LXXVII GdL - Il mondo nuovo di Huxley

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Il mondo nuovo di Huxley​

ha superato il sondaggio e dunque possiamo iniziare ad organizzarci per leggerlo e commentarlo insieme.

E' un romanzo di fantascienza di genere distopico scritto nel 1932.

Spero che riusciremo ad essere in tanti a leggerlo, sarebbe interessante confrontarsi sui temi trattati,
descrive infatti un mondo del futuro (attorno al 2540 circa) in cui tutta la Terra è sotto il potere di dieci “controllori” e l’intera società è rigidamente controllata tramite pratiche scientifiche che vanno dal controllo delle nascite all’indottrinamento psicologico fino alla selezione, per via eugenetica, della razza umana.

A me attira, tanto più che di questo autore ho letto un solo romanzo di genere diverso e vorrei provare altro.
 
Ultima modifica:

Tanny

Well-known member
Per una volta sono riuscito a spuntarla con una proposta :mrgreen:

Per dire tutta la verità io ho già letto il primo capitolo, non credevo che la spuntasse nel sondaggio :oops:

Nell'edizione in mio possesso (mondadori) c'è pure una parte che si chiama "ritorno al mondo nuovo" che da quanto ho capito è stata scritta dall'autore a seguito della seconda guerra mondiale.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Allora mettiti in pausa e aspettaci, visto che l'hai proposto tu non puoi leggerlo da solo, tanto ne hai libri da leggere :wink:.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ma nessuno si prenota per leggerlo :? ?
Lo avete votato in 6 ed escluso Tanny finora gli altri 5 non si sono ancora presentati... posso fare i vostri nomi, lo sapete :mrgreen:.

Scherzi a parte, a me incuriosisce parecchio, ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che il titolo dell’opera è ironico e sarcastico, in quanto è ripreso da un passo della Tempesta di William Shakespeare in cui Miranda, figlio del mago Prospero, si meraviglia della bellezza e della straordinarietà del mondo che sta scoprendo per la prima volta. Il genere è stato paragonato a 1984 di George Orwell e a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Io ho apprezzato parecchio il secondo (l'ho letto qualche mese fa), mentre l'altro non l'ho molto gradito, perciò ora vorrei scoprire che effetto mi farà questo.
Tra l'altro per i lettori in digitale c'è anche la versione ebook della Mondadori gratis in rete. Approfittatene :wink: !
 

isola74

Lonely member
Non lo trovo!!:OO
ero certa di averlo in casa... sicuramente non l'ho comprato io ma dovrebbe esserci tra quelli di mio marito.. spero di trovarlo nei prossimi giorni per leggerlo con voi:wink:
Quando si parte?
 

velvet

Well-known member
Non è il mio genere e non l'ho votato, ma sto valutando la possibilità di partecipare ugualmente. :wink:
Vorrei proprio approfittare di queste occasioni per leggere qualcosa che altrimenti non leggerei.

Aspetto di sapere quando si inizia per la decisione definitiva. :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Si può partire in qualunque momento però il bello sarebbe leggerlo insieme, quindi magari cerchiamo di organizzarci per partire più o meno nello stesso giorno.
Io stasera (al massimo domattina) dovrei terminare il libro di Auster, ho anche i racconti di Borges in lettura per due sfide ma sono pronta quando volete, tanto l'ebook ce l'ho già :wink:.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
spero di averlo intempo per poterlo leggere prima di iniziare Proust, ci tengo particolarmente perché il tema è molto attuale :MUCCA
 

isola74

Lonely member
Che ne dite di iniziare lunedì 7? perchè poi arriva Proust anche per me :OO... elisa pensi di farcela?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io devo finire Il crollo di Chinua Achebe, poi inizio questo, che devo prendere comunque in biblioteca perché in libreria non l'ho trovato...spero di farcela a leggere tutto :MUCCA
 

velvet

Well-known member
Primi due capitoli

Anche se tutto tace, io in pausa pranzo l'ho iniziato:D

Iniziato anche io! E che dire... inizio shock! :OO

Forse è anche il particolare momento che sto vivendo, ma questi feti prodotti in massa e soprattutto condizionati in massa, divisi per casta sociale, dando poco ossigeno a quelli delle caste basse... tutto per fare in modo che la gente ami la sua inevitabile destinazione sociale... E' veramente orribile e spaventoso :paura:
Andando avanti poi, quei bambini nati e cresciuti da bambinaie/infermiere con condizionamenti pavloviani conditi di spaventi e scosse elettriche, non li commento nemmeno...

