Checco (Zalone) fa le pulizie in un albergo ma, proprio nel giorno in cui la moglie operaia perde il lavoro, decide di licenziarsi per ampliare i propri orizzonti. Seguiranno varie peripezie: una crisi matrimoniale che sfocia in una (temporanea?) separazione, un lavoro come venditore di aspirapolveri, una promessa troppo azzardata al figlio, assai sveglio, di dieci anni, un'improvvisata gita in Molise dalle vecchie zie , qualche inaspettato colpo di fortuna (?) e tanti incontri di tutti i tipi ...
Anche stavolta Zalone non si smentisce, sebbene per me non sia stato divertente come "Cado dalle nubi", dove la faccenda degli "uomini sessuali" era ineguagliabile Però mantiene la sua simpatia e la sua ironia, pur occupandosi in un certo senso, naturalmente scherzando e ridendo e quasi senza farsene accorgere, di temi sociali: la crisi nel mondo del lavoro, la cafoneria dell'Italia "bene" e la brama di farne parte per chi non è così "fortunato", insomma il tutto è molto attuale.
La zia tirchia del Molise non la dimenticherò mai, esilarante finale
Anche stavolta Zalone non si smentisce, sebbene per me non sia stato divertente come "Cado dalle nubi", dove la faccenda degli "uomini sessuali" era ineguagliabile Però mantiene la sua simpatia e la sua ironia, pur occupandosi in un certo senso, naturalmente scherzando e ridendo e quasi senza farsene accorgere, di temi sociali: la crisi nel mondo del lavoro, la cafoneria dell'Italia "bene" e la brama di farne parte per chi non è così "fortunato", insomma il tutto è molto attuale.
La zia tirchia del Molise non la dimenticherò mai, esilarante finale