Brera, Guido - I diavoli

malafi

Well-known member
Sotto la cupola di vetro della Royal Albert Hall, nel cuore pulsante di Londra, due uomini giocano a tennis nel silenzio di una sala da cinquemila persone, vuota. Derek Morgan, trader di una grande banca americana, può avere per sé qualsiasi posto. È uno che può tutto. All'italiano che saltella dall'altra parte della rete, Massimo De Ruggero, sta per annunciare che tornerà alla casa madre di New York e che ha scelto lui come successore: significa cinquanta milioni di dollari all'anno e un potere enorme, superiore a quello di qualunque politico. Quando è partito da Roma, Massimo voleva salire in alto, fino alla cima della piramide, e vedere il futuro prima degli altri. Adesso ce l'ha fatta, la City è ai suoi piedi. È arrivato il momento di volare, ma la caduta è iniziata da tempo, e lui lo sa bene. Ha capito che la finanza non è soltanto un vertiginoso gioco di prestigio, il livello dello scontro si è alzato oltre i limiti, e quello per cui si lotta non è più un profitto con molti zeri. È la sopravvivenza dell'Occidente così come lo conosciamo. Si dice sempre che i tessitori del nostro destino non hanno volto, che il loro trucco più diabolico è farci credere che non esistano. Guido Maria Brera ce li mostra per la prima volta da vicino, portandoci esattamente al centro della zona grigia dove nascono le decisioni, dove si esercita l'unico vero potere del nostro tempo. Questo è il romanzo che vi fa vedere dall'interno il ciclone che sta arrivando e dal quale nessuno potrà ripararsi.

Libro istruttivo, che ci fa capire cosa ci sia (stato?) dietro la crisi dei debiti sovrani.

Ha alcuni difetti:
- è infarcito di tecnicismi e temo che il profano non sia in grado di coglierne tutte le dinamiche (anche se in fondo non è un saggio divulgativo, dunque nn deve farsi capire a tutti i costi)
- i valori etici che vorrebbe portare avanti non sempre sono credibili, in quanto messi in bocca a personaggi non credibili (e con le tasche troppo piene ....)

Inoltre ha una tecnica narrativa che non mi è piaciuta fino in fondo.
E mi sembra scritto apposta per farne un film ... ci sono libri che danno questa impressione.

Insomma, un tema interessante in un libro, a mio parere, mediocre.

3/5 per il tema, 2/5 per tutto il resto
 
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