LIX Cineforum - Il giovane favoloso di Mario Martone

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alessandra

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Il giovane favoloso di Mario Martone ha vinto il sondaggio per il LIX Cineforum :D
Eh sì, li facciamo anche noi i concorsi, mica solo a Venezia :mrgreen:

Il film ripercorre la vita di Giacomo Leopardi, interpretato da Elio Germano.

Questo il trailer

 

alessandra

Lunatic Mod
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Premetto che 2h e 23' sono tante e la vita di Leopardi non è proprio avventurosa :mrgreen:, insomma ammetto che qualche momento di noia c'è stato...
Però il film è bello. Il regista e il bravissimo Elio Germano ci restituiscono l'immagine di un Giacomo, sì, malinconico e sofferente, ma arguto, ironico e anche autoironico, e soprattutto bramoso di vita, quella vita che, in parte, in un certo senso lo rifiuta, non gli concede le possibilità che concede ad altri, lo deride passandogli accanto, sfiorandolo e poi fuggendo, per lo meno per quanto riguarda i sentimenti. E' questo stridente contrasto tra la sua vitalità e la realtà della sua vita - dapprima rinchiuso in una biblioteca, vittima di un padre troppo esigente ma, forse, ancor più di una madre fredda e dalla mentalità chiusa; poi, a contatto con il mondo, spesso emarginato sentimentalmente se non socialmente, e sempre più sofferente fisicamente - che rende il personaggio e la storia affascinante e struggente allo stesso tempo, che stride e disturba lo spettatore, lo strazia, seppur delicatamente. Il Leopardi uomo, con le sue sofferenze umane e di salute, però, si fonde con il Leopardi genio, e giungerà il momento decisivo in cui egli si renderà conto di avere gli strumenti per ampliare i propri orizzonti e staccare il cordone ombelicale lasciando la famiglia e la città di origine. E' allora che scrive L'Infinito. Ci riuscirà, dopo varie peripezie, persino un tentativo di fuga, e vivrà in modo diverso e molto intenso il rapporto con ognuna delle città che lo ospiteranno, stringendo l'importante amicizia con Ranieri e conoscendo diversi ambienti, persone, intellettuali, spesso portati a criticare e a diffidare della sua opera rivoluzionaria. Ma il poeta non rinnegherà mai la sua personalità e le sue idee.
Mi ha colpito anche il modo dell'attore di immedesimarsi in lui anche fisicamente, di rendere il suo aspetto progressivamente sempre più sofferente.
Intensa la recitazione delle poesie, sempre al momento giusto.
Vale la pena di vederlo.
 

Minerva6

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Io aspetto che Sky lo dia, stanno facendo la pubblicità ma ancora non c'è la data :W.

Però vista la durata ci metterò almeno 3 giorni per vederlo in base ai miei ritmi :mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Domani passo a commentare, alla fine l'ho visto quasi tutto anche io, non mi andava di aspettare ancora, lo finirò stasera.
Non vi anticipo nulla sul mio giudizio :mrgreen:.
 