Il capitolo 2 si conclude con l'esclamazione del direttore "Oh Ford!" invece di "Oh Dio!" che è riuscita a farmi ridere nonostante tutto! :mrgreen:
Spero in questa ironia nel seguito, se no non lo reggo...
 

isola74

Lonely member
Si non è il massimo... ma molto attuale direi.

Trascivo subito una citazione dalle prime pagine che mi ha fatto riflettere:
«Semplicemente per darvi un'idea generale» egli era solito dir loro.
Perché un'idea generale dovevano pure averla, per compiere il loro lavoro intelligentemente; e tuttavia era meglio che ne avessero il meno possibile, se dovevano riuscire più tardi buoni e felici membri della società. Perché, come tutti sanno, i particolari portano alla virtù e alla felicità; mentre le generalità sono, dal punto di vista intellettuale, dei mali inevitabili. Non i filosofi, ma i taglialegna e i collezionisti di francobolli compongono l'ossatura della società.

Mi è sembrato contraddittorio visto che creano esserei umani in serie, comunque sono d'accordo col fatto che sono le nostre peculiarità a fare la differenza, nel bene e nel male.
Qualcosa mi dice che non lui non intendesse questo:??
Vedremo....:MUCCA:MUCCA
 

Tanny

Well-known member
Pure io ho iniziato, o meglio, l'ho ricominciato da capo :mrgreen:

Ho letto quattro capitoli, stamattina mi sono svegliato molto presto e non c'era più verso di rimettermi a letto; per i commenti aspettoancora un po' :YY
 

velvet

Well-known member
Si non è il massimo... ma molto attuale direi.

Trascivo subito una citazione dalle prime pagine che mi ha fatto riflettere:
«Semplicemente per darvi un'idea generale» egli era solito dir loro.
Perché un'idea generale dovevano pure averla, per compiere il loro lavoro intelligentemente; e tuttavia era meglio che ne avessero il meno possibile, se dovevano riuscire più tardi buoni e felici membri della società. Perché, come tutti sanno, i particolari portano alla virtù e alla felicità; mentre le generalità sono, dal punto di vista intellettuale, dei mali inevitabili. Non i filosofi, ma i taglialegna e i collezionisti di francobolli compongono l'ossatura della società.

Mi è sembrato contraddittorio visto che creano esserei umani in serie, comunque sono d'accordo col fatto che sono le nostre peculiarità a fare la differenza, nel bene e nel male.
Qualcosa mi dice che non lui non intendesse questo:??
Vedremo....:MUCCA:MUCCA

E' proprio per questo che il loro scopo è produrre umani tutti uguali, per perdere l'individualità, ciò che caratterizza la persona in quanto tale distinguendola dall'automa.

Quando dice che i particolari portano alla felicità non intende affatto le particolarità individuali, ma intende il particolare, la semplice contingenza come contrapposizione al generale, alle idee, in accezione filosofica. La frase è ben spiegata dopo, non i filosofi (studiosi del generale, della teoria e delle cose astratte) compongono l'ossatura della società ma i taglialegna ovvero gli individui che conoscono solo il loro piccolo mondo e si disinteressano del resto. Come dire che la felicità è nell'ignoranza.

Concordo, proseguiamo e vediamo come va... :MUCCA
 

isola74

Lonely member
Primi tre capitoli

La descrizione della famiglia di "una volta"- cioè la nostra famiglia-tipo- desta scalpore, angoscia e imbarazzo (!!).... è proprio vero che ciò che non conosciamo ci spaventa....
Queste pagine sono più attuali che mai!!!

Madre, monogamia, romanticismo. Alta schizza la fontana; furioso e spumeggiante è il getto violento, la pressione ha un'unica via d'uscita. Amor mio, bambino mio. Non c'era da stupirsi che quei poveri premoderni fossero pazzi e malvagi e miserabili.
Il loro mondo non
permetteva loro di prendere le cose per la via più semplice, non permetteva loro di essere sani di spirito, virtuosi, felici.:OO
 
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