Premio Campiello 2015

alessandra

Lunatic Mod
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Ha vinto il Premio Campiello 2015 Marco Balzano con "L'ultimo arrivato".
Questa la trama (da premiocampiello.it) dalla quarta di copertina:

Negli anni Cinquanta a spostarsi dal Meridione al Nord in cerca di lavoro non erano solo uomini e donne pronti all’esperienza e alla vita, ma anche bambini a volte più piccoli di dieci anni che mai si erano allontanati da casa. Il fenomeno dell’emigrazione infantile coinvolge migliaia di ragazzini che dicevano addio ai genitori, ai fratelli, e si trasferivano spesso per sempre nelle lontane metropoli. Questo romanzo è la storia di uno di loro,di un piccolo emigrante, Ninetto detto pelleossa, che abbandona la Sicilia e si reca a Milano. Come racconta lui stesso, «non è che un picciriddu piglia e parte in quattro e quattr’otto. Prima mi hanno fatto venire a schifo tutte cose, ho collezionato litigate, digiuni, giornate di nervi impizzati, e solo dopo me ne sono andato via. Era la fine del ’59, avevo nove anni e uno a quell’età preferirebbe sempre il suo paese, anche se è un cesso di paese e niente affatto quello dei balocchi». Ninetto parte e fugge, lascia dietro di sé una madre ridotta al silenzio e un padre che preferisce saperlo lontano ma con almeno un cenno di futuro. Quando arriva a destinazione, davanti agli occhi di un bambino che non capisce più se è «picciriddu» o adulto si spalanca il nuovo mondo, la scoperta della vita e di sé. Ad aiutarlo c’è poco o nulla, forse solo la memoria di lezioni scolastiche di qualche anno di Elementari. Ninetto si getta in quella città sconosciuta con foga, cammina senza fermarsi, cerca, chiede, ottiene un lavoro. E tutto gli accade come per la prima volta, il viaggio in treno o la corsa sul tram, l’avventurarsi per quartieri e periferie, scoprire la bellezza delle donne, incontrare nuovi amici, esporsi all’inganno di chi si credeva un compagno di strada, scivolare fatalmente in un gesto violento dalle conseguenze amare. In quel teatro sorprendente e crudele, col cuore stretto dalla timidezza, dal timore, dall’emozione dell’ignoto, trova la voce per raccontare una storia al tempo stesso classica e nuova. E questa voce, con la sua immaginazione e la sua personalità, la sua cadenza sbilenca e fantasiosa, diventa quella di un personaggio letterario capace di svelare una realtà caduta nell’oblio, e di renderla di nuovo vera e vitale.

Conoscete quest'autore? Io no...la trama mi ispira molto, sia perché riguarda da vicino la storia del nostro paese sia perché adoro le storie di bambini.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Gli altri della cinquina:

2) Il tempo migliore della nostra vita di Antonio Scurati
3) Cade la terra di Carmen Pellegrino
4) Senti le rane di Paolo Colagrande
5) La mappa di Vittorio Giacopini

Premio Opera Prima: La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin di Enrico Ianniello

Premio Fondazione a Sebastiano Vassalli, purtroppo scomparso di recente.

Premio Campiello Giovani: Je suis Charlie di Eva Luna Mascolino (immagino l'abbia scritto a velocità supersonica :mrgreen:)

Riconoscimento estero a Camilla Galante per il racconto Neve di fuoco
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Io conosco solo Scurati, di lui ho letto Il sopravvissuto, sempre premio Campiello nel 2005.

Prima leggevo i libri vincitori, ero socia ad un club del libro che li proponeva sempre sul suo catalogo, ora che mi sono "convertita" di più ai classici, soprattutto stranieri, sto disertando questi autori, ma non voglio abbandonarli del tutto.

Di Vassalli mi attira La chimera (Premio Strega 1990 e finalista al Campiello per lo stesso anno), ma per ora mi limiterò a dei suoi racconti che ho già a casa.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Mai letto niente di nessuno di questi autori purtroppo, ma appena riuscirò di certo non me li farò scappare.

I campiellati solitamente sono ottimi scrittori
 

Spilla

Well-known member
Non ho mai seguito il Campiello, ma questa trama è davvero interessante (e attuale) Grazie per la segnalazione!
 
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