Lothar, Ernst - La melodia di Vienna

ila78

Well-known member
"La melodia di Vienna" narra la storia di tre generazioni della famiglia Alt, viennese, dal 1888 al 1945. Christoph Alt, patriarca della famiglia, è un fabbricante di pianoforti, i migliori che l'Austria (e forse il mondo) abbia mai visto, sui cui tasti hanno preso vita le melodie di Mozart e Haydn, Beethoven e altri ancora. Assieme alla fabbrica, Christoph fonda una grande casa di tre piani al numero 10 di Seilerstätte. Alla sua morte lascerà un testamento in cui si darà ordine ai discendenti di abitare nella suddetta casa, pena la perdita dell'eredità. Nel corso della loro vita accadrà di tutto: intrighi alla corte di Francesco Giuseppe, un erede al trono che si innamora di Henriette e dovrà sopportare il peso sulla coscienza del suo suicidio, tradimenti, figli illegittimi ma amatissimi, figli legittimi ma assolutamente detestati, passioni brucianti e relazioni di ghiaccio, guerre (la Prima guerra mondiale, le prime marce della Seconda), l'avvento del nazismo e molto altro. La grande storia attraversa le stanze del numero 10 cambiandone per sempre gli abitanti: gli episodi memorabili sono decine, così come i personaggi e gli eventi.
-Da Ibs-


ATTENZIONE CONTIENE PICCOLO SPOILER Da amante delle saghe familiari e dei romanzi storici non potevo non venirne attratta come una calamita, è stata un colpo di fulmine persino la copertina. Peccato che è stato un innamoramento molto breve, forse non è neanche del tutto colpa sua, l'ho letto dopo la Cripta dei Cappuccini di Roth che ha moltissime pagine in meno ma che è infinitamente più bello.
Anche questo parla della decadenza dell'Austria dall' impero di Francesco Giuseppe alla seconda guerra mondiale e lo fa attraverso le vicende dell'antica e prestigiosa famiglia Alt, fabbricanti di pianoforti....ora parliamone: a confronto di questi Alt la Famiglia Addams fa ammazzare dalle risate, il più simpatico è l'angioletto di pietra scolpito sulla porta d'ingresso, :paura: non ce n'è uno che si salva: il capofamiglia è un bacchettone insopportabile, sua moglie Henriette è da prendere a sberle dalla prima all'ultima pagina (brutto da dire ma all'intervento finale della Gestapo ho tirato un sospiro di sollievo) da questi due nasce Hans, in pratica il coprotagonista un paranoico insicuro e noiosissimo. Tremendi.
E poi diciamocelo la storia è francamente noiosa, l'ho terminato a fatica.
Non lo consiglio. Leggete Roth, c'è un abisso di differenza.
 
V

Valentina992

Guest
Ecco la mia recensione direttamente da aNobii:

Da come ne avevo sentito parlare, pensavo di meglio. Diciamo che vi sono stati alcuni elementi che mi hanno entusiasmata e altri no. Ho apprezzato la prima parte, la storia di Henriette e del suo amore per l'erede al trono Rodolfo, la descrizione realistica quanto bella e barocca di Vienna e della sua decadenza dalla fine dell'800 al 1945 circa. Però si è trattata anche di una lettura un po' lenta e fredda. E' una saga familiare che poteva essere sviluppata meglio, ad esempio si passa con troppa facilità da un argomento all'altro.
 
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