186° MG - La casa delle belle addormentate di Yasunari Kawabata

Jessamine

Well-known member
Buonasera!
Tra pochissimi giorni io, Ila, Spilla e Gamine inizieremo La casa delle belle addormentate di Yasunari Kawabata.
Ovviamente se voleste unirvi sarete i benvenuti!

Io personalmente non ho mai letto nulla di Kawabata, ma sono molto curiosa di leggere quest'opera in particolare, perché ne ho sentito parlare quando ho letto "Memorie delle mie puttane tristi", di Garcìa Màrquez (che dovrebbe essersi ispirato proprio a Kawabata). Vedremo un po'!
 
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ila78

Well-known member
Eccola! Sono pronta a partire....anzi, ho con me l'e reader e potrei già iniziare a leggere qualche pagina.

Nemmeno io conosco l'autore, ce l'avevo in lista per il mio percorso sul Giappone.
Ho sentito e letto pareri contrastanti quindi non vedo l'ora di farmi un'opinione mia.
 

ila78

Well-known member
Io ho letto quasi due paragrafi....è già molto "jap" come atmosfera.

Qualcuno lo legge in e book? È possibile che la mia edizione segnali 150 pagine?:?
 

Spilla

Well-known member
Il mio cartaceo è di 109 pagine. Non so come quello di Gamine possa averne quasi il triplo:boh:
 

Jessamine

Well-known member
Io ho un vecchissimo Oscar Mondadori di 200 e passa pagine, ma è così lungo perché in fondo ci sono altri due o tre racconti ;) "La casa delle belle addormentate" in sé dovrebbe essere piuttosto breve!
Stasera comincio anche io! :mrgreen:
 

gamine2612

Together for ever
:D eccomi, ieri non ho controllato qui.
Vi stavo aspettando, allora comincio stasera.
 

Jessamine

Well-known member
Ho letto una trentina di pagine :? ma per ora lo sto trovando un pochettino noioso :?
Scritto divinamente, per carità, ma per ora non s'è fatto che descrivere quanto sia bella, giovane e delicata questa ragazza :mrgreen: spero che tra un po' entri in gioco qualche altra cosa oltre a questo, ecco ;)

Tra l'altro sto trovando vagamente (ma anche poco vagamente, diciamo pure ampiamente) disturbante l'immagine di uomini più che adulti che se ne stanno tutta la notte a guardare e toccare come vogliono giovanissime ragazze drogate, ma sto cercando di non farmi influenzare troppo da questo fatto e passare oltre ad ogni "remora morale".
 

gamine2612

Together for ever
:wink: anche io sono ad una trentina di pagine.
Per me non è noioso , lo stile prettamente jap classico.
Ritornando alla mia predilezione per i romanzi della Yoshimoto ci trovo assonanze.
 

ila78

Well-known member
Io sono al 18% (credo siamo più o meno allo stesso punto). Dunque anche io al primo impatto sono rimasta un po' "disturbata",più che altro la femminista che è in me si ribella di fronte a questo "sfruttamento" del corpo femminile; superando questa prima reazione devo dire che i vecchi che giacciono con le fanciulle inermi mi fanno quasi tenerezza, alla fine contemplano solo una giovinezza che non c'è più e un erotismo che non gli è più concesso di raggiungere, per motivi fisici e non solo.
A me sta piacendo. Vediamo come prosegue.
 

