Villeneuve, Denis - Sicario

Volgere Altrove

New member
Nei giorni in cui i cacciabombardieri australiani e francesi si alzano da terra contro L'ISIS, ecco un bel film che sfiora queste questioni, che mai e poi mai (senza le critiche positive, e con un titolo simile per giusta) sarei andato a vedere- sbagliando.
Un bel film invece, di ottimo cinema, di grande fotografia, su un tema consciuto ed abusato ( la frontiera messicana nelgli USa e il narcotraffico)che invece viene risolto benissimo dal regista -in un lavoro di introspezione psicologica dei personaggi e di azione mai pacchiana .
Mi sono divertito-e non oso pensare di possa vederlo in TV senza svilirne le qualità.
Attori in forma, qualità in ogni dove,persino una bella colonna sonora pur senza hits o invasività.
Non ne vedevo uno cosi' bello(di questo tipo) dai tempi di SEVEN.
Spettacolo e qualità.

V.A.
 

qweedy

Well-known member
Un'amara riflessione sulla violenza. L'argomento di fondo è la lotta al narcotraffico, in cui pare che il fine giustifichi i mezzi, per cui le vie da percorrere sono abbastanza discutibili e il risultato è un fiume di sangue.
Film d'azione, abbastanza duro. Forse manca un po' di coinvolgimento emotivo, lo spaesamento e gli occhioni sgranati della fragile protagonista Emily Blunt non bastano.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
POSSIBILI SPOILER

Un film che mi è piaciuto nonostante io non sia naturalmente attratta dal genere ma a volte possono esserci delle sorprese, come mi è successo in questo caso. Sembra che la vicenda sia guardata attraverso i tre personaggi, in particolare dalla parte di Kate, quindi ho avuto l'impressione di posizionarmi su tre angolazioni diverse e questo per me è stato spaesante ma stimolante. Kate, agente dell'FBI, è idealista, opera per cercare la verità e seguendo il protocollo. Il suo approccio da manuale è in conflitto però con l'operazione clandestina che Matt e Alejandro vogliono mettere in atto, entrambi utilizzano Kate nell'operazione in quanto un agente dell'FBI dà alla CIA la capacità legale di operare all'interno dei confini degli Stati Uniti, Matt e Alejandro sono dei manipolatori e si vengono a scoprire, come in un puzzle, le diverse motivazioni dei due uomini nell'operazione. L'incursione notturna nei tunnel, punto d'ingresso per il traffico di droga, è rivelatrice per Kate della verità e mi è piaciuto il parallelismo simbolico tra il mistero dei tunnel e il senso di smarrimento di Kate, l'uscita dai tunnel è lo svelamento. Il confronto finale tra Kate e Alejandro mi ha impressionato molto, ed è veritiero. Non è un film moraleggiante e questo l'ho apprezzato, nella sua disillusione. Il film mi ha lasciato con una domanda e secondo me è questo che il cinema dovrebbe fare, non dare soluzioni ma farci porre domande.
Fotografia bellissima e attori convincenti.
 
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