Righetto, Matteo - La pelle dell'orso

malafi

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Domenico ha dodici anni ed è sempre vissuto nel villaggio dove è nato, ai piedi delle Dolomiti. La montagna è il suo mondo e questo mondo non ha segreti per lui. Gli piace guardare le cime mentre va a scuola, dove la professoressa gli racconta di Tom Sawyer, o attraversare i boschi mentre va al torrente a pescare, sognando avventure straordinarie. Continua a farlo anche se da un po' di tempo tutti lo mettono in guardia, perché il rischio di imbattersi nell'orso di cui tanto si parla in giro è grande. Un orso ormai diventato una leggenda nella valle: terribile, gigantesco, feroce come da quelle parti non se ne vedevano più. E non riesce a credere che suo padre, sempre così distante, ubriaco, perso, sia lo stesso uomo che adesso vuole dare la caccia all'orso e vuole partire per quella spedizione sulle montagne insieme a lui, solo loro due, via per giorni e giorni a contatto con una natura aspra, selvaggia. Ma è proprio questo che accadrà. Domenico sarà coinvolto in un'esperienza unica, spaventosa ed eccitante, dalla quale apprenderà che la natura, per quanto pericolosa, non sarà mai crudele come gli uomini. Un romanzo d'avventura che è insieme il racconto folgorante di una formazione, di ciò che succede per la prima volta, e che sarà per sempre.

Non posso essere molto oggettivo nel giudicare questo libro, perchè amo la montagna, amo la letteratura di montagna, amo i posti in cui è ambientato e conosco le cime ed i paesi descritti uno per uno.

Di solito (rare eccezioni a parte - Buzzati, Rigoni Stern, Corona a fasi alterne e pochi altri) è raro leggere bei romanzi ambientati nei monti. Chissà perchè?
Troppo semplici ed immediati i pensieri che suscitano le montagne? Troppo semplici i montanari, senza quelle sfaccettature della mente che a volte fanno la fortuna dei personaggi dei libri? Ne vengono fuori storie troppo semplici e piene di belle immagini e bei sentimenti? O piene di disadaddati mezzi ubriachi?

Può essere.

Lo scrittore segue la via della semplicità in questo romanzo: vi leggerete tutto quello che vi aspettate di leggere: le cime, i colori dell'autunno, gli ubriachi al bar, i boschi, gli animali, i bei sentimenti che riaffiorano .....

Eppure proprio per questo non sbaglia. La montagna è questa. Inutile dire che è retorica e stereotipo. Provatela e vedrete che la montagna è proprio così.

Per me 4/5, ma ho già detto che non posso essere obiettivo :mrgreen:
 

malafi

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In uscita il film il 3 novembre.

Il fatto che Paolini sia attore protagonista e cosceneggiatore lascerebbe pensare ad una bella produzione. vedremo.
 
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