Jessamine

Well-known member
Forse lo sto leggendo nel momento sbagliato, quando sto facendo determinate riflessioni in maniera molto più cosciente di quanto non avessi fatto fino a pochi mesi fa, ma sto davvero facendo fatica a fermarmi e mettere da parte remore morali e quelli che sono forse pregiudizi (o forse no, non lo so).
È indubbio che questo romanzo è permeato di una poesia e una delicatezza straordinari: è molto bello come il semplice guardare un corpo addormentato porti il vecchio Eguchi a ripercorrere i ricordi della sua giovinezza in maniera così spontanea.
E lo so, non si dovrebbero mischiare ideologie e culture, epoche e particolari evoluzioni della società e del pensiero, ma non riesco a togliermi dalla testa questo velo d'inquietudine. C'è un erotismo molto delicato, genuino, per nulla indecente. Eppure, penso mi infastidirebbe di meno della pornografia. Perché questo è un erotismo a senso unico, un erotismo che ha valore solo quando la donna non c'è, non ha coscienza, non ha facoltà di opporsi, ma nemmeno di partecipare. C'è erotismo quando la figura femminile è solo una figura e smette di esistere in maniera attiva, e diventa solo uno strumento per l'uomo. E questo non solo nella casa delle belle addormentate, ma anche nei ricordi dell'uomo: quando racconta della sua amante col capezzolo insanguinato, la donna è solo quel capezzolo, non viene detto null'altro di lei. È un pezzo di carne ferito che non fa una piega, nemmeno si accorge di sanguinare.
Ecco, è legittimo proiettare queste riflessioni su un romanzo così lontano? Probabilmente no. Probabilmente Kawabata non aveva nemmeno la minima intenzione di toccare queste tematiche, mi rendo bene conto che ciò di cui voleva parlare era tutt'altro.
Ma in una società dove erotismo e sessualità femminile sono sbandierati in ogni angolo, ma solo limitatamente al piacere che l'uomo può trarne, solo in sua funzione, leggere di un erotismo così mutilante mi lascia addosso un malessere di cui faccio fatica a liberarmi.
 

gamine2612

Together for ever
Sono ad una settantina di pagine circa:). Per me non c'è una visione di tipo sociale o paritario ,ma un immaginario di quello che possa significare questa storia nella società giapponese così diversa e lontana dall'occidentale per usi e costumi.
Non è uno stupirsi dell'esistenza "delle case" in quanto la mercificazione del corpo femminile in occidente raggiunge livelli più o ugualmente abiettanti, ma una visione tutta particolare e diversa di come avviene.
Il ripetere del protagonista della sua condizione di "uomo vecchio" e quindi oramai lontano dalle necessità propriamente fisiche, ma che trae dal contatto con le giovani addormentate di una rinnovata vitalità.
...a seguire altri commenti :wink:
 

ila78

Well-known member
CAPITOLO SECONDO 30% circa -spoiler?-

Condivido quello che ha scritto Gamine sopra, la cultura giapponese, che ci piaccia o no, è fortemente maschilista e lontana anni luce dal nostro modo di "sentire", ricordo quando abbiamo letto "Memorie di una geisha", anche lì c'era chi si scandalizzava per il "mizuage" (la vendita della verginità della maiko al miglior offerente), io stessa quando l'ho letto sono rimasta vagamente turbata; tuttavia ma credo fortemente che leggere un racconto come questo apra una porta su una cultura diversa, un modo diverso di percepire il corpo femminile e l'erotismo, ai nostri occhi estremo e deviato ma se si legge tra le righe si percepiscono una malinconia e una tristezza toccanti, c'è poesia nello squallore, ed è questo che mi attira forse.
Che poi, come dice giustamente Gam, noi occidentali facciamo i perbenisti ma non è che abbiamo una considerazione più alta del corpo femminile. :W

Tornando al racconto: Eguchi è tornato la seconda volta nella "casa" e ha trovato una ragazza diversa che sembra più "partecipe" (passatemi il termine), mi sorgono delle domande:

-Come fa a capire solo guardandola che è vergine? Lì per lì ho ripensato ancora a Memorie di una geisha in cui si capiva la verginità dal tipo di acconciatura ma qui mi pare di capire che le ragazze hanno i capelli sciolti. :?

-Ma che razza di sonnifero fanno trangugiare a queste poverette? Questo la palpeggia, la abbraccia, le tira i capelli, la scuote e lei....coma....:paura:

-Dove vanno le ragazze quando si svegliano? E che percezione hanno dell'accaduto?

Proseguo con curiosità
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Mi intrometto tipo marmotta che sbuca dalla tana.

Vi sto leggendo con estremo interesse, anche perchè avrei in programma questo libro.

In questi giorni sto leggendo "Memorie di una geisha" che Ila ha citato. Un romanzo ben scritto, ma assolutamente non un documento storico sulla realtà delle geishe. Parallelamente alla mia lettura, mi sto informando un po' sul mondo delle geishe, quello "vero", e mi sono reso conto che il libro di Golden è assolutamente quanto di più lontano dalla vera tradizione.

