Le "scoperte" del 2015

bouvard

Well-known member
La fine dell’anno si avvicina, perciò è ora di iniziare a fare qualche bilancio sulle letture fatte. La domanda che vi faccio non è originale perché ogni anno di questi tempi qualcuno ve la fa, semplicemente quest’anno, visto che nessuno ve l’ha ancora fatta, ve la faccio io: quali sono stati gli autori (se ce n’è stato qualcuno) che quest’anno avete letto per la prima volta?

Inizio io:
Wilkie Collins (La signora in bianco; La follia dei Monkton): adesso so quale autore leggere quando voglio rimanere attaccata alle pagine di un libro, quando ho voglia di colpi di scena e finali inaspettati, altro che Dan Brown! Leggerò sicuramente altro di questo autore.
Maria Bellonci (Rinascimento privato): bella la scrittura, e la precisione con cui l’ambiente ed il periodo storico in cui il libro si svolge vengono ricostruiti, non penso però leggerò altro di questa autrice dal momento che la mia curiosità era mossa unicamente da questo titolo.
Dalton Trumbo (E Johnny prese il fucile): come per la Bellonci anche in questo caso ero interessata solo a questo titolo perciò non penso leggerò altro. Ciononostante il libro è una delle più agghiaccianti e particolari voci contro la guerra, un libro che impone non poche riflessioni.
Arnol’dovic- Petrovic (Le dodici sedie): Libro divertente, ironico, sarcastico, una commedia degli equivoci con continue sorprese, decisamente leggerò altro.
Truman Capote (A sangue freddo): scrittura elegante, raffinata, con una grande attenzione per i dettagli, ma nello stesso tempo scorrevole. Sono curiosa di leggere Colazione da Tiffany sia perché il film mi è piaciuto molto, sia perché l’argomento è completamente diverso da quello di questo libro.
Alejandro Jodorowsky (Quando Teresa si arrabbiò con Dio): ho abbandonato il libro a pag. 200 circa per noia :boh:
Junichiro Tanizaki (Gli insetti preferiscono le ortiche): diverso dagli autori giapponesi a cui ero abituata, meno “poetico” di Kawabata e meno “violento” di Mishima, è stata una piacevole scoperta, ho già in wish un altro paio di titoli.
Kurt Vonnegut (Mattatoio n. 5): dopo aver tanto rinviato ho finalmente affrontato questo libro verso il quale provavo curiosità e scetticismo, conclusione? Non mi è piaciuto. Decisamente non leggerò altro, Vonnegut non è un autore nelle mie corde.
John Banville (La notte di Keplero): stesso discorso fatto per la Bellonci e per Trumbo, per quanto il libro non mi sia dispiaciuto non penso leggerò altro.
Leo Perutz (Di notte sotto il ponte di pietra): non lo conoscevo e non ci avrei scommesso 4 soldi che mi sarebbe piaciuto così tanto, ed invece :ad: Grande fantasia, grande capace di cambiare registro di scrittura, grande capacità di creare personaggi indimenticabili. C’è bisogno di dire che ho già 3 titoli in wish per il prossimo anno?

Manca ancora un mese per la fine dell'anno quindi c'è ancora tempo per fare qualche altra "scoperta" :YY nel caso aggiornerò.
 
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ila78

Well-known member
Penso che, per quanto mi riguarda, il gradino più alto del podio delle "scoperte" targate 2015 spetti di diritto a Hemingway, l'avevo sempre snobbato, anche perché in tanti erano rimasti traumatizzati da "Il vecchio e il mare", io stessa devo averlo letto, tipo alle superiori ma non ne ho nessun ricordo, l'ho rimosso, il che non è un buon segno. Poi sono stata "obbligata" a leggerlo per il gioco sugli autori e mi si è aperto un mondo. Ho letto due suoi romanzi (Fiesta e Addio alle armi) e aspetto Ziggy per leggere il terzo. :YY

Medaglia d'argento, per ora, per Fannie Flagg e la sua "Torta al caramello in Paradiso" romanzo delicato e delizioso, è in wish anche "Pomodori verdi fritti..."

