Venezia, Mariolina - Mille anni che sto qui

amalianda77

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(dalla quarta di copertina)
Grottole, nei pressi di Matera, le vicende straordinarie e quotidiane dei Falcone, una famiglia cui il destino dona tutto e non risparmia niente, dalla guerra all'emigrazione, dalla ricchezza alla fame, passando per scandali pubblici e furori individuali. Dal capostipite Don Francesco, con i suoi barili d'oro sepolti e non più ritrovati, all'ultima discendente, che fugge da casa un secolo dopo per dimenticare tutto e tutti.
Le singolari vicende di una famiglia vitale e travagliata fra tragedia e commedia, poesia ed avventura. Una saga esuberante che attraversa più di un secolo, in Basilicata, dall'Unità d'Italia alla caduta del muro di Berlino.
Un libro appassionante fino all'ultima pagina, scritto con un linguaggio intenso, impastato di echi e voci. Il primo romanzo, già in traduzione in undici paesi, di un'autrice che non ha paura di ricostruire temi universali.
E non si vergogna di commuonere e divertire.
Vincitore del Premio Campiello 2007


Ho finito questo libro stanotte e già mi manca questa enorme famiglia ..
Lettura scorrevole ed appassionante ricca di particolari e fini ricostruzioni linguistiche. Sono diventata pagina dopo pagina un membro della loro famiglia, soffrivo e gioivo con loro.. I personaggi sono molteplici e come in tutte le saghe familiari i cui discendenti attraversano secoli..ed i cui nomi si ripetono generazione dopo generazione consiglio vivamente di appuntarli (almeno io l'ho fatto..avendo poca memoria)
Lo consiglio vivamente. :D
 
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lucilla

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personaggi poetici..
l'ho letto in una giornata ed è stato come seguire un lungo e incantevole viaggio attraverso le vite di questa grande famiglia, e delle sue originali donne...

lo consiglio davvero..
 

elesupertramp

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Lettura scorrevolissima e molto piacevole....non l'ho ancora finito, ma ho letto più di cento pagine in poche ore e mi son dovuta forzare per chiuderlo e andare a dormire.
Consigliato a chi ama la letteratura sudamericana, i romanzi corali della allende e marquez, cui si rifà spudoratamente, pur raccontando una storia italiana.
 

elesupertramp

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Confermo ciò che ho scritto nel post precedente, ovvero che si tratta di una lettura davvero piacevole, adatta a chi ama calarsi e perdersi nelle saghe familiari, con decine di personaggi con gli stessi nomi tramandati di madre in figlia.
Ha il pregio di tenere alto l'interesse e la curiosità per le vicende di questa grande famiglia, perdendosi però un pò nel finale con l'entrata in scena dell'ultima protagonista e scadendo nella retorica.
Tra i difetti, abbastanza irritante è il tentativo di emulare i grandi nomi della letteratura sudamericana, inarrivabili.

Insomma, voto 2,5.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Il primo giudizio di ele mi spinge a leggerlo (adoro la Allende), ma il secondo mi lascia nel dubbio :??.
Intanto lo metto nella lista dei desideri,poi appena smaltisco la pila di libri che ho già a casa decido.
 

Robby

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Sono un po' incerta sul giudizio da dare a questo libro... All'inizio mi è sembrato scorrevole e accattivante, poi mi ha dato una sensazione strana, come se l'autrice avesse fretta di arrivare alla conclusione..... :?
 

Dorylis

Fantastic Member
Una lettura ricca di particolari magici che denota una profonda conoscenza dei luoghi citati, quasi che l'autrice avesse vissuto in prima sensazione ogni emozione narrata.. Lo stesso andamento narrativo rispecchia moltissimo la Storia, Grottole questo paesino fuori dal mondo, gli stessi abitanti che vivono in un'atmosfera ovattata e personalissima la guerra, il fenomeno del brigantaggio, l'emigrazione in America.. La prima parte è molto lenta e secolare, e man mano che ci avviciniamo ai nostri giorni diventa sempre più frenetica, come se avessimo perso quella capacità di gustare e assaporare le cose quali sono! Le figure femminili sono molto poetiche, fataliste e ironiche, quasi disincantate, prendono la vita con una filosofia molto profonda! Una lettura dura e cruda come i Sassi di Matera, bellissima!

