Pazzi, Roberto - Qualcuno mi insegue

Uno scrittore, a passeggio ozioso per Roma, s'imbatte nella vetrina di una libreria dove è esposta, con tanto di foto in copertina, una sua autobiografia, da lui mai scritta. Fra la curiosità e lo sgomento s'impossessa del libro e si getta febbrilmente a leggere nella quiete di Villa Borghese. Ma chi sarà l'autore misterioso di questo scherzo di cattivo gusto? Chi si è permesso di prendere il suo posto, tramando il racconto della sua esistenza come se fosse già conclusa? Affascinato eppure tremante all'idea che l'ultima pagina possa rivelargli il segreto della fine, viene raggiunto da una donna che gli si siede accanto. Colei che sembra conoscere sin troppe cose di lui lo distrarrà dalla sua ossessione e lo costringerà a chiudere il libro. L'amore che esploderà fra i due, mentre svelerà la straordinaria identità di lei, aiuterà lui a chiarire il senso di quello che ha cercato per tutta la vita

Quasi un giallo e subito chiaro che non lo sia. La tematica della morte da lui sfiorata effettivamente viene trattata in maniera originale e molto affascinante.
Scelto e letto abbastanza per caso; gradito infine come scoperta di questo scrittore a me vicino logisticamente ,ma sconosciuto prima.

E' il primo libro che leggo di questo scrittore, ferrarese d'adozione. L' idea è originale ed è scritto molto bene. All'inizio mi ha molto coinvolto, ma, forse perché data la notorietà dell'autore mi aspettavo qualcosa di più, ho avuto l'impressione che con il passare delle pagine, piano piano, l'ispirazione si affievolisse....