isola74
Lonely member
Napoli, aprile 1931.
Il vento di primavera si annuncia nella notte di una giornata fredda e cupa e rimescola il sangue nelle vene di donne e uomini persi nei loro pensieri ma uniti dall'attesa del giorno che arriverà. Non è così per tutti: in un appartamento del popolare rione Sanità un'anziana donna, Carmela Calise, verrà trovata morta il giorno , barbaramente uccisa. Accorso sul luogo del delitto insieme al fedele brigadiere Maione, il commissario Ricciardi interroga la gente del palazzo e, nonostante il clima di omertà, scopre la doppia attività di Carmela, cartomante e usuraia. Al centro della vicenda è il decrepito appartamento dove la cartomante riceveva i suoi clienti, per predire in modo ingannevole il loro futuro o per garantirglielo, prestando denaro. Sono parecchi quelli che avrebbero avuto un motivo per ucciderla - strozzati dai debiti, succubi delle sue menzogne, delusi o disperati. (fonte: Ibs)
E' la seconda avventura del commissario Ricciardi, e non mi ha delusa.
Quest'uomo, che ha il dono (o la sfortuna) di sentire le ultime parole di coloro che muoiono di morte violenta, dono che inevitabilmente influenza il suo modo d'essere, malinconico e poco socievole, mi piace molto. Anche il suo fedele aiutante, il brigadiere Maione, è un bel personaggio, con l'ironia napoletana che non guasta.
La prosa scorrevole e le storie non banali.
Promosso a pieni voti!
Il vento di primavera si annuncia nella notte di una giornata fredda e cupa e rimescola il sangue nelle vene di donne e uomini persi nei loro pensieri ma uniti dall'attesa del giorno che arriverà. Non è così per tutti: in un appartamento del popolare rione Sanità un'anziana donna, Carmela Calise, verrà trovata morta il giorno , barbaramente uccisa. Accorso sul luogo del delitto insieme al fedele brigadiere Maione, il commissario Ricciardi interroga la gente del palazzo e, nonostante il clima di omertà, scopre la doppia attività di Carmela, cartomante e usuraia. Al centro della vicenda è il decrepito appartamento dove la cartomante riceveva i suoi clienti, per predire in modo ingannevole il loro futuro o per garantirglielo, prestando denaro. Sono parecchi quelli che avrebbero avuto un motivo per ucciderla - strozzati dai debiti, succubi delle sue menzogne, delusi o disperati. (fonte: Ibs)
E' la seconda avventura del commissario Ricciardi, e non mi ha delusa.
Quest'uomo, che ha il dono (o la sfortuna) di sentire le ultime parole di coloro che muoiono di morte violenta, dono che inevitabilmente influenza il suo modo d'essere, malinconico e poco socievole, mi piace molto. Anche il suo fedele aiutante, il brigadiere Maione, è un bel personaggio, con l'ironia napoletana che non guasta.
La prosa scorrevole e le storie non banali.
Promosso a pieni voti!