Molinari, Maurizio - Il califfato del terrore

MadLuke

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Questo breve saggio costituisce un indispensabile testo di base per comprendere le notizie di cronaca dagli esteri che riguardano innanzitutto il Medio Oriente, ma che le più recenti e sanguinarie stragi hanno portato anche in Occidente.
La sintesi storica delle origini e pretese del sedicente Stato Islamico, parte proprio dagli anni della morte del profeta Maometto con la crisi interna all'Islam che ha causato la scissione tra sciiti e sunniti e si approfondisce maggiormente nella fase del ventesimo secolo, con la cessazione delle occupazioni coloniali europee e poi il 9 settembre e la guerra in Iraq. E' sconvolgente il reportage sui nefasti episodi di torture, rapine, uccisioni e stupri che regolarmente si perpetrano nei territori sotto la giurisdizione del nuovo auto proclamato califfo Al-Baghdadi e ancora più fa riflettere l'opportunità di guerra asimmetrica colta dai jihadisti, che si combatte non sui tradizionali campi di battaglia, bensì in internet. E infine l'esortazione a non sottovalutare il nemico che noti politici e autorevoli analisti hanno fatto propria, in considerazione anche della progressiva colonizzazione demografica da tempo in atto in occidente da parte dei musulmani in genere.
 

estersable88

dreamer member
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Concordo con Madluke. Questo saggio ha una sintassi chiara e scorrevole, è scritto in modo comprensibile a tutti, non è barocco o infarcito di orpelli ed assolve pienamente al suo scopo: spiegare da dove viene e come agisce lo stato islamico, le ragioni dell'accanimento nei confronti degli infedeli, degli apostati e dell'Occidente, nonché le reali condizioni psicofisiche cui sono sottoposti i sequestrati.
Per capire tutte queste dinamiche, poco più di un mese fa avevo letto "Il grande califfato" di Domenico Quirico, che pure ho recensito in questo forum e che non aveva assolto allo scopo allo stesso modo. Pur essendo un buon saggio, infatti, quel libro era molto meno diretto e schematico, con uno stile più orpelloso e barocco.
Consiglio, dunque, di leggere prima questo di Molinari e poi quello di Quirico, entrambi validi ma diversi.
 

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New member
Le qualità divulgative di Molinari non son dubbie, il livello di orrore toccato dal Califfato nemmeno.
Resta l'auspicio che Molinari dedichi eguale impegno in un lavoro dedicato alle "democrazie del terrore"che in fatto di soprusi, torture, ingerenze violente, colpi di stato, abusi, creazione di gruppi terroristici, sfruttamento economico, guerre, stragi, bombe...non han niente da imparare da nessuno.

V.A.
 
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