A pari merito con la Flagg potrei mettere Ferguson e il suo "Autostop con Buddha"...spettacolare. :YY

E siccome manca ancora un po' alla fine dell'anno, credo inserirò nelle belle scoperte anche Edward Rutherford del quale sto leggendo Paris in questo periodo.

Mi riservo di riassegnare l'argento e il bronzo da qui a Dicembre. :wink:
 

Jessamine

Well-known member
Mi piacciono questo tipo di discussioni, mi diverto un sacco a fare bilanci e "statistiche" a fine anno :mrgreen:
Allora, quest'anno ho letto diversi autori che non conoscevo (grazie Goodreads per tenere i conti al mio posto :ad: :mrgreen:), procederò quindi in ordine cronologico:

Nabokov, con "Lolita". Ammetto che è un signor libro, ma non mi ha convinta del tutto. Non ho nemmeno troppa voglia di approfondire la conoscenza di questo autore, per quanto sia innegabile la sua bravura :boh:

Marìas, con "Domani nella battaglia pensa a me". Straordinario. È immenso, una scrittura straordinaria e una profondità che mi hanno lasciata senza parole. Ho già comprato tre suoi romanzi, che non ho ancora letto solo perché meritano tutta l'attenzione che posso dare a un libro. Senza dubbio una delle scoperte più interessanti del 2015.

Wilkie Collins potrei riportare esattamente lo stesso commento di Bouvard, un'ottima, ottima scoperta, ancora più gradita perché inaspettata.

Yates mi ha fatto rivalutare i racconti brevi, e la raccolta "Undici solitudini" è entrata a far parte del gruppo dei miei libri preferiti.

Franzen, "Le correzioni". Sicuramente una voce importante nel panorama americano contemporaneo, un autore che vorrei proprio approfondire.

Pavese "La luna e i falò", che purtroppo non mi è granché piaciuto. Una bellissima scrittura che però mi ha annoiata (sono quasi certa però di averlo letto nel momento più sbagliato possibile). Sicuramente leggerò altro di suo, molto probabilmente rileggerò questo stesso romanzo quando mi sentirò più portata per un ritorno.

Shirley Jackson altra autrice che mi ha stupita, e che vorrei approfondire per capire se le atmosfere di "Abbiamo sempre vissuto nel castello" siano proprie di questo romanzo o di tutta la sua produzione.

Tabucchi mi sentivo quasi "in colpa" per non averlo mai letto, e in effetti ora, dopo "Sostiene Pereira", mi sento quasi in colpa per non aver letto anche qualche altra cosa. Decisamente un'ottima scoperta, non vedo l'ora di approfondire la conoscenza.

McCarthy "Non è un paese per vecchi è stata una delle più grandi delusioni dell'anno, non mi è piaciuto per niente lo stile, e ancor meno ho apprezzato la trama. Prima o poi gli darò un'ultima possibilità con "La strada", ma non ho tutta questa fretta di riprenderlo in mano.

Paolo Cognetti un'altra bella scoperta, una voce italiana e contemporanea che promette molto molto bene. Probabilmente finirò il 2015 leggendo il suo "A pesca nelle pozze più profonde", che spero confermi l'opinione positiva avuta leggendo "Sofia si veste sempre di nero" .

Cunningham ennesima scoperta piacevolissima. "Le ore" mi ha lasciata senza parole, forse anche perché sentivo l'argomento particolarmente vicino, e ho già acquistato "Carne e sangue", che credo leggerò al più presto.

Philip Roth è una scoperta recentissima, e che dire, "Pastorale americana" è un libro immenso. Complesso, a volte controverso, ma sicuramente imponente. Non credo si possa ignorare la voce di Roth, io non ho intenzione di farlo, per lo meno. Fortunatamente (o forse è una sfortuna, non saprei) la sua produzione è vastissima, e non si corre il rischio di restarne privi.

Mishima con "La voce delle onde". Altra lettura abbastanza deludente, non mi ha per nulla entusiasmata e non ha acceso nessuna curiosità che mi spinga ad approfondire la sua conoscenza.

