Olmi, Ermanno - Il villaggio di cartone -

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Parlare male di un film di Ermanno Olmi mi pare possa suonare come una bestemmia, ma voglio, comunque, scrivere liberamente la mia opinione.

Francamente non salvo nulla di questo film, lento, noioso e ripetitivo fino a diventare insopportabile.

Evidente il fatto che alcune scene vogliano riprodurre lo strazio, cristiano e non, di fronte alle malefatte umane, uno strazio esemplificato dal Cristo in croce che viene buttato giù dall'altare della chiesa senza alcun rispetto.
Altrettando evidenti alcuni richiami a opere rinascimentali tradotti in altre fattezze per rendere il messaggio ancor più universale. La Madonna e il Gesù diventano i volti di persone di colore, per altro clandestini in Italia, per darci ancor di più il senso del dolore universale accolto dal Figlio di Dio e dall'umanità intera.

Prima di Olmi e, secondo me molto meglio, altri avevano tentato l’intreccio tra cinema e pittura, penso ad esempio allo straordinario Barry Lindon di Kubrick.

Scontato il messaggio del film, che trascende in una retorica pomposa, fuori luogo e per nulla commovente.

Si parla di un prete che si vede portar via dalla legge gli arredi della sua Chiesa, probabilmente a causa un pignoramento. Il prete poi ci parla del fatto che parecchie volte la sua Fede ha vacillato e i motivi che adduce sono ancora una volta retorici. C’è stata la Shoah, ad esempio, ed è difficile spiegarsi un dio tanto cattivo. E poi, ci confida, una volta si era innamorato e questa donna gli aveva fatto sentire pulsioni contrarie alla morale religiosa. Perché, si chiede il prete, Dio ci deve indurre in tentazione? Nulla viene approfondito e tutto viene buttato lì, stancamente e in modo superficiale.

Poi arrivano dei clandestini ad occupare la chiesa e il prete, da buon cristiano, li accoglie, finchè la legge, brutta e cattiva, chiede ragione di quell’occupazione, domandando documenti come si farebbe con chiunque montasse tende in una chiesa per altro pignorata.

Personalmente non ho una grande cultura cinematografica, ma ho trovato questo film veramente pessimo, da ogni punto di vista.
 
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