Blas de Roblès, Jean-Marie - Alcantara

Valuzza Baguette

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"Eléazard von Wogau, eroe inquieto di questa incredibile foresta di storie, è stato mandato dal suo giornale come corrispondente a Alcântara, l'ultimo avamposto del Nordeste brasiliano. Dove un giorno riceve un affascinante manoscritto, biografia inedita di un famoso gesuita del Seicento. Comincia così una ricerca a cavallo tra verità e finzione, destinata ad avere ripercussioni sorprendenti anche sulla sua vita privata. Quasi che il viaggio straordinario nell'universo di Athanasius Kircher si rispecchiasse nelle vicende di personaggi che fanno a gara per dare senso a un mondo forsennato e patetico: Elaine, archeologa in missione improbabile nella giungla del Mato Grosso, Moéma, studentessa alla deriva, o ancora Nelson, ragazzino fragile delle favelas di Pirambú che sniffa il piombo fuso della vendetta. Siamo in Brasile, il Paese degli eccessi. Siamo anche nella terra incognita di un romanzo-fiume, nel quale ogni parte si apre con un capitolo della biografia di Kircher, "il maestro delle cento arti", genio barocco, antenato dell'egittologia e della vulcanologia, inventore del microscopio e della lanterna magica."

Romanzo interessante,si sviluppa su varie storie,ogni capitolo è come un racconto a se stante nonostante tutti i personaggi siano collegati tra loro in qualche modo e l'intreccio delle loro vite risulti in ogni capitolo sempre più evidente.
Eleazard troppo preso dalla sua mania verso athanasius Kircher non si accorge del bisogno che ha di lui la figlia,Moèma,che tra droghe e avventatezza mette spesso in pericolo la propria vita.
Una spedizione nel mato grosso che finisce nel peggiore dei modi,un ragazzino cresciuto in una favelas che conmpirà la sua personale vendetta,la storia di un gesuita,egittologo che dei geroglifici non ha capito proprio nulla...
Molto scorrevole,mi è piaciuto molto,unica pecca il finale,mi è sembrato buttato li di fretta.
 
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