IV G.L. - Il Gattopardo (Tomasi di Lampedusa, Giuseppe)

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elydark

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Visto che molti di voi sono già a buon punto con la lettura potete iniziare con i commenti.

:!: Attenzione: in questo topic potrebbe essere svelata la trama e il finale
 
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elena

aunt member
Descrivere le sensazioni che mi ha lasciato la rilettura di questo romanzo.....non è per me semplice.....mi ha colpito sotto tanti punti di vista: la capacità descrittiva della Sicilia, con i suoi colori e profumi (descrizioni talmente vive.....che mi sono piaciute anche quelle relative alle scene di caccia.......e io odio la caccia!!), la figura imponente, volitiva e sensuale del Principe di Salina, con la sua distaccata accettazione della decadenza della sua casata e di tutta un'epoca, la spiegazione della "sicilianità", intesa come apparente adattamento esteriore ai cambiamenti che non modifica in realtà l'essenza e il carattere dei siciliani, lo sfondo storico appena abbozzato, in quanto l'analisi e tutta incentrata sulle vicende e vita dei diversi personaggi....... Nel leggere questo capolavoro ho avuto la sensazione di essermi completamente immersa nel clima siciliano dell'epoca e nei vari personaggi .....tanto che (cosa assolutamente eccezionale per me!) ho annotato alcune frasi che per me riassumono l'essenza del romanzo.....
"se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi"
"Noi fummo i Gattopardi, i Leoni: quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra"
un casato che per secoli "non aveva mai saputo fare neppure l'addizione delle proprie spese e la sottrazione dei propri debiti"
è meglio "un male già noto a un bene non sperimentato".....

tutto ciò rappresenta una malinconica impossibilità per l'uomo del passato di credere nel futuro.......una splendida piuttura di una società che viene sorpassata proprio della sua incapacità di rinnovarsi!
Romanzo stupendo!!!!!!!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ho assaporato queste duecento pagine come un buon pranzo siciliano, fatto di sapori, profumi, storie, un pranzo unico, perfetto, irripetibile.
La capacita di Tomasi di Lampedusa di concentrare avvenimenti, riflessioni, storia, politica, usi e descrizioni ambientali fanno del Gattopardo un capolavoro.
C' è tutto dentro, un periodo storico descritto in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue classi sociali, con personaggi che si muovono secondo antiche regole e nuovi personaggi che subentrano senza modificare quelle regole, decretando però il passaggio di un'epoca.
Difficile afffrontare questo romanzo su un solo livello, proprio perché è un romanzo completo. Cercherò di farlo man mano che si sedimenta nel mio pensiero.
Faccio un commento sulla scrittura, sempre comprensibile, accurata, immediata e nello stesso tempo ricca di immagini. Sembra di vedere gli affreschi del palazzo, i cibi della festa, le stoffe dei vestiti. La storia è sempre comprensibile, pur essendo tanti i personaggi e tanti gli avvenimenti. Anche i fatti minori sono svolti in modo chiaro ed entrano a pieno titolo nella storia. E' una visione da osservatore preciso e lucido.
Per il momento mi fermo qui, perché ho amato tanto questo libro che vorrei parlarne all'infinito.
Il mio voto è 10.
 
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siasiqueneau

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Una bella foto d'epoca.
Al di là del fascino che possa esergitare il Principe Fabrizio su una ventiduenne con gli occhi a cuoricino ( :oops: :oops: :oops: ), lo reputo un romanzo necessario, come lo possono essere I Promessi Sposi.
E' uno di quei romanzi che fa provare la nostalgia per un'epoca che non si ha vissuto, ma che si avverte dai dialoghi, dai luoghi, dall'incipit "Nunc et in bora mortis nostrae. Amen", dall'immagine della polvere che si alza dalla strada quando passano le carrozze, tutto sul tono seppiato... Tomasi di Lampedusa ha reso in modo superbo lo "zeitgeist" di un'Italia in passaggio storico cruciale.
Dolcissimo il film di Visconti...
Meravigliosi la Cardinale, Alen Delon col baffetto e Burt Lancaster di un'imponenza molto ben portata.

Direi 8 e mess.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io invece trovo che il film di Visconti sia un'altra cosa, bello, lungo, ispirato al Gattopardo, ma è il Gattopardo di Visconti.
Parla di sè attraverso il romanzo, della decadenza della sua epoca e della sua visione personale.
Io leggendo il libro, leggo un altro Gattopardo.
 

siasiqueneau

New member
... hora ... Aspita... :oops:
Nunc et in Dora mortis. Amen. Preghiera Piemontese
Nunc et in flora mortis. Amen. Bellina anche questa, preghiera floreale.
Nunc et in tora tora mortis. Amen. ????

Che figure signur.

