191° MG - Il tamburo di latta di Gunter Grass -

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Lunedì prossimo io, Malafi, Gamine e Rialabelle cominciamo “Il tamburo di latta”. Ovviamente estendiamo l’invito a quanti abbiamo voglia di unirsi.

Gunter Grass è morto l’anno scorso e il suo viso era parecchio interessante, pipa in bocca e faccia un po’ da matto. Vinse il Nobel nel 1999, ma questo libro è di 40 anni prima.
Personalmente non ho mai letto nulla di suo e affronto questa lettura con grandi aspettative.

Apriamo un po’ prima, così se qualcuno (partecipante o meno al gruppo di lettura) avesse qualcosa da scrivere su Grass o su quest’opera (senza spoilerare, thanks) avrà il tempo di farlo. Qualsiasi dritta, curiosità o commento sarà motivo di arricchimento.

Buona lettura!:HIPP
 

malafi

Well-known member
Tra l'altro mi pare ci sia già stato in passato un MG su questo libro, dunque qualcuno che ci può dare qualche consiglio o lasciare qualche commento, c'è
 

gamine2612

Together for ever
Ad agosto 2015 sono stata a Lubecca (giorno che non scorderò mai per motivi miei).Durante la visita alla città (molto carina la consiglio) sono passata davanti alla casa di Gunther Grass , ma per una questione di scelte logistiche non vi sono entrata :MM.;ora è la sede di un bel centro culturale quindi sarebbe stato interessante.Ho letto di lui "il Gatto ed il Topo " qui recensiti ed acquistato da un po' il Tamburo di Latta che volevo leggere; premetto che non so nulla di questo libro.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Ad agosto 2015 sono stata a Lubecca (giorno che non scorderò mai per motivi miei).Durante la visita alla città (molto carina la consiglio) sono passata davanti alla casa di Gunther Grass , ma per una questione di scelte logistiche non vi sono entrata :MM.;ora è la sede di un bel centro culturale quindi sarebbe stato interessante.Ho letto di lui "il Gatto ed il Topo " qui recensiti ed acquistato da un po' il Tamburo di Latta che volevo leggere; premetto che non so nulla di questo libro.

... ma sbaglio o Gatto e topo è il primo "seguito" de Il tamburo di latta? Sei riuscita a leggerlo come opera a sè stante (credo di sì perchè comunque non si tratta di una vera trilogia)?

Libro particolarissimo che ho finito da poco, vi seguirò con grande interesse
 

gamine2612

Together for ever
... ma sbaglio o Gatto e topo è il primo "seguito" de Il tamburo di latta? Sei riuscita a leggerlo come opera a sè stante (credo di sì perchè comunque non si tratta di una vera trilogia)?

Libro particolarissimo che ho finito da poco, vi seguirò con grande interesse

:) leggerlo a se stante non mi ha dato sensazione di essermi persa un collegamento.
L'avevo acquistato casualmente e lo lessi due estati fa.
Dirò le mie impressioni dopo questo.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Grazie a voi ho imparato che questo libro fa parte di una trilogia, la cosiddetta "trilogia di Danzica".

Dopo "il tamburo di latta" è stato scritto appunto "Gatto e topo" e per ultimo "Anni di cani". Quest'ultimo non è stato recensito da nessuno. Qualcuno lo ha letto per caso?
 

rialabelle

New member
No... questa è la mia prima lettura di Günter Grass! Ho leggiucchiato qua e là informazioni su questo libro e sull'autore e l'impressione generale è quella di un libro molto apprezzato e amato!
Le premesse sembrano buone tra poco vedremo se non delude le aspettative ahahahah! Purtroppo non ho trovato la versione kindle :cry:
 

Spilla

Well-known member
L'abbiamo letto in mg un paio di anni fa. È un libro complesso (il che, per me, ha significato molta fatica) ma che indubbiamente non lascia indifferenti e val la pena di leggere.
La prima parte è forse un po' lenta, non lasciatevi scoraggiare:wink:
 

malafi

Well-known member
Io intanto ho letto il primo capitolo, quelle delle gonne larghe della nonna :)

L'inizio mi ha incuriosito abbastanza ... anche se spero non parli dei suoi progenitori per troppi capitoli.
 

gamine2612

Together for ever
:?? :roll:si doveva iniziare oggi....e voi state già barando cominciando prima .

