Ricciarelli, Giulio - Il labirinto del silenzio

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Il labirinto del silenzio (Im Labyrinth des Schweigens) di Giulio Ricciarelli.


In attesa di vederlo-nei prossimi giorni- propongo la recensione di BadTaste

V.A.

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In Il labirinto del silenzio tutto quello che solitamente i film sulla shoah si fanno vanto di mostrare viene negato, viene raccontato, evocato e messo nella testa degli spettatori senza effettivamente mostrarlo. Il genere in assoluto più crudo e impietoso rinuncia alla sua caratteristica primaria, quella sorta di missione di cui si autoinveste e che consiste nel mostrare l’orrore perché nessuno dimentichi, calcando la mano con le armi del cinema quanto più possibile sulla crudeltà e l’infamia, la mancanza di umanità e il dolore. Come se quello fosse l’unico metro su cui si giudica la correttezza morale del genere (quando invece è più probabile il contrario). Questo avviene perché Il labirinto del silenzio in realtà è più un film sulla Germania che si è opposta al nazismo che uno su quella nazista.
Il film di Giulio Ricciarelli prova a guardare retrospettivamente l’olocausto e desumere le cause dalle conseguenze. L’operazione sarebbe raffinatissima ma il risultato lo è molto meno, procede con una certa meccanicità, una svolta dopo l’altra, senza il gusto dell’indagine nè l’indignazione della scoperta. Non è cinema di ampio spettro sociale, nè vero film di genere. Alla fine quindi sono la soddisfazione della scoperta o la frustrazione del complotto a mancare da questa la storia di un avvocato che, indagando su dove si nascondano i criminali nazisti nella Germania del dopoguerra, scopre che esiste un sistema molto radicato di protezione, che il nazismo potrà essere finito ma gli uomini sono gli stessi di prima e continuano a proteggersi a vicenda.
L’unico obiettivo che pare premere davvero al film è l’assoluzione di un’ampia fascia di tedeschi. La caccia agli uomini responsabili delle massime atrocità è infatti finalizzata, già all’interno della storia, a far sì che nessuno dimentichi cosa è accaduto e che quanti non sanno o non credono non sia vero vengano a sapere. Dopo la grande elaborazione cinematografica del periodo nazista che abbiamo visto negli ultimi anni, qui la Germania si tira fuori dall’equazione, cominciando a discernere buoni da cattivi, cominciando a mostrare al fianco dei nazisti coloro che vogliono combatterli già all’interno del sistema e soprattutto coloro che non sanno. Un popolo che prende coscienza di cosa gli è successo dopo che questo è successo, la generazione dei figli dei nazisti che cerca di riequilibrare le cose e condannare i propri padri senza condannare anche se stessi.
 
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:D

Bel film, invece! Vado in controtendenza con alcune critiche. Bel film, spero arrivi presto in Tv e faccia molti ascoltatori, molti piu' di quelli che una sala d'essai-pur piena- è riuscita a fare l'altra sera, per quanto in cartellone da giorni.
Senza annoiare minimamente, è riuscito a portare sullo schermo una pagina di storia.
Ma anche, senza annoiare, una pagina di storiografia, giacchè gli studiosi contemporaneisti discutono, tra loro (purtroppo) da 10 anni,ed anche in Italia, del lungo silenzio che a tutti i livelli ha dovuto sopportare lo sterminio.
Molte delle questioni cardine della (seria) faccenda sono adombrati nel film,senza pesare e senza stancare, quasi con una sorta di (disperata) leggerezza.
Il silenzio sullo sterminio in Germania per 20 anni dal 1945 è il centro del film.
La stessa cosa puo' essere detta per il Sacro Suolo Italico, per lo stesso argomento e per i crimini in loco e durante la guerra, del fascismo.
Perfettamente identica. Rimozione, coperture istituzionali, insabbiamenti e quanto di peggio e di piu'.
Ma anche cecità ed ignoranza, a fiumi.
Si pensi a Giulio Einaudi (l'editore, e comunista) che rifiuta, e piu' volte, “ Se questo è un uomo” di Levi, ecc.
Si pensi ai manuali di storia che ignorano lo sterminio quasi fin alla fine degli anni 70, eccetera.
Mi fermo qui, che è meglio.
Bel film!

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Come si diceva?:evil::evil::evil::W



13mila pagine degli archivi delle stragi repubblichine del 1944 on line.
(e solo ora,
e la Boldrini parla di "anomala scomparsa di documenti....."; anomala si, anomala!)





in questo link la notizia:

Stragi nazifasciste: online i documenti dell'Armadio della Vergogna - Repubblica.it





Questa la nota della Stampa di Torino:

Crimini nazifascisti la vergogna corre online - La Stampa
 
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Come si diceva?:evil::evil::evil::W



13mila pagine degli archivi delle stragi repubblichine del 1944 on line.
(e solo ora,
e la Boldrini parla di "anomala scomparsa di documenti....."; anomala si, anomala!)





in questo link la notizia:

Stragi nazifasciste: online i documenti dell'Armadio della Vergogna - Repubblica.it





Questa la nota della Stampa di Torino:

Crimini nazifascisti la vergogna corre online - La Stampa

Ecco il LINK diretto della Camera dei Deputati:

https://archivio.camera.it/desecret...chiesta-sui-crimini-nazifascisti-leg-XIV/list
 
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