Allende, Isabel - L'amante giapponese

velmez

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Alma Belasco, affascinante pluriottantenne, colta e facoltosa, decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lark house, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco. In questa struttura, popolata da affascinanti e bizzarri anziani di diversa estrazione sociale, stringe amicizia con Irina, giovane infermiera moldava, di cui presto si innamorerà il nipote Seth Belasco. Ed è ai due giovani che Alma inizierà a raccontare la sua vita, in particolare la sua grande storia d'amore clandestina, quella con il giapponese Ichi, figlio del giardiniere dell'aristocratica dimora in cui ha vissuto, nonché compagno di giochi sin dalla più tenera infanzia. Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore - quella dei giapponesi deportati nei campi di concentramento -, si snoda un amore fatto di tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso indistruttibile, che trascende ogni difficoltà e vive in eterno nel cuore e nei ricordi degli amanti.

una favola, con qualche spunto carino, ma fin troppo irreale... ho letto pochi romanzi della Allende, ma credo che la magia e l'originalità de La casa degli spiriti sia un miraggio lontano!
 

estersable88

dreamer member
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L'ho appena aggiunto in wishlist, appena possibile lo leggerò. Mio malgrado, ho letto poco della Allende, ma già da tempo sento voci di una sua decadenza... ad ogni modo resta comunque una penna di tutto rispetto, perciò credo che leggerò questa sua opera, anche solo per curiosità...
Sul tema ho letto un altro libro interessante, "Il gusto proibito dello zenzero" di Jamie Ford che ho commentato su questo forum e che ti consiglio se ti interessa il tema dei giapponesi deportati durante la II guerra mondiale... Altro titolo interessante sullo stesso argomento è "La neve cade sui cedri" di David Guterson, ben più articolato e pesante rispetto al primo che ho citato.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Appena finito... carino, ma niente di trascendentale... sul tema della deportazione non è abbastanza presente, inoltre questi continui salti avanti e indietro nel tempo risultano un po' troppo sconnessi... paradossalmente, lo spunto più carino è stato quello della storia di Irina... deludente ma non da buttare visto che si tratta della Allende, quindi è comunque ben scritto.
 

isola74

Lonely member
Concordo sulla improbabilità di alcuni spunti del romanzo, però a me è piaciuto. E' una storia d'amore inteso inteso in senso lato, con tutte le sue sfaccettature: passione, amicizia, affetto, solidarietà, protezione, più il tipico sguardo dell'autrice su importanti avvenimenti storici. La Allende si fa leggere con facilità.
 
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