:mrgreen: copieremo dalle vostre recensioni ( Rialabelle cosa dici?)
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Generalmente sono un po' allergico alla parola “capolavoro”, ma devo dire che dopo un centinaio di pagine la sensazione è quella di avere tra le mani qualcosa del genere.

Grass è scrittore sopraffino, uno di quei pochi da potersi permettere virtuosismi che, in mano ad altri, rischiano di essere ridicoli giri di parole. E’ la differenza che passa tra i giocatori alla Maradona, i cui virtuosismi unici al mondo erano finalizzati al gol e quelli che finiscono per incartarsi, col pallone o con la penna, rischiando il ridicolo. Bisogna essere capaci di fare le cose difficili. E Grass, come Maradona, ne era capace.

Della storia parlerò in altro post, per adesso mi limito a dire che credo abbia ragione Spilla quando dice che una volta passate le prime 50/60 pagine, dense di descrizioni un po’ noiose sui suoi antenati, il libro scivola via.
 

malafi

Well-known member
Della storia parlerò in altro post, per adesso mi limito a dire che credo abbia ragione Spilla quando dice che una volta passate le prime 50/60 pagine, dense di descrizioni un po’ noiose sui suoi antenati, il libro scivola via.

Ah bene, allora sono vicino al giro di boa :)

La descrizione della sua nascita e della sua primissima infanzia è geniale, quasi da mente malata di lucida follia. grottesco e surreale, ma davvero intenso ed incisivo.

Non ho capito una cosa (per ora?): come mai, a volte all'interno della stessa frase, passa dalla narrazione in 1° persona a Oskar come soggetto? E' la visione della stessa cosa prima dalla sua angolazione e poi da quella del mondo esterno?

E lui, a parte la surreale vicenda della sua mancata crescita, ha una sorta di sindrome di Asperger o autismo?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Non ho capito una cosa (per ora?): come mai, a volte all'interno della stessa frase, passa dalla narrazione in 1° persona a Oskar come soggetto? E' la visione della stessa cosa prima dalla sua angolazione e poi da quella del mondo esterno?

E lui, a parte la surreale vicenda della sua mancata crescita, ha una sorta di sindrome di Asperger o autismo?

Parto dalla tua seconda domanda. Direi che la risposta migliore è...non lo so. Nel senso che credo sia difficile a questo punto del romanzo saperlo. E credo anche che l'autore giochi con l'ambiguità legata alla sua presunta malattia, forse non vuole farci sapere chi è il protagonista e di cosa soffre. Tutti gli indizi portano, direi io, più alla sindrome di Asperger che ad un autismo vero e proprio e il fatto di parlare di sé stesso alle volte in prima persona e alle volte in terza (spesso passando dall'una all'altra all'interno della stessa frase, come hai giustamente notato) porta a farmi credere che Grass voglia farci propendere per una personalità schizofrenica.

Senza dubbio Oskar non è "normale", dobbiamo capire, tutti insieme, in che senso non lo è.

Questa, forse, la sfida e il punto cruciale del romanzo.

Faccio io una domanda a te (a voi) che però forse spoilerizza un po' se ancora non ci siete arrivati: siamo sicuri che sia stata proprio la caduta nella botola a bloccare la crescita di Oskar? Come può una semplice caduta bloccare la crescita di un bimbo?

Forse però questo romanzo mescola troppo l'onirico con il reale e forse, dunque, ci poniamo domande sbagliate.

Perchè è chiaro, ad esempio, che non può esistere una voce talmente stridula da rompere i vetri.

Cosa pensate della crescita bloccata di Oskar?

ps molto bella la descrizione delle "quattro gonne", questo strano "amplesso contadino" dal quale nascerà la madre del protagonista.
 

malafi

Well-known member
Faccio io una domanda a te (a voi) che però forse spoilerizza un po' se ancora non ci siete arrivati: siamo sicuri che sia stata proprio la caduta nella botola a bloccare la crescita di Oskar? Come può una semplice caduta bloccare la crescita di un bimbo? Cosa pensate della crescita bloccata di Oskar?

