità mediatiche che m'insopportano, Gramellini merita una citazione. La mediocrità alla ribaltà, a mio avviso.
 

ila78

Well-known member
Anch'io mal tollero Eco, e la mia repulsione ha esattamente le tue stesse radici.

Direi che pure le conclusioni sono le medesime.

Però, oggettivamente, ammetto che Eco sa tenere "la penna in mano" come pochi altri, almeno oggi in Italia.

E' un po' come vedere quei fuoriclasse brasiliani di una volta, che scartavano mezza squadra, arrivavano all'area di rigore avversaria, tornavano indietro, scartavano il loro portiere e ritornavano a centro campo. Bravi, ma bisogna far gol :HIPP

A mio modesto parere il gol l'ha fatto col Nome della rosa, poi si è infortunato e dopo non è più stato lo stesso campione. :wink:

PS A me Gramellini personaggio piace. Non ho mai letto niente di suo però. :boh:
 

malafi

Well-known member
OT: a proposito di celebrità mediatiche che m'insopportano, Gramellini merita una citazione. La mediocrità alla ribaltà, a mio avviso.

Il like era soprattutto per questa frase.

Non ho nulla contro Gramellini, quanto contro chi ce lo propone in quella veste.
Presentato come acuto narratore dei nostri costumi, è in realtà mediocre, banale, populista e pure .... ma insomma, deve proprio leggerli i suoi interventi a Che tempo che fa? Non può fare lo sforzo di 'imparare il copione'? :W
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
... Non può fare lo sforzo di 'imparare il copione'? :W

capra capra capra capra capra ...
(cit)
:BLABLA

gramel-carneade
chi è costui ?
(cit)
:?

:wink:

ps) chiedo scusa per aver proseguito ot.
ma a ben vedere la piega presa dal 3D, anche
la sua progressiva evoluzione nell'esposizione a 360°
di giudizi e apprezzamenti -o meno- su eco
in luogo di commentare il vademecum,
a mia personale e probabilmente fallace opinione
mi è sembrata altrettanto.

fatto che però ho gradito e mi sta procurando godimento
:mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
in effetti siamo andati un po' ot.

per tornare in argomento, io trovo questo vademecum molto divertente e utile.

Eco ci ricorda, in sostanza, che quando comunichiamo dobbiamo anzitutto..farci capire
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
forse però sta proprio lì l'inghippo
nell'intendere che così devono fare gli scrittori
o comunque i comunicatori

rimarcare quali siano i binari sui quali procedere

uno potrebbe obiettare, allora, che si voglia
mantenere un purismo puranche artificioso
quasi altezzoso e sprezzante
nelle produzioni letterarie e non
comunque destinate ad essere lette da tutti

allora lui prontamente smentisce
smontando via via con ironia
le norme che sta egli stesso esponendo.

se il fine di un messaggio è di essere recepito e compreso
è chi lo espone a doversi accertare che i destinatari
siano in grado di capire.
tocca perciò a lui adattarsi ed adeguarsi al loro livello.

pena il fallimento della comunicazione.

ecco, il vademecum è un po' tutto questo.
col distinguo -che lascia trasparire tra le righe in maniera per nulla addolcita- che il sig eco si rammarica tantissimo
di doversi chiaramente abbassare a questi
escamotage comunicativi, lui che veleggia a ben altre quote ...

ecco perché quella che vuole far passare come ironia, a me in realtà suona come una concessione paternalistica.
scritta a consolazione dei lettori inferiori, ma forse ancor più per mostrare di essere capace persino di essere faceto.
un'ulteriore dote divina.

:mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
allora lui prontamente smentisce
smontando via via con ironia
le norme che sta egli stesso esponendo.

Punto di vista interessante.

Secondo te ironizza lui stesso sulle sue regole, per comunicarci che in realtà non hanno valore?

Io credo, al contrario, che voglia comunicarci che il non seguirle sortisce effetti drammatici.
 

apeschi

Well-known member
Io lo trovo molto divertente ed ironico. :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Sono tutte frasi che contengono volutamente esattamente il difetto che ciascuna frase vuole criticare. A me ha fatto sorridere. Eco gioca con le parole, con le frasi.
Poi qualcuno potra' dire che saranno idee banali, ma a nessuno e' venuto in mente di farlo al posto di Eco. :sbav:

Piaccia o non piaccia, per me Eco e' un grande, e' geniale.

Poi personalmente ho difficolta' a terminare i suoi romanzi, ma e' un problema mio. :?


....

Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
Cura puntiliosamente l’ortograffia.
Solo gli stronzi usano parole volgari.
 
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