Sono molte le cose da dire, sul mondo delle geishe e sulla condizione femminile in Giappone. Sono molte le cose da dire sul Giappone in generale, direi, visto che è un paese che ha subito una fortissima accelerazione, passando da una cultura imperiale-medioevale alla modernità più sfrenata in pochissimi anni.

Il tema è molto interessante, se vi va poi, di aprire un 3d apposito io sarei per la quale.
 
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Jessamine

Well-known member
pagina 60 circa - spoiler

Niente, se fino ad ora ho cercato di trattenere le remore morali dicendomi che probabilmente stavo esagerando, che in fondo probabilmente Kawabata sta utilizzando certe immagini solo come simboli per parlare tutt'altro, dopo la descrizione della figlia minore non ho più dubbi.
La ragazza viene violentata, la moglie di Eguchi chiede al marito se lei abbia confessato questo fatto al futuro marito, e lui risponde che di solito si preferisce tacere questi errori. Errori della ragazza, ovviamente, perché se l'hanno violentata l'errore è stato suo di lei, sciagurata, che s'è fatta portar via la verginità, e dunque ora non vale praticamente più nulla :??
Non è la prima volta che leggo libri scritti con mentalità diametralmente opposta alla mia, ma in questo caso mi colpisce particolarmente proprio perché contrasta con uno stile così pieno di sensibilità e poesia :boh:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Mi intrometto tipo marmotta che sbuca dalla tana.

Vi sto leggendo con estremo interesse, anche perchè avrei in programma questo libro.

In questi giorni sto leggendo "Memorie di una geisha" che Ila ha citato. Un romanzo ben scritto, ma assolutamente non un documento storico sulla realtà delle geishe. Parallelamente alla mia lettura, mi sto informando un po' sul mondo delle geishe, quello "vero", e mi sono reso conto che il libro di Golden è assolutamente quanto di più lontano dalla vera tradizione.

Sono molte le cose da dire, sul mondo delle geishe e sulla condizione femminile in Giappone. Sono molte le cose da dire sul Giappone in generale, direi, visto che è un paese che ha subito una fortissima accelerazione, passando da una cultura imperiale-medioevale alla modernità più sfrenata in pochissimi anni.

Il tema è molto interessante, se vi va poi, di aprire un 3d apposito io sarei per la quale.

Volevo risponderti in bacheca per non andare in ot, ma purtroppo non è possibile :boh: per cui lo faccio qua: concordo perfettamente con la tua osservazione soprattutto in riferimento al romanzo (che mi è piaciuto molto) di Golden. È, come scriveva Jess, un autore che parla di una cultura orientale "alla maniera occidentale ", e lo si capisce bene quando poi si affronta un autore realmente giapponese e di grandissimo livello come Kawabata.
 

Spilla

Well-known member
Sono indietro rispetto a voi ma mi trovo sulla stessa linea di pensiero di Jess:boh:
Proseguo, appena avrò un attimo mi spiegherò meglio
 

ila78

Well-known member
Se posso permettermi un'opinione penso che "fossilizzarsi" troppo sull'aspetto materiale e fisico del romanzo sia l'approccio sbagliato a questa lettura, mi rendo conto che è difficile superare il disagio dell'immagine di un vecchietto che va a letto con una ragazzina che non è consapevole di quello che potrebbe accaderle e anche lo stupro della figlia minore di Eguchi e l'atteggiamento della famiglia puo' turbare...ma ragazze, soffermandoci solo su questo perdiamo immagini come il "chiritsubaki" ovvero l'albero delle camelie multicolori che Eguchi e la figlia visitano insieme, io sono rimasta incantata dall'immagine di questo meraviglioso albero dai fiori multicolori illuminato dal sole e contemporaneamente dalla metafora della fragilità della giovinezza e della bellezza; le camelie fioriscono tutte insieme e tutte insieme, di colpo, cadono dall'albero alla fine della fioritura.

Per me è un'immagine delicata e bellissima. :sbav:
 
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