Roddy Doyle il suo "Paddy Clarke ah ah ah!" mi ha lasciato sensazioni diverse, molte cose non mi hanno convinta, tante mi hanno stupita. Sicuramente è un autore che sa cosa fare con una penna, e vorrei provare a leggere anche altro, ma senza troppa fretta, ecco.

Magda Szabò la scoperta più recente, terminata proprio la settimana scorsa. "La porta" è un'altro di quei libri che finiscono dritti dritti fra i miei preferiti. Una scrittura magistrale e personaggi complessi e profondissimi, davvero una scoperta bellissima. Voglio leggere tutto quello che è nato dalla penna di questa donna.

In conclusione, direi che il 2015 è stata un'ottima annata letteraria. Noto però (ed è da qualche anno in realtà che lo noto) che faccio fatica ad approfondire la conoscenza di un autore. Anche di quelli che mi stupiscono e mi piacciono da morire. Forse perché ho così tanti nomi in mente, così tanti autori che vorrei scoprire, che mi trovo a leggere più spesso autori che non conosco piuttosto che approfondire la conoscenza di scrittori di cui ho già letto qualcosa.
Insomma, il problema è sempre lo stesso, ci sono troppi, troppi libri che vorrei leggere, e devo sottrarre tempo alla lettura con cosenstupide tipo mangiare, dormire, studiare e lavorare :W :mrgreen:
 

bonadext

Ananke
Io quest'anno, finora, ne ho scoperti 50 (fonte anobii) di autori che non conoscevo! :OO

Tra quelli che mi sono rimasti più impressi sicuramente c'è...

Joyce con Ulisse;

Jamaica Kincaid con In fondo al fiume;

Max Frisch con Il silenzio;

Junichiro Tanizaki con Gli inserti preferiscono le ortiche;

Saint Exupery con Il piccolo principe;

Anton Cechov con Racconti;

Howard Rodman con Treno di notte

...

:)
 

bouvard

Well-known member
Io quest'anno, finora, ne ho scoperti 50 (fonte anobii) di autori che non conoscevo!


Praticamente quest'anno hai letto tutti autori "nuovi" per te :) sono rimasta sorpresa di non trovare James Stephens tra quelli che ti hanno colpito, mi sembrava che la sua Pentola dell'oro ti avesse entusiasmato :?
Comunque mi sono accorta di aver saltato due "scoperte" :paura:

- Theodore Fontane (Il signore di Stechlin): non so se a voi è mai capitato di ignorare per anni persino l'esistenza di uno scrittore e poi dopo aver letto un suo libro di ritrovarvelo citato dappertutto? A me è capitato con Fontane, da quando ho letto Il signore di Stechlin mi ritrovo Effie Briest (il suo romanzo più importante) citato dappertutto. Che sia un invito a leggerlo? Lo farò, ma di sicuro non nell'immediato.
John Fante (La confraternita dell'uva): questo è un altro degli autori scoperti quest'anno che continuerò a leggere, scrittura scorrevole, leggera, ironica e almeno per quanto riguarda il libro che ho letto io divertente.
 

bonadext

Ananke
Praticamente quest'anno hai letto tutti autori "nuovi" per te :) sono rimasta sorpresa di non trovare James Stephens tra quelli che ti hanno colpito, mi sembrava che la sua Pentola dell'oro ti avesse entusiasmato :?

Ne ho messi solo alcuni tra i migliori... c'è anche Stepens tra questi e non solo :wink: Poi entro fine anno faccio una lista con tutti gli autori preferiti scoperti quest'anno, visto che sono già aumentati di uno :mrgreen: e cmq ne ho letti tanti che conoscevo già, aspetto fine anno per fare le statistiche complete (record :? )! :OO :mrgreen:
 

velmez

Active member
quest'anno, nonostante tutto, ho letto molto, e molti nuovi autori...

