Dallolio
New member
In tutte le grandi azioni che facciamo c'è un solitario compagno che a voltre trascuriamo e che diamo spesso per scontato: il nostro corpo.
Vi sarà un giorno in cui il nostro compagno stanco inizierà a poco a poco a rallentare il rapporto con noi... il mondo diventerà più opaco e più sfocato, i gradini delle scale più alti, i libri sempre più difficili... le novità non saranno poi tanto sensazionali, ma faranno paura, i giovani saranno incomprensibili, la gente tutta maleducata... ogni giorno insomma ci avvieremmo a una sorta di lungo commiato dalla realtà e il nostro io si dissolverà, non essendo niente altro che la somma delle nostra esperienze passate, che a poco a poco ci saluteranno.
Come vi ponete, forumlibrosi nei confronti di questo lungo addio che è l'età anziana, in cui ci spogliamo di tutta la nostra realtà, momento per momento?
Vi sarà un giorno in cui il nostro compagno stanco inizierà a poco a poco a rallentare il rapporto con noi... il mondo diventerà più opaco e più sfocato, i gradini delle scale più alti, i libri sempre più difficili... le novità non saranno poi tanto sensazionali, ma faranno paura, i giovani saranno incomprensibili, la gente tutta maleducata... ogni giorno insomma ci avvieremmo a una sorta di lungo commiato dalla realtà e il nostro io si dissolverà, non essendo niente altro che la somma delle nostra esperienze passate, che a poco a poco ci saluteranno.
Come vi ponete, forumlibrosi nei confronti di questo lungo addio che è l'età anziana, in cui ci spogliamo di tutta la nostra realtà, momento per momento?