P.S. Sicuramente ricorda i grandi della letteratura sudamericana (Allende, Marquez) ma allo stesso tempo è particolarissima, adagiata su una realtà nettamente italiana di contadini e emigranti. Consigliato!
 

Lollina

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Un romanzo di impianto tradizionale: né il motivo della saga familiare, né l'intonazione, analoga a quella del realismo magico sudamericano, sono nuovi. Indubbiamente la narrazione è condotta con grazia, ma mi sembra che il romanzo pecchi un pò di meridionalismo di maniera. Alcuni personaggi sono memorabili, altri sembrano promettenti ma poi vengono un pò abbandonati per strada (penso ad esempio ad Alba...).
Comunque un romanzo degno di essere letto, ma non saprei dire se il Campiello è stato proprio meritato.:?
 

Kriss

blonde member
Bellissimo romanzo che ti accompagna nelle vicende di questa grande famiglia della Basilicata, dal 1700 ad oggi.
Il linguaggio usato non è banale da “romanzetto” , ma curato, ragionato e trovo che siano molto azzeccati anche i riferimenti dialettali che danno il profumo di quelle terre e di quei momenti storici.
I riferimenti alle superstizioni, ai riti propiziatori, alle credenze radicate ti fanno riflettere su quanto sia pericolosa l’ignoranza.
I personaggi sono tutti descritti con maestria nelle loro caratteristiche fisiche e comportamentali.
Mi associo con chi ha scritto prima di me che la conclusione è un po’ “tirata”, decisamente molto più coinvolgente la prima parte che ci trasporta in un’epoca fatta di cose semplici e di valori reali.
Nel complesso libro consigliatissimo.

:D
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Mille anni che sto qui è tante cose: è una saga familiare perché racconta la vita, le vicende, l'evoluzione e il destino della famiglia Falcone dal 1861 al 1989; è un romanzo storico perché ripercorre l'intera storia europea dall'Unità d'Italia alla caduta del Muro di Berlino; è perfino un po' guida geografica del territorio lucano con i tantissimi dettagli sulla cucina, la flora, il paesaggio, il carattere degli abitanti e le loro abitudini, superstizioni, pensieri e strategie di sopravvivenza… è tutto questo, ma è su tutto una storia italiana. Gli stravolgimenti, le disgrazie, le gioie e i patimenti dei Falcone sono quelli di tante famiglie italiane in quei decenni, tra le privazioni, i figli partiti al fronte, i matrimoni che erano terni al lotto, l'arte imperitura di arrangiarsi e di sopravvivere a tutto. È una storia di uomini, ma soprattutto di donne industriose, generose, scaltre, piene di ardimento. È la storia di Concetta, Albina, Candida, Alba, Mara, Lucrezia, Clelia, Gioia e di tante altre. È la storia di una terra, la Basilicata, dura e bellissima come la tempra dei suoi abitanti. E probabilmente una storia come questa non sarebbe stata la stessa se a raccontarla non fosse stata una donna lucana con la forza narrativa di Mariolina Venezia, con il suo stile diretto, ruvido, a volte graffiante e a volte vibrante che ha modellato personaggi, luoghi, storie come materia viva per noi. Un romanzo che mi è piaciuto molto e che non posso non consigliare, una di quelle storie italiane preziose che ci permettono di conoscere il nostro Paese, le nostre radici e noi stessi, di sapere da dove veniamo, quali vite ci portiamo dentro e quale eredità lasciamo a chi seguirà.
 
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