Adam Johnson (Il signore degli orfani) Non mi è piaciuto lo stile, ma ho apprezzato di gran lunga la tematica... Non si sente parlare spesso di Corea del Nord, credo sia per questo che ha vinto il Pulitzer

Amelie Nothomb (Metafisica dei tubi, Igiene dell'assassino) Bravissima autrice, accattivante, interessante, spigliata... mi piace proprio, ho già ordinato 2 altri suoi libri!

Paola Mastrocola (La gallina volante) non mi è piaciuto per nulla... inutile...

James Clavell (Shogun) un capolavoro! non tanto per la scrittura, ma per la profonda conoscenza del Giappone che si evince... peccato per l'edizione (d'altra parte in Italia c'è solo quella) 900 pagine a carattere 8, mi hanno limitato notevolmente nella lettura, temo che anche gli altri suoi libri abbiano avuto la stessa sorte... magari prima o poi...

Irene Nemirovsky (Sinfonie di Parigi e altri racconti) iniziare a leggere un autore dai racconti non credo sia una buona idea, devo passare a un suo romanzo prima o poi

Abe Kobo (2 racconti all'interno della raccolta CENTO ANNI DI RACCONTI DAL GIAPPONE) già qui non vale quando detto prima, questo scrittore mi ha rapito, devo leggere assolutamente l'unico suo romanzo reperibile in Italia!

Yoko Ogawa (La formula del professore) troppo lento per i miei gusti, ma gli do una seconda possibilità...

Shalom Auslander (A Dio spiacendo, Prove per un incendio) avete presente quegli ebrei che dicono di essere stufi del fatto che tutti parlano di olocausto e loro non fanno che parlare di quello? ecco...

Gunter Grass (Gatto e Topo) non co perché ma l'ho trovato piuttosto impenetrabile...

Fedor Dostoevskij (Le notti bianche) in attesa di qualcosa di più consistente!

Ivan Sergeevic Turgenev (Padri e figli) non è certo Tolstoj ma un buon romanziere russo è sempre un buon romanziere russo!

Vladimir Vladimirovic Nabokov (Lolita) questo libro mi ha sconvolta parecchio, sarà la tematica, ma mi capita di commentarlo tutt'ora...

Edith Wharton (L'età dell'innocenza) rientra in un filone che ormai trovo troppo prevedibile...

Fred Uhlman (L'amico ritrovato) considerato che non era uno scrittore, buon libro!

Truman Capote (Colazione da Tiffany) interessante delineazione dei personaggi e dei dialoghi, devo approfondire

J. D. Salinger (Il giovane Holden) bellissimo romanzo e incredibile capacità dell'autore nel farmi immedesimare nella psiche di un ragazzino di sedici anni!

Matthew Quick (Il lato positivo) banale, prima o poi vedrò il film e potrà essere uno di quei casi in cui il film se la cava meglio del libro!

Jerome Charin (Chiamatemi Malaussene) ovviamente sono stata catturata dal titolo... ma è stato deludente... forse uno dei libri peggiori che io abbia letto quest'anno

Simone de Beauvoir (Memorie di una ragazza perbene) iniziare la lettura di un'autrice dalla sua autobiografia, scoprendo dopo 400 e passa pagine che è solo il primo di quattro volumi, per lo più pieno di ripetizioni... uhm... sarei curiosa di sapere cosa succede dopo, ma magari ci vorrebbe un bigino :mrgreen:

Edgar Allan Poe (Storia di Gordon Pym) interessante, un po' prolisso, ma interessante... leggerò altro!

Aldous Huxley (Il mondo nuovo) libro interessante, dovrò leggere il saggio che ne consegue prima o poi

Fannie Flagg (Pomodori verdi fritti) libro delizioso, quanto il film!

Franco Lucentini e Carlo Fruttero (La donna della domenica) la scrittura a più mani mi piace sempre molto, non ho ancora finito il libro ma mi sta piacendo parecchio!
 
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Meri

Viôt di viodi
Morganti con tutta la serie a cominciare da Il giardino del Benandante. Trame che sono una via di mezzo tra storia, tradizione e romanzo.