Non credo, questo è ciò che credono gli adulti nella loro 'stupidità'. La crescita bloccata mi pare un espediente surreale per poter giustificare di vedere gli eventi con gli occhi di un bambino

Forse però questo romanzo mescola troppo l'onirico con il reale e forse, dunque, ci poniamo domande sbagliate.

Più che l'onirico direi il surreale, però di certo il rischio di porci domande sbagliate c'è: chissà che risate si fa alle nostre spalle chi ha già letto il libro :mrgreen:


ps molto bella la descrizione delle "quattro gonne", questo strano "amplesso contadino" dal quale nascerà la madre del protagonista.

Spassoso e surreale alo stesso tempo. Un gran bell'incipit.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Forse è un modo di tagliare la testa al toro, ma io non mi sono mai veramente posta il problema di capire quale fosse la "malattia" di Oskar, fidandomi ciecamente della sua affermazione di essere stato lui e lui solo a scegliere l'arresto della propria crescita, cadendo volutamente nella botola per avere un pretesto plausibile da offrire ai suoi genitori. In parole povere, ho letto questo romanzo avendo già ben chiaro che non si trattasse di un racconto "realistico" (a parte la crescita, che magari una qualche giustificazione la trova, ma la voce vetricida ad esempio?) ma che al contrario fosse intriso di una buona dose di surrealismo grottesco.
 

rialabelle

New member
:?? :roll:si doveva iniziare oggi....e voi state già barando cominciando prima .

:mrgreen: copieremo dalle vostre recensioni ( Rialabelle cosa dici?)

:SISIA ahahahahah ottima idea visto che io sono rovinata! Oggi non ho ancora potuto iniziare spero nella serata... mi vedo già come fanalino di coda!!!!!!!
 

malafi

Well-known member
Non vi preoccupate. salvo casi rari leggo ca 10 pagine per sera a letto, di cui le prime 2 sono le ultime due della sera prima perchè erano quelle già nel dormiveglia.

Nella mia edizione i capitoli sono tutti lunghi 12 pagine: quasi il mio taglio .... ma quasi. Non sempre riesco a finirlo :W
 

Grantenca

Well-known member
Leggete, leggete.... Io l'ho letto un paio di anni fa e l'avevo molto, molto apprezzato: non tutto però mi era apparso chiaro: Col vostro aiuto però spero........
 

malafi

Well-known member
Bellissimo il modo disincantato e distaccato con il quale Oskar descrive se stesso nel suo rapporto con gli adulti ed il rapporto tra gli adulti stessi.
Praticamente li sta prendendo tutti per il qlo, fingendosi scemo ed invece osservandoli con attenzione e facendosi una grande cultura personale.

E che dire di come descrive le pulsioni sessuali della mamma e della sua precettrice alla lettura di Rasputin? :mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sono a pagina 150 circa.

Devo dire che alle volte Gunter Grass parte per la tangente e faccio un po' fatica a seguire i suoi ragionamenti. E’ come se scivolasse a fianco della trama e cominciasse a ragionare di cose un po’ folli. Se generalmente mal sopporto slittamenti di questo tipo, troppo spesso artificiosi e fini a sé stessi, in questo caso non mi disturbano affatto. Non mi disturbano perchè non sono esercizi di stile, Grass era proprio matto e per lui non c'era niente di anormale in questo modo di procedere, non era un esibizionista, era uno che lavorava sul filo sottilissimo e difficile dell'onirico. Ma da quel filo non cadeva mai, rimaneva sempre lì, pericolosamente in bilico ma sicuro di sè.

Ed era un matto che aveva scritto un libro di un matto che parlava di sé stesso. Lo scivolamento irrazionale era dunque del tutto congegnale allo sviluppo.

Si è mai visto un matto che parla sempre e comunque in modo sensato?

Splendido, da 5 stellette per adesso.
 
Alto