Baci bacini
 

elena

aunt member
Io trovo il Gattopardo di Visconti un bel film.......ma veramente per me è un'altra cosa rispetto al libro. Del film do un giudizio univoco (positivo, punto) mentre del romanzo parlerei all'infinito, snocciolandone i singoli aspetti, analizzando i diversi personaggi (anche quelli minori e non solo l'affascinante figura di turbacuorifemminili di Don Fabrizio :wink: ), ripercorrendo la storia del momento così come vissuta dai personaggi dell'epoca!!!! Un piccolo pensiero del momento......nonostante la modernità (apparente :roll: ?) femminile.......in fondo in fondo mi sembra di scoprire in ciascuna donna che si avvicina a questo romanzo......un animo sostanzialmente romantico......come una sorta di atteggiamento nostalgico per una realtà non vissuta......il desiderio di indossare quegli abiti di seta frusciante, l'idea del ballo in uno splendido palazzo d'epoca......diciamo la verità........ci fa sognare ad occhi aperti :roll: :wink: :D !!!!
 

evelin

Charmed Member
Sono arrivata a fatica a pagina 60 e non ho ancora capito i personaggi, mi si sara' atrofizzato il cervello :mrgreen: .
mi fate per favore un elenco con i personaggi principali, non riesco a leggere un libro e non capire le varie figure!!!!
 

Chicca

New member
Ecco un altro romanzo storico,ma non sto a dilungarmi su questo particolare,perchè già tanto si è detto a proposito del capolavoro di Manzoni.
Ho apprezzato la grande abilità nel descrivere e far partecipe il lettore del mondo siciliano,di quell'atmosfera un po' barocca,un po' decadente di quel periodo nell'Isola.Grande bravura anche nel delineare i personaggi,ma soprattutto nel raffigurare il principe,lui,con la sua zampaccia,la sua prepotenza,la sua forza,il suo declino.Ho notato che il romanzo è arricchito di belle similitudini e non mancano momenti lirici,che lo impreziosiscono,sono excursus quasi sempre legati al principe,quindi aiutano ad addolcirne la figura e farne capire l'anima.....il giardino dormiva sprofondato nell'ombra.....Sembra poi di sentirli quei profumi che salivano dal giardino,odori di fiori meravigliosi,fiori di Sicilia,garofanini,rose,magnolie,menta,gaggìa,mortella,zagare.
Di gran bellezza è anche la descrizione dei momenti che precedono la caccia,all'alba,lo sgusciare attraverso la porticina impedita dall'edera per raggiungere l'immemorabile silenzio della Sicilia Pastorale.Quella del principe è in realtà una piacevolissima fuga da tutte le donne di casa,verso il silenzio della campagna.
Meraviglia poi che il principe di Salina,con la sua zampaccia,si occupi di stelle,la sua è una catarsi,un elevarsi dalle tante questioni che lui solo può risolvere e anche un desiderio di purificazione.
Incantevole è la descrizione del ballo dai Ponteleone e molto abile l'inserimento delle continue premonizioni di morte che Fabrizio riconosce molto bene e che lo fanno riflettere:come i granellini che continuamente escono da un orologio a sabbia,così sentiva uscire il proprio fluido vitale.
Dopo aver letto un romanzo di tal bellezza,infinite sono le osservazioni che andrebbero ancora fatte,ma questo è stato il mio sentire.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
evelin ha scritto:
Sono arrivata a fatica a pagina 60 e non ho ancora capito i personaggi, mi si sara' atrofizzato il cervello :mrgreen: .
mi fate per favore un elenco con i personaggi principali, non riesco a leggere un libro e non capire le varie figure!!!!

vediamo se riesco ad aiutarti:

Fabrizio Corbera principe di Salina, il Gattopardo, il protagonista della storia
Tancredi Falconieri, il nipote del Principe Fabrizio e suo pupillo
Don Calogero Sedara, sindaco di Donnafugata, nuovo ricco e padre di Angelica, fidanzata e poi sposa di Tancredi
Padre Pirrone: sacerdote, padre spirituale dei Salina
don Ciccio Tumeo, organista, compagno di caccia e amico del principe
Stella: moglie del principe
Concetta, Caterina, Paolo, Giuseppe, figli del principe
Mendicò: cane alano del principe

siccome non ho più il libro ho citato a memoria, se qualcuno vuole integrare o correggere
 

elena

aunt member
elisa ha scritto:
evelin ha scritto:
Sono arrivata a fatica a pagina 60 e non ho ancora capito i personaggi, mi si sara' atrofizzato il cervello :mrgreen: .
mi fate per favore un elenco con i personaggi principali, non riesco a leggere un libro e non capire le varie figure!!!!

vediamo se riesco ad aiutarti:

Fabrizio Corbera principe di Salina, il Gattopardo, il protagonista della storia
Tancredi Falconieri, il nipote del Principe Fabrizio e suo pupillo
Don Calogero Sedara, sindaco di Donnafugata, nuovo ricco e padre di Angelica, fidanzata e poi sposa di Tancredi
Padre Pirrone: sacerdote, padre spirituale dei Salina
don Ciccio Tumeo, organista, compagno di caccia e amico del principe
Stella: moglie del principe
Concetta, Caterina, Paolo, Giuseppe, figli del principe
Mendicò: cane alano del principe

siccome non ho più il libro ho citato a memoria, se qualcuno vuole integrare o correggere


Elisa hai una memoria spaventosa!!!!!!! :D ......più che altro spaventa me che non ne ho affatto......complimenti :wink: !
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
elena ha scritto:
elisa ha scritto:
evelin ha scritto:
Sono arrivata a fatica a pagina 60 e non ho ancora capito i personaggi, mi si sara' atrofizzato il cervello :mrgreen: .
mi fate per favore un elenco con i personaggi principali, non riesco a leggere un libro e non capire le varie figure!!!!

vediamo se riesco ad aiutarti:

Fabrizio Corbera principe di Salina, il Gattopardo, il protagonista della storia
Tancredi Falconieri, il nipote del Principe Fabrizio e suo pupillo
Don Calogero Sedara, sindaco di Donnafugata, nuovo ricco e padre di Angelica, fidanzata e poi sposa di Tancredi
Padre Pirrone: sacerdote, padre spirituale dei Salina
don Ciccio Tumeo, organista, compagno di caccia e amico del principe
Stella: moglie del principe
Concetta, Caterina, Paolo, Giuseppe, figli del principe
Mendicò: cane alano del principe

siccome non ho più il libro ho citato a memoria, se qualcuno vuole integrare o correggere


Elisa hai una memoria spaventosa!!!!!!! :D ......più che altro spaventa me che non ne ho affatto......complimenti :wink: !

del principe Fabrizio mi sono anche un po' innamorata e sai che dell'innomarato ci si ricorda tutto :D
 

lillo

Remember
Romanzo storico notevole. Forse con un pizzico di gelosia (tutta siciliana) devo dire che non amo la figura del Principe di Salina, perchè alla fin fine è una persona passiva che con la sua sfiducia nell'agire non riesce ad affrontare il cambiamento a cui si trova di fronte, incomprensibile (per me) la sua rinuncia a diventare senatore; segno di resa di fronte alla possibilità di poter inetrvenire negli eventi.
devo dire che tale passività e rinuncia l'ho vista in molta letteratura siciliana.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Romanzo storico ma anche romanzo psicologico, perchè l'autore ci porta a comprendere gli avvenimenti attraverso la sua ottica personale, senza pretendere obiettività.
Lo trovo molto moderno dal punto di vista della scelta letteraria. La scelta di Salina di non accettare di entrare nella formazione del nuovo stato italiano è l'alterigia dell'intellettuale, colto, ricco e consapevole delle proprie origini, che si considera in un certo senso non coinvolto nella storia che vive, ma la guarda e la analizza come stesse al di fuori, incapace di sentirsi parte in causa.
Infatti lascia spazio agli sciacalli consapevolmente (don Calogero Sedara) e decreta la fine dei gattopardi (se stesso).
 
Ho già cominciato a leggerlo e già mi ha preso, mi capita lo stesso solo con pochi...non voglio ripetermi, ma spero di finirlo presto...........
 

elena

aunt member
lillo ha scritto:
......devo dire che non amo la figura del Principe di Salina, perchè alla fin fine è una persona passiva che con la sua sfiducia nell'agire non riesce ad affrontare il cambiamento a cui si trova di fronte, incomprensibile (per me) la sua rinuncia a diventare senatore; segno di resa di fronte alla possibilità di poter inetrvenire negli eventi.
devo dire che tale passività e rinuncia l'ho vista in molta letteratura siciliana.

Non condivido l'idea che l'atteggiamento di Don Fabrizio rappresenti una sfiduciata e passiva "non azione" per incapacità ad intervenire negli eventi: secondo me è una presa d'atto consapevole di un uomo intelligente che capisce di rappresentare il passato e non cerca pateticamente di aggrapparsi ad una poltrona sperando di avere qualche briciola dal futuro. E' una figura troppo grande per accettare di fare la "comparsa" in mondo in evoluzione che sta cambiando e che necessita di nuovi Gattopardi (speranza nella figura di Tancredi) anche se sarà sicuramente governato da nuovi sciacalli (Sedara)!
 

Simenon

New member
elydark ha scritto:
Visto che molti di voi sono già a buon punto con la lettura potete iniziare con i commenti.
Ma scusate, non sarebbe meglio, una volta formato il Gruppo di Lettura, postare i commenti intorno ad un libro nella Sezione Piccola Biblioteca?
Avrebbe più senso: si posta il libro e si arricchisce il post con i commenti. In modo che questi rimangano legati a quel libro.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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