Racconti vs Romanzi

Salve a tutti,
quali sono secondo voi le ragioni per cui i lettori italiani leggono quasi esclusivamente romanzi e ignorano gran parte della produzione di racconti?
Io da circa due anni faccio esattamente il contrario e continuo a scoprire veri e propri capolavori.
Anche perché, a guardare la produzione degli scrittori, non solo grandi, c'è quasi sempre almeno una raccolta di racconti nella loro carriera, e non sono affatto opere minori.
 

Meri

Viôt di viodi
Parlo x me: i racconti essendo brevi e diversi nello stesso libro tendo a dimenticarli.
 

ariano geta

New member
Sono perfettamente d'accordo: esistono centinaia di racconti di quindici / venti pagine letterariamente più riusciti, più emozionanti, più significativi di un romanzo di trecento pagine. Ma molti italiani pensano che il valore della narrativa si valuti in base alle dimensioni fisiche del libro...
 
Esistono anche racconti di una o due pagine che funzionano benissimo. Addirittura di una sola frase, come nel celebre IL DINOSAURO di Augusto Monterroso:
La costruzione di un racconto breve:Il dinosauro di Augusto Monterroso
Al di là dei paradossi, c'è senz'altro un'abitudine di lettura, cioè una scelta, che favorisce il romanzo; una lettura veloce, forse meno adatta a cogliere certi elementi di un testo breve.
E poi un certo gusto per l'intreccio narrativo, che in un romanzo si può articolare molto più che in un racconto, dove in genere è molto ridotto, se non assente.
Vi viene in mente altro?
 
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c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io ne ho letti, ne leggo e ne leggerò a bizzeffe. Fra un romanzo e l'altro leggo sempre minimo un paio di racconti. Ho molte raccolte di racconti inediti, antologie rare. Come dici tu, un bravo scrittore prima o poi nella sua vita si deve cimentare con questa forma narrativa più breve. Sarebbe uno scrittore incompleto se non fosse in grado di scriverne, forse.
 
Grazie Minerva6.
Ottimi riferimenti.
Ho dato un'occhiata all'altra discussione sui racconti e l'idea di una sezione dedicata mi trova assolutamente d'accordo.
I racconti non sono affatto un genere minore, sono una cosa diversa, molto diversa da un romanzo. E, per una piccola esperienza personale, so che non è più semplice scrivere un buon racconto che un ottimo romanzo. Ci sono degli equilibri delicatissimi che se non rispetti esce una schifezza. Per questo i migliori racconti, in genere, gli scrivono i grandi scrittori, noti soprattutto per i loro romanzi. In Italia Calvino è forse il caso più evidente.
Comunque, continuano a interessarmi le ragioni per cui i lettori scelgono romanzi e non racconti. Anche perché non è così ovunque.
Grazie anche della dritta del Sole 24 ore. A saperlo lo compravo oggi...
 

Minerva6

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A volte i racconti restano in edicola se chi prende il quotidiano non è interessato al libricino, prova a chiedere :wink:.
 

Dallolio

New member
Io non riesco a entusiasmarmi per dei racconti perchè ho bisogno di un po' di tempo di vicinanza "fisica" con i personaggi per poterli apprezzare, e in un racconto avverto meno questa possibilità di affezionarmi ai personaggi; ciò detto ci sonograndi eccezioni: i racconti di Edgar Allan Poe secondo me costituiscono opere di grande finezza letteraria ed espressivi, autonomi e completi in sè...
 
Parlo x me: i racconti essendo brevi e diversi nello stesso libro tendo a dimenticarli.

Grazie Meri.
Ma si potrebbe ancora chiedere: cos'è che ti lascia impressa una storia in un romanzo e te la fa dimenticare in un racconto?
Perché, a pensarci, nemmeno io ricordo tutte le storie di una raccolta, ma solo alcune.
A meno che si tratti di una vicenda tipo MARCOVALDO, dove i racconti sono indipendenti l'uno dall'altro, ma il protagonista è unico in tutto il libro.
 
Sono perfettamente d'accordo: esistono centinaia di racconti di quindici / venti pagine letterariamente più riusciti, più emozionanti, più significativi di un romanzo di trecento pagine. Ma molti italiani pensano che il valore della narrativa si valuti in base alle dimensioni fisiche del libro...

Infatti. Ma questa è un'idea (superficiale) indotta da un'abitudine, a sua volta frutto di una preferenza. Anche se probabilmente chi giudica il valore di un libro dal suo peso non sa nemmeno dell'esistenza di raccolte di racconti...
 
Io ne ho letti, ne leggo e ne leggerò a bizzeffe. Fra un romanzo e l'altro leggo sempre minimo un paio di racconti. Ho molte raccolte di racconti inediti, antologie rare. Come dici tu, un bravo scrittore prima o poi nella sua vita si deve cimentare con questa forma narrativa più breve. Sarebbe uno scrittore incompleto se non fosse in grado di scriverne, forse.

Non saprei. Sta di fatto che quasi tutti gli scrittori importanti hanno scritto racconti.
 
Io non riesco a entusiasmarmi per dei racconti perchè ho bisogno di un po' di tempo di vicinanza "fisica" con i personaggi per poterli apprezzare, e in un racconto avverto meno questa possibilità di affezionarmi ai personaggi; ciò detto ci sonograndi eccezioni: i racconti di Edgar Allan Poe secondo me costituiscono opere di grande finezza letteraria ed espressivi, autonomi e completi in sè...

Interessante.
Non c'è dubbio che per entrare in un personaggio occorre conoscerlo in differenti aspetti della sua vita, esplorarlo pian piano; cosa più facile in un romanzo.
Nel racconto generalmente l'identificazione col protagonista avviene forse più per "impatto", perché incuriositi o impressionati da un atteggiamento, un'abitudine, una singola vicenda in cui è capitato.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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A proposito di racconti, ne sto leggendo alcuni di Turgenev, sono diversi dal suo solito, uno è finito senza finale :boh: e mi ha lasciato la curiosità; invece quello appena terminato mi è piaciuto e avevo anche previsto come sarebbe andato a finire.
Secondo me i racconti andrebbero letti senza pretese (però io non ci riesco :mrgreen:) e li trovo come le ciliegie, uno tira l'altro :wink:.
 
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Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Credo che i motivi fondamentali siano due: se non sei Turgenev, Sheckley o Poe, scrivere qualcosa di molto buono è difficoltoso. E' vero che se ne trovano molti di livello ma molti di più di basso valore (in certe antologie che ho affrontato sono riuscito a salvare anche un solo racconto su quindici; troppo poco). Oltre alla qualità credo dipenda dal fatto che il lettore non riesca in poche pagine a "empatizzare" con i personaggi o il tema trattato.
 

Minerva6

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Io l'empatia riesco quasi sempre a stabilirla, in questo sono fortunata... se un personaggio mi prende mi lascio coinvolgere anche se la sua storia è breve :wink:
 

Monica

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Nemmeno io riesco ad appassionarmi ai racconti,non so perché.Gli unici che ho amato sono quelli di Poe.Penso che sia perché nel racconto non hai il tempo di approfondire la conoscenza dei personaggi ,di affezionarti a loro,di entrarci in empatia.Oforse sarà perché non ne ho trovati di così fantastici e travolgenti :boh:
 
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