Von Horváth, Ödön - Gioventù senza Dio

wolverine

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Durante la Germania degli anni trenta, un professore viene messo al bando dai suoi studenti, perché afferma che i negri sono degli esseri umani. Nonostante ciò mantiene il ruolo d’insegnante fin quando durante un campeggio militare uno dei suoi alunni, N, viene assassinato, tutto questo perché Z lo ritiene il lettore del suo diario segreto. Tutti gli indizi sembrano accusare proprio il ragazzo, ma la strabiliante confessione del maestro capovolgerà la situazione. L'apparizione di uno sconosciuto nel gruppo che metterà a nudo i segreti di tutti, anche quelli di N.Questo Sconosciuto era ......beh...ho già detto troppo.
Una bellissima storia e ciò che più mi piace e forse anche la più toccante di tutte.
Il gruppo di studenti devono attraversare un borgo per arrivare al campeggio, sembra disabitato ed invece i suoi abitanti sono tutti in casa;i bambini li osservano con disprezzo mentre dipingono i visi di bambole con la quale mai giocheranno, mentre la denutrizione li porta via poco per volta.

Ödön von Horváth, vero nome Edmund Josef (Fiume, 9 dicembre 1901 – Parigi, 1 giugno 1938), è stato un drammaturgo e scrittore austriaco.
 
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MadLuke

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Solo l’assolutezza della coscienza è l’opposto assoluto nei riguardi della tirannide.

Questo breve romanzo offre una splendida esemplificazione di come il nazismo fosse riuscito a plasmare ogni aspetto della vita pratica dei comuni cittadini nella Germania degli anni ‘30. Ciò che Hannah Arendt ha trattato a livello filosofico e sociologico, l’autore lo tratta a livello estremamente concreto.
La gioventù senza dio (ma anche le altre fasce della popolazione), è quella che ha abdicato alla sua coscienza critica e si è appiattita sulle posizioni dominanti che all’epoca venivano divulgate, o meglio dire “impartite” sfruttando tutti i canali possibili: radio, scuola, riunioni di lavoro, di partito, ecc.
E’ sufficiente però che uno solo di questi cittadini, un giovane insegnante di liceo, abbia il coraggio di sottrarsi pubblicamente ai dettami del pensiero unico, un insegnante per di più che da tempo ha abbandonato dio, perché si inneschi un circolo virtuoso. Perché una volta provata la bellezza di aver vissuto secondo i propri ideali più profondi, è sufficiente a non consentire più di poter tornare indietro, non ci si riesce. La paura, la solitudine, le condanne e l’emarginazione sociale nulla possono più giacché un uomo che agisce secondo coscienza è un uomo libero. E questo, pure contro ogni probabilità, non può sfuggire neanche allo sguardo di un osservatore libero, che quindi ne viene conquistato a sua volta.
“Solo l’assolutezza della coscienza è l’opposto assoluto nei riguardi della tirannide. Solo il riconoscimento della sua inviolabilità protegge l’uomo nei confronti dell’uomo e nei confronti di se stesso; solo la sua signoria garantisce la libertà." scriveva l'allora cardinale Ratzinger, e questa semplice ma intensa storia lo rende evidente a qualunque cuore semplice.
 
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