bouvard
Well-known member
La fine dell’anno si avvicina, perciò è ora di iniziare a fare qualche bilancio sulle letture fatte. La domanda che vi faccio non è originale perché ogni anno di questi tempi qualcuno ve la fa, semplicemente quest’anno, visto che nessuno ve l’ha ancora fatta, ve la faccio io: quali sono stati gli autori (se ce n’è stato qualcuno) che quest’anno avete letto per la prima volta?
Inizio io:
Wilkie Collins (La signora in bianco; La follia dei Monkton): adesso so quale autore leggere quando voglio rimanere attaccata alle pagine di un libro, quando ho voglia di colpi di scena e finali inaspettati, altro che Dan Brown! Leggerò sicuramente altro di questo autore.
Maria Bellonci (Rinascimento privato): bella la scrittura, e la precisione con cui l’ambiente ed il periodo storico in cui il libro si svolge vengono ricostruiti, non penso però leggerò altro di questa autrice dal momento che la mia curiosità era mossa unicamente da questo titolo.
Dalton Trumbo (E Johnny prese il fucile): come per la Bellonci anche in questo caso ero interessata solo a questo titolo perciò non penso leggerò altro. Ciononostante il libro è una delle più agghiaccianti e particolari voci contro la guerra, un libro che impone non poche riflessioni.
Arnol’dovic- Petrovic (Le dodici sedie): Libro divertente, ironico, sarcastico, una commedia degli equivoci con continue sorprese, decisamente leggerò altro.
Truman Capote (A sangue freddo): scrittura elegante, raffinata, con una grande attenzione per i dettagli, ma nello stesso tempo scorrevole. Sono curiosa di leggere Colazione da Tiffany sia perché il film mi è piaciuto molto, sia perché l’argomento è completamente diverso da quello di questo libro.
Alejandro Jodorowsky (Quando Teresa si arrabbiò con Dio): ho abbandonato il libro a pag. 200 circa per noia :boh:
Junichiro Tanizaki (Gli insetti preferiscono le ortiche): diverso dagli autori giapponesi a cui ero abituata, meno “poetico” di Kawabata e meno “violento” di Mishima, è stata una piacevole scoperta, ho già in wish un altro paio di titoli.
Kurt Vonnegut (Mattatoio n. 5): dopo aver tanto rinviato ho finalmente affrontato questo libro verso il quale provavo curiosità e scetticismo, conclusione? Non mi è piaciuto. Decisamente non leggerò altro, Vonnegut non è un autore nelle mie corde.
John Banville (La notte di Keplero): stesso discorso fatto per la Bellonci e per Trumbo, per quanto il libro non mi sia dispiaciuto non penso leggerò altro.
Leo Perutz (Di notte sotto il ponte di pietra): non lo conoscevo e non ci avrei scommesso 4 soldi che mi sarebbe piaciuto così tanto, ed invece :ad: Grande fantasia, grande capace di cambiare registro di scrittura, grande capacità di creare personaggi indimenticabili. C’è bisogno di dire che ho già 3 titoli in wish per il prossimo anno?
Manca ancora un mese per la fine dell'anno quindi c'è ancora tempo per fare qualche altra "scoperta" :YY nel caso aggiornerò.
Inizio io:
Wilkie Collins (La signora in bianco; La follia dei Monkton): adesso so quale autore leggere quando voglio rimanere attaccata alle pagine di un libro, quando ho voglia di colpi di scena e finali inaspettati, altro che Dan Brown! Leggerò sicuramente altro di questo autore.
Maria Bellonci (Rinascimento privato): bella la scrittura, e la precisione con cui l’ambiente ed il periodo storico in cui il libro si svolge vengono ricostruiti, non penso però leggerò altro di questa autrice dal momento che la mia curiosità era mossa unicamente da questo titolo.
Dalton Trumbo (E Johnny prese il fucile): come per la Bellonci anche in questo caso ero interessata solo a questo titolo perciò non penso leggerò altro. Ciononostante il libro è una delle più agghiaccianti e particolari voci contro la guerra, un libro che impone non poche riflessioni.
Arnol’dovic- Petrovic (Le dodici sedie): Libro divertente, ironico, sarcastico, una commedia degli equivoci con continue sorprese, decisamente leggerò altro.
Truman Capote (A sangue freddo): scrittura elegante, raffinata, con una grande attenzione per i dettagli, ma nello stesso tempo scorrevole. Sono curiosa di leggere Colazione da Tiffany sia perché il film mi è piaciuto molto, sia perché l’argomento è completamente diverso da quello di questo libro.
Alejandro Jodorowsky (Quando Teresa si arrabbiò con Dio): ho abbandonato il libro a pag. 200 circa per noia :boh:
Junichiro Tanizaki (Gli insetti preferiscono le ortiche): diverso dagli autori giapponesi a cui ero abituata, meno “poetico” di Kawabata e meno “violento” di Mishima, è stata una piacevole scoperta, ho già in wish un altro paio di titoli.
Kurt Vonnegut (Mattatoio n. 5): dopo aver tanto rinviato ho finalmente affrontato questo libro verso il quale provavo curiosità e scetticismo, conclusione? Non mi è piaciuto. Decisamente non leggerò altro, Vonnegut non è un autore nelle mie corde.
John Banville (La notte di Keplero): stesso discorso fatto per la Bellonci e per Trumbo, per quanto il libro non mi sia dispiaciuto non penso leggerò altro.
Leo Perutz (Di notte sotto il ponte di pietra): non lo conoscevo e non ci avrei scommesso 4 soldi che mi sarebbe piaciuto così tanto, ed invece :ad: Grande fantasia, grande capace di cambiare registro di scrittura, grande capacità di creare personaggi indimenticabili. C’è bisogno di dire che ho già 3 titoli in wish per il prossimo anno?
Manca ancora un mese per la fine dell'anno quindi c'è ancora tempo per fare qualche altra "scoperta" :YY nel caso aggiornerò.
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