Pasolini con Il sogno di una cosa. Un libro vivo e triste.

Strout con Olive Kitteridge donna insopportabile ma debole.

Truc con L'ultimo lappone la vita di un popolo di cui sapevo veramente poco.

Kerouac e On the Road, un modo di vivere assurdo, ma proprio x questo il libro è interessante.
 

elisa

Motherator
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Sicuramente Zerocalcare con Dimentica il mio nome, una sorprendente graphic novel, piena di tenerezza e di impegno, complessa e lineare allo stesso tempo, sia per quanto riguarda la grafica che il testo.

Le poesie di Pierpaolo Pasolini sia nella raccolta Le ceneri di Gramsci che in Poesia in forma di rosa, grande poeta che rompe con tutti gli schemi ma non assomiglia a nessuno perché riesce a coniugare immediatezza, profondità e lirismo.

Estate di follia di Mark Chidress, incarna perfettamente la mia idea di romanzo "di intrattenimento", scritto con cura, documentato, impegnato, leggero ed ironico, ma con attenzione al dramma della vita e della Storia. Un romanzo magistrale.

Vita agra di un anarchico di Pino Corrias, mi ha fatto innamorare di un autore difficile e sconosciuto ai più, con una biografia che è una bellissima descrizione dell'Italia di allora.

Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, perché non immaginavo che mi emozionasse ancora dopo 40 anni dalla prima lettura

Cuore di tenebra di Joseph Conrad, non esiste niente di più sincero di quello che viene scritto in questo romanzo, ostico, potente, indimenticabile.

Canto che amavi di Gabriela Mistral
,
poesie talmente belle da essere passate nel dimenticatoio, un'autrice che non può non essere letta e che sta tra i grandi poeti di tutti i tempi.

Marcel Proust con All'ombra delle fanciulle in fiore, perché la realtà di Proust la vede solo lui così da permetterti di godere di qualcosa che altrimenti non avresti mai scorto.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
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Così a memoria, senza consultare anobii, per ora posso citare:

Paul Auster con Il paese delle ultime cose e Trilogia di New York
Benni con Il bar sotto il mare
Twain con Racconti vari + Viaggio in Paradiso
Conrad con Il ritorno e La linea d'ombra
Max Frisch con Il silenzio
Jamaica Kincaid con In fondo al fiume
Gorkij con Il burlone/L'angoscia
Wu Ming con Asce di guerra
Bradbury con Fahrenheit 451 e 3 racconti di Cronache marziane
Palahniuk con Ninna nanna

Ma poi controllerò e ripasserò, anche per dire quelli che ho preferito
 
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ayuthaya

Moderator
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Chiedo scusa alla carissima Bouvard per il ritardo e finalmente rispondo anch'io!
Allora, ecco le mie "scoperte 2015"

- il primo posto lo merita Bernhard con Perturbamento, un libro che mi è stato consigliato "ad hoc" e che in effetti ho trovato congeniale alla mia natura e ai miei gusti letterari. In prossimissima wishlist mi aspetta già Il soccombente, ma non sarà certamente l'unico. Autore cupo e appassionato, geniale con tratti di "follia"... quanto basta per meritare tutta la mia attenzione!

- Joyce... eh sì, perchè in effetti prima di decidere di affrontare l'Ulisse, di questo famigerato autore irlandese non avevo ancora letto nulla! Poichè credo che nulla sia comunque equiparabile al suo capolavoro, è chiaro che prima o poi leggerò Gente di Dublino, che attende già da un po' nella mia libreria...

- Luther Blissett: Q sfiora il capolavoro, mi chiedo se si tratti di un caso particolarmente fortunato o se sia il "gruppo" a valere... Decisamente da approfondire.

- Rilke: ci tenevo molto a leggere I quaderni di Malte Laurids Brigge e sono contenta di averlo fatto, anche se non è stata una lettura facilissima. Ma poichè parliamo più di un poeta che di un romanziere, e come si sa le poesie non sono la mia passione, non credo che almeno per il momento leggerò altro di lui.