Minerva6

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Non so come iniziare :?... magari posso farlo dicendo che Germano (non il nostro -che cmq è un leopardiano come me-) è perfetto per la parte, recita i versi del Divino (sempre non il nostro!) in maniera sublime e con passione, però... mi aspettavo qualcosa di diverso :boh:. Non avevo letto nessuna recensione per non influenzare il mio giudizio, quindi mi ero fatta un'idea personale di cosa avrei visto, sbagliando.
Mi ha fatto piacere riammirare la biblioteca paterna di Recanati dove sono stata parecchi anni fa in visita, così come la casa di Silvia e il colle dell'Infinito, ho apprezzato l'aver messo in risalto l'aspetto ironico ed autoironico di Giacomo, però a me -che piace sempre e comunque- poco è importato conoscere anche questa caratteristica, mi ha dato più fastidio l'averlo messo in ridicolo con quella patetica scena della prostituta napoletana che gli dice: s'agapò (ti amo in greco) suggeritogli dall'amico Ranieri (sarà successo davvero o è solo finzione?) e con la successiva presa in giro da parte dei ragazzini "lazzaroni" napoletani.
Non ho condiviso la scelta del regista di aver preso nel cast Michele Riondino (che -tra l'altro- ha girato Il giovane Montalbano dove recita in siciliano), lui è pugliese e deve recitare in napoletano, purtroppo non è riuscito nell'impresa, parlava nello stesso modo della fiction ispirata ai romanzi di Camilleri. E' un bell'attore, anche bravo, ma per i ruoli con dialetti non è all'altezza di un Favino :ad:.
Alla fine l'ho visto solo in due parti, temevo che per la lunghezza me lo sarei portato dietro per più volte, invece si lascia seguire senza trovarlo pesante, anche se - lo confesso- mentre le immagini scorrevano io ero impegnata anche in altre faccende :mrgreen:.
Insomma, io mi aspettavo un'opera, anche più breve, ma improntata solo sulla vita letteraria dell'autore, personalmente non sentivo la necessità di conoscere altre vicende, ma posso ben immaginare che per come me l'ero figurata io non avrebbe interessato poi molte persone, però così mi è sembrato di aver colto delle note stonate nell'insieme, troppo personali e che a mio parere non so se reputare vere o inventate (ad es. davvero amava così tanto il gelato?).
Però non voglio bocciarlo, ma non posso nemmeno promuoverlo, perciò lo rimando a settembre (come si faceva alla mia epoca :wink:).
Non credo di essere stata troppo cattivella (spero) !
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Ieri poi mi sono dimenticata di parlare di un altro difetto che vi ho trovato, me l'ha fatto ricordare mymovies che però lo reputa un pregio (copio e incollo):
In queste prime scene prende il via il contrappunto musicale che è uno degli elementi più interessanti della narrazione filmica de Il giovane favoloso, e che accosta Rossini alla musica elettronica del tedesco Sasha Ring (alias Apparat)e al brano Outer del canadese Doug Van Nort.

Per me Martone ha cercato di far apparire Leopardi in chiave troppo moderna, a me questa cosa non è piaciuta, ho infatti subito notato che la colonna sonora (di cui non conoscevo gli autori) strideva in confronto alla musica classica che avrei preferito...

Forse io ho mantenuto una mentalità in questo caso troppo rigida :boh:, non sono riuscita ad aprirmi all'innovazione...

Sono curiosa di sapere cosa ne pensano ale ed unka
 

alessandra

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Membro dello Staff
Forse io ho mantenuto una mentalità in questo caso troppo rigida :boh:, non sono riuscita ad aprirmi all'innovazione...

Sono curiosa di sapere cosa ne pensano ale ed unka

Per me gli elementi "modernizzanti" :mrgreen: come, appunto, la colonna sonora, hanno reso il film più vivace e originale.
Per il resto, per molte cose mi sono chiesta anch'io quanto ci fosse di vero. La scena della prostituta di cui parli mi è sembrata buttata lì per mettere un po' di colore.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Secondo il mio punto di vista questo è un film assolutamente degno di nota.

Anzitutto per la strepitosa interpretazione di Elio Germano, immedesimato visceralmente nell'animo del poeta.

La vita del Leopardi non è certamente tra quelle che più si prestano ad una trasposizione cinematografica, ma nonostante questo Martone riesce nell'impresa di cesellare finemente la biografia di un uomo solo e disperato che riuscì a tradurre il suo stato d'animo in parola scritta.

Nulla viene aggiunto per impietosire e nulla viene tolto per alleggerire, e vi è una cura maniacale nel descrivere tutti gli aspetti dell'interiorità e dell'esteriorità del protagonista, fin nei minimi dettagli.

Personalmente ho visto il vero Leopardi e lo consiglio, vivamente, a tutti.​
 
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