Flacco, Anthony - La danzatrice bambina

Valuzza Baguette

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"Questo non è il racconto dell'onda furiosa della Grande Storia sul destino di un popolo. È una storia piccola, che ha il volto di una bambina. Zubaida vive nel deserto dell'Afghanistan, in un villaggio che la guerra non ha ancora travolto. Ha nove anni. Non sa niente del mondo oltre il suo villaggio, dei cingolati dell'Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e strisce. Cammina danzando, al ritmo di una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel giorno. Non da quando un terribile incidente le ha ustionato le mani, il viso, il corpo. Da allora, la musica si è spenta. In un paese privo della più elementare assistenza medica, e in cui la vita di una figlia femmina vale ben poco, non sembra una fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo padre, non per l’ostinazione di un uomo disposto a tutto pur di non arrendersi. Dovesse camminare fino all'inferno per salvare quella bambina ferita, piagata, fasciata in mille bende, che ora urla per affermare la propria esistenza. Fino ai campi militari degli americani, con le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la linea di demarcazione tra due culture, tra "loro" e "gli altri". Perché Zubaida possa tornare a danzare al ritmo della sua musica"

Grandissima delusione,mi aspettavo un libro commovente,intenso,capace magari di strappare la lacrimuccia,i presupposti c'erano;la storia di una bambina gravemente ustionata,in un paese dove le donne non vengono ritenute cosi importanti da essere salvate da un simile dramma,il suo forte attaccamento alla vita,il tutto unito al fatto che il romanzo è tratto da una storia vera...invece delusione.
Dopo un inizio accettabile mi è semplicemente sembrato un elenco delle operazioni terribili a cui Zubaida,la bambina in questione è stata sottoposta al suo arrivo negli stati uniti.
Tra l'altro per quanto mi sforzassi di pensare al fatto che si trattasse appunto di una storia vera ho seriamente detestato questa bambina,orgogliosa e capricciosa(certo lo avrà fatto per difendersi dal dolore sia fisico che emotivo),ci ho provato,ma non sono riuscita a provare empatia.
 
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