- Collins con La signora in bianco: inutile dire che come tutti ho trovato questo romanzo davvero bello, per cui non ho dubbi che in futuro leggerò altri romanzi dello stesso autore... ma quando e quali ancora non saprei!

- Queneau con I fiori blu: mi sono aspettata forse troppo da questo romanzo in particolare, che è appunto anche il primo che leggevo di questo autore. Il romanzo mi è piaciuto, ma è soprattutto l'autore a mantenere su di sè tutto il mio interesse... Sicuramente nel 2016 leggerò almeno un altro suo romanzo, magari Icaro involato o Zazie nel metrò.

- Israel Joshua Singer con La famiglia Karnowski: bellissimo romanzo (che fra l'altro ho faticato a lasciare fuori dal podio nella classifica 2015) che sono molto contenta di aver letto e che consiglio caldamente. Quanto a leggere altro di lui, non dico certo di no, ma se i parenti valgono, allora sicuramente aspetto prima di leggere La famiglia Moskat di suo fratello! ;)

...continua...
 
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elesupertramp

Active member
Quest'anno ho scoperto il genio di Roberto Bolano con i Detective selvaggi, quindi va da sé che nel 2016 mi leggerò 2666 .

Poi ho scoperto un autore romano molto simpatico, Antonio Manzini pubblicato da Sellerio ed ho letteralmente divorato in pochi giorni i suoi quattro libri.

Grazie al Gdl La donna in bianco ho conosciuto Wilkie Collins ed ho già in casa un altro suo bel tomo, Senza Nome.

Infine, ho iniziato le due saghe di Maurizio de Giovanni quella del commissario Ricciardi e quella dell'ispettore Lojacono.

Dimenticavo: documentandomi per il mio ultimo viaggio, ho scoperto un autore fantastico Bettinelli: ho ammirato tantissimo la sua vita avventurosa, in lungo e largo per i 5 continenti a cavalcioni della sua vespa e sono rimasta addolorata nell'apprendere della sua prematura scomparsa per una banalissima infezione in un villaggetto cinese, in cui si era stabilito negli ultimi anni.
 

Dory

Reef Member
L'esistenza dello stato dell'Idaho :oops: :mrgreen: (che c'ho messo parecchi mesi per ricordare che la h si mette dopo la a e prima della o) e di quest'autore americano stellare di nome Tom Spanbauer (nato proprio nell'Idaho) che ha scritto il libro più bello che ho letto quest'anno "L'uomo che si innamorò della luna".
 

bonadext

Ananke
Ecco la mia lista completa degli autori preferiti scoperti nel 2015, ovvero quelli che ho votato 4 o 5 stelle su anobii. Sono 39 su un totale di 56 scoperti quest'anno. :OO :)

In ordine da Gennaio a Dicembre:

- Natura morta con custodia di sax di Geoff Dyer (4 stelle)
- Le mille luci di New York di Jay McInerney (4 stelle)
- La donna in bianco di Wilkie Collins (4 stelle)
- Il castello di Otranto di Horace Walpole (4 stelle)
- Edipo re - Edipo a Colono - Antigone di Sofocle (5 stelle)
- Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa (4 stelle)
- Medea – Ippolito di Euripide (5 stelle)
- Gli dèi e gli eroi della Grecia di Károly Kerényi (5 stelle)
- Un prosatore a New York di Göran Tunström (4 stelle)
- Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams (5 stelle)
- Ulisse di James Joyce (5 stelle)
- Il castello di Franz Kafka (4 stelle)
- Il medaglione di Andrea Camilleri (4 stelle)
- Gli insetti preferiscono le ortiche di Junichiro Tanizaki (5 stelle)
- Bartleby, lo scrivano di Herman Melville (4 stelle)
- Eugenie Grandet di Honore de Balzac (5 stelle)
- In fondo al fiume di Jamaica Kincaid (5 stelle)
- Il ballo di Irène Némirovsky (4 stelle)
- Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino (4 stelle)
- Il silenzio di Max Frisch (5 stelle)
- Incontro con l'androgino di Elémire Zolla (5 stelle)
- Furore di John Steinbeck (4 stelle)
- Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry (5 stelle)
- Racconti di Anton Chekhov (5 stelle)
- Lettera sulla felicità di Epicuro (5 stelle)
- Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepúlveda (4 stelle)
- Nuvole. Casa di Elfriede Jelinek (5 stelle)
- Hiroshige di Adele Schlombs (5 stelle)
- Il volo magico di Ugo Leonzio (4 stelle)
- Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle (4 stelle)
- Un treno per l'inferno e altri racconti di Giorgio Scerbanenco (4 stelle)
- La pentola dell'oro di James Stephens (5 stelle)
- L'Alchimista di Paulo Coelho (4 stelle)
- Storie di boxe di Jack London (4 stelle)
- Treno di notte di Howard A. Rodman (5 stelle)
- Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche (5 stelle)
- La casa dei melograni di Oscar Wilde (4 stelle)
- Grazia e dignità di Friedrich Schiller (5 stelle)
- Le mille e una notte (5 stelle)

