Quick, Matthew - Il lato positivo

velmez

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Pat Peoples è convinto che la sua vita sia un film prodotto da Dio. La sua missione: diventare fisicamente tonico ed emotivamente stabile. L'inevitabile happy end: il ricongiungimento con la moglie Nikki. Questo ha elaborato Pat durante il periodo nel 'postaccio', la clinica psichiatrica dove ha trascorso un tempo che non ricorda, ma che deve essere stato piuttosto lungo... Infatti, ora che è tornato a casa, molte cose sembrano cambiate: i suoi vecchi amici sono tutti sposati, gli Eagles di Philadelphia hanno un nuovo stadio ma, soprattutto, nessuno gli parla più di Nikki, e anche le foto del loro matrimonio sono scomparse dal salotto. Dov'è finita Nikki? Come poterla contattare, chiedere scusa per le cose terribili che le ha detto l'ultima volta che l'ha vista? E come riempire quel buco nero tra la litigata con lei e il ricovero nel postaccio? E, in particolare, qual è la verità? Quella che ti fa soffrire fino a diventare pazzo, o quella di un adorabile ex depresso affetto da amnesie ma colmo di coraggiosa positività? Pat guarda il suo mondo con sguardo incantato, cogliendone solo il bello, e anche se tutto è confuso, trabocca di squinternato ottimismo, fino all'imprevedibile finale.

il libro si legge scorrevolmente, ma non lascia granchè... si dilunga troppo spesso sulle partite degli Eagles... :?
una commediola, forse il film potrebbe essere meglio!
 

velmez

Active member
Pat Peoples è convinto che la sua vita sia un film prodotto da Dio. La sua missione: diventare fisicamente tonico ed emotivamente stabile. L'inevitabile happy end: il ricongiungimento con la moglie Nikki. Questo ha elaborato Pat durante il periodo nel 'postaccio', la clinica psichiatrica dove ha trascorso un tempo che non ricorda, ma che deve essere stato piuttosto lungo... Infatti, ora che è tornato a casa, molte cose sembrano cambiate: i suoi vecchi amici sono tutti sposati, gli Eagles di Philadelphia hanno un nuovo stadio ma, soprattutto, nessuno gli parla più di Nikki, e anche le foto del loro matrimonio sono scomparse dal salotto. Dov'è finita Nikki? Come poterla contattare, chiedere scusa per le cose terribili che le ha detto l'ultima volta che l'ha vista? E come riempire quel buco nero tra la litigata con lei e il ricovero nel postaccio? E, in particolare, qual è la verità? Quella che ti fa soffrire fino a diventare pazzo, o quella di un adorabile ex depresso affetto da amnesie ma colmo di coraggiosa positività? Pat guarda il suo mondo con sguardo incantato, cogliendone solo il bello, e anche se tutto è confuso, trabocca di squinternato ottimismo, fino all'imprevedibile finale.

il libro si legge scorrevolmente, ma non lascia granchè... si dilunga troppo spesso sulle partite degli Eagles... :?
una commediola, forse il film potrebbe essere meglio!

ps. il finale non è affatto imprevedibile!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho visto il film, molto carino, non sapevo fosse stato tratto da un romanzo! E in effetti non riesco a immaginarmelo :?
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Per pura casualità, mi è capitato di vedere prima il film tratto da questo libro e poi di leggere l'opera di Matthew Quick… beh, che dire? Se le cose fossero andate al contrario, probabilmente non avrei avuto tanta voglia di vedere la trasposizione cinematografica di un romanzo carino ma non bellissimo, e mi sarei persa un film stupendo. Questo è, in poche parole, uno di quei casi in cui il film supera di gran lunga il libro da cui è tratto… al contrario della pellicola, nel libro i personaggi non sono sufficientemente tridimensionali: a parte Pat e forse il dottor Pattel, si fa fatica ad immaginare gli altri, a figurarseli mentre compiono le azioni descritte. Ho trovato, paradossalmente, molto più d'impatto il film che mi è parso più equilibrato nelle scene rispetto al libro in cui c'è una grossa prevalenza della passione di Pat per gli Eagles mentre il rapporto con Tiffany passa un po' in secondo piano. In generale ho avuto l'impressione che l'autore tirasse tutto un po' troppo per le lunghe, avrei tagliato una cinquantina di pagine e credo che nel complesso il romanzo ne avrebbe guadagnato in scorrevolezza. In definitiva, non è un brutto romanzo, però ho preferito il film, perciò, a parer mio, se non l'avete ancora visto provate a leggere il romanzo; se invece avete già visto il film, beh… probabilmente il romanzo non vi entusiasmerà.
 
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