:ad:
 

bathory

New member
Allora, quest'anno ho letto diversi autori che non conoscevo:

Nabokov, con "Lolita". Ammetto che è un signor libro, ma non mi ha convinta del tutto. Non ho nemmeno troppa voglia di approfondire la conoscenza di questo autore, per quanto sia innegabile la sua bravura :boh:
Se posso permettermi, penso che sarebbe un peccato rinunciare a priori alla lettura di quello che è il lavoro migliore di Nabokov, ossia "Fuoco pallido". Te lo consiglio vivamente :wink:
Buon Natale a tutti :D
 

Jessamine

Well-known member
Se posso permettermi, penso che sarebbe un peccato rinunciare a priori alla lettura di quello che è il lavoro migliore di Nabokov, ossia "Fuoco pallido". Te lo consiglio vivamente :wink:
Buon Natale a tutti :D

A priori sicuramente no, diciamo che fra i tanti autori che vorrei recuperare al momento lui non è al primo posto, ecco, ma non è detto che più in là non decida di approfondirlo maggiormente! :)
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Sandor Marai e le sue Braci, di una straordinaria fluidità e naturalezza la sua penna. Uno stile che sembra una carezza.

Magda Szabò e la sua Porta, una di quelle autrici cui avrei voluto stringere la mano, un talento e una naturalezza anche qui fuori dal comune, e una capacità di introspezione psicologica incredibile.

Shalom Auslander e le sue Prove per un incendio (ma anche Il lamento del prepuzio), con la sua ironia irresistibile (ritrovarsi Anna Frank in soffitta per me resta memorabile)

Jonathan Safran Foer e il suo Molto forte incredibilmente vicino, il libro più bello che ho letto quest'anno. Quando sono triste o è un brutto periodo, mi viene da pensare "Mi sento le scarpe pesanti" come il piccolo protagonista, e ritrovo per un attimo il sorriso.

Com'è bello leggere...:HIPP
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Dunque, avendo una certa età e non leggendo contemporanei, a cui aggiungo il fatto di essere un "completista" (tendo a leggere materiale del medesimo scrittore sino a terminarlo), mi porta a fare poche scoperte, però collezionando gli UCZ (e a causa di qualche regalo) per forza di cose qualche autore nuovo l'ho incontrato:

- Jo Walton: autrice immaginifica il cui libro principe, "Un altro mondo", dovrebbe esser letto da tutti i giovani :)

- Colin Wilson: autore che trabocca di sapenza. Troppo prolisso, troppo filosofico, troppo di tutto...

- Nevil Shute: accidenti, lui e il suo romanzo sono una sorpresa positiva. Poca azione e molto lavoro sui personaggi.

- Thomas Pynchon: autore molto complesso e colto; troppi riferimenti "alti" in un libro tanto piccolo (L'incanto del lotto 49). Non riesco ad avvicinare tanta cultura.

- Ramsey Campbell: scrittore di razza, il suo "La faccia che deve morire" tiene incollati dall'inizio alla fine, peccato per alcuni passaggi poco precisi e per un finale poco soddisfacente.

- Gianluca Morozzi: "Blackout" è scritto come richiede un romanzo contemporaneo: veloce, teso, divertente.

- Vernon Vinge: il suo "Mondo di Grimm" m'ha lasciato perplesso, forse perchè frutto dell'unione di due distinti racconti. Comunque lo svolgimento da romanzo avventuroso e il finale debole non depongono a suo favore; meglio quando si presta a speigazioni scientifiche.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco solo gli scrittori di cui non avevo mai letto proprio niente prima, neanche un raccontino, se no non la finisco più :mrgreen:
Non in ordine di gradimento:
Roberto Alba - Letto L'estate di Ulisse Mele. Si tratta di un autore emergente che secondo me promette molto bene, il libro è una sorta di noir, per me toccante e intelligente, vagamente in stile Ammaniti, ma molto meno crudo. Non so se abbia scritto altro, nel caso leggerò :wink:
Erica Jong - Credo che abbia scritto poco e, indubbiamente, Paura di volare è il suo romanzo più conosciuto. Simpatica, arguta e irriverente, molto attuale nonostante sia stato scritto negli anni '70. La ammiro perché pubblicare questo libro allora richiedeva coraggio, almeno credo.
Giorgio Bassani - Qui si vola più alto. Scrittore raffinato e profondo, Il giardino dei Finzi Contini è un bellissimo romanzo, anche se a tratti troppo lento. Leggerò le altre sue opere.
Franco Matteucci - Regista e giornalista della Rai, scrive bene, ma il giallo Il suicidio perfetto non è gran che. La trama è debole, il finale un po' banale.
Michel Houellebecq - Di certo è uno scrittore che non si dimentica. Da non leggere nei periodi di malumore. Drammatico, crudo e talvolta volgare, ma lacerante, di grande sensibilità e intensità. Parlo del romanzo Le particelle elementari. Leggerò altro, ma con cautela.
Israel J. Singer - Bravissimo autore, forse la più bella scoperta dell'anno. La famiglia Karnowski è una saga familiare ambientata, in parte, durante un periodo storico di cui si legge molto, ma visto da una prospettiva insolita (ciò vale anche per Bassani). Leggerò di sicuro altro e con entusiasmo.
Joseph Conrad - Cuore di tenebra. Riconosco il suo valore, tanto di cappello al suo modo di scrivere e ai contenuti, ma i temi, ahimè, non sono nelle mie corde.
Marc Levy - Se solo fosse vero. Alquanto leggerino, giusto per mandare la mente in vacanza. Comunque simpatico. Non so se ripeterò l'esperienza, ma di sicuro non acquisterò altri suoi libri.
Marco Malvaldi - Ottimo per un'iniezione di buon umore. Non vedevo l'ora di prendere in mano Il telefono senza fili per poter ridere di gusto e di certo leggerò altro, nonostante il giallo in sé, a mio parere, non valesse gran che.
Henry Miller - Tropico del Cancro. Non vi è grande trama, ma ha uno stile unico. A volte difficile, molto dispersivo ma colpisce sempre nel segno, anche lui è un autore che non si dimentica. Altra bella scoperta.
Mary Higgins Clark - Ho letto La notte ritorna. Ottima scrittrice di gialli classici, come piacciono a me.
Jo Nesbo - Bravissimo scrittore di thriller contemporanei. L'uomo di neve è ricco di suspence, ora sto leggendo Il pipistrello, vi saprò dire alla fine.
Dino Buzzati - Un'altra sorpresa soddisfacente. Un amore è ripetitivo perché parla di un'ossessione. Il lettore penetra facilmente nella storia e vive insieme al protagonista, appunto, la sua ossessione.
Raymond Gureme - Non è un vero e proprio scrittore, ma un ex nomade circense deportato nei campi di concentramento e poi fuggiasco, che ha voluto raccontare la sua esperienza ne Il piccolo acrobata. L'ho voluto citare perché l'ha raccontata in modo efficace.
Direi che il bilancio finale è positivo :wink:
 
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