Castellitto, Sergio - Venuto al mondo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nel 2009, Gemma/Penelope Cruz parte per Sarajevo con il figlio Pietro; lì incontrerà il suo vecchio amico Gojko, esuberante poeta bosniaco tramite il quale, parecchi anni prima, ella conobbe Diego/Emile Hirsch, suo precedente, molto amato compagno.
Il film ripercorre, con lunghi flashback, la vita di Gemma a partire dal primo arrivo a Sarajevo e l'incontro con Diego, fino alla vita con lui in Italia e poi alla guerra nei Balcani, negli anni '90, vita costellata di gioie ma soprattutto di grandi dolori e tragedie.
Questa storia parte da una maternità negata e da una donna che è disposta a tutto pur di diventare madre; ciò scatenerà una concatenazione di conseguenze enormi, talvolta tragiche, perché ogni evento, ogni sentimento, ogni azione non ha mai valore solo per se stessa, ma è sempre collegata ad altri eventi, altri sentimenti, altre azioni che inevitabilmente trascina con sé.
Per chi ha letto e amato il libro, il film è un po' deludente. Non è brutto, assolutamente, anche perché la trama del romanzo, al quale il film è fedele (non dimentichiamo che il libro è stato scritto dalla moglie del regista) è ricca e coinvolgente. Credo che sia Castellitto che gli attori abbiano fatto (quasi) del loro meglio, ma è molto difficile rappresentare sullo schermo certe sensazioni o sentimenti che una penna sensibile è invece capace di portare alla luce mediante la forza sovrumana delle parole. Gemma, nel libro, è un personaggio travagliato; nei capitoli in cui si parla del dolore legato alla mancata maternità, i suoi sentimenti vengono descritti dettagliatamente, in modo spietato, tagliente ma profondo, efficace, il lettore soffre con lei anche se non sta vivendo niente di simile. Nel film, Penelope Cruz (e, ripeto, non credo sia colpa sua) a tratti sembra solo un'insopportabile capricciosa. Anche Gojko, dapprincipio, mostra un'esuberanza esagerata nel bene e nel male, talvolta fastidiosa, sensazione che non avevo provato nel leggere il libro.
Azzeccatissimo invece, a parer mio, sin dal principio il personaggio di Diego, e così quello di Pietro che, se non sbaglio, è davvero il figlio della coppia :) e di Castellitto nella parte dell'"attuale" compagno.
Diversa la seconda parte, bella e soddisfacente; qui il film, per me, si riscatta. Gemma e Gojko sono ormai due persone sofferte e mature e gli attori rappresentano bene questa evoluzione; gli eventi procedono in maniera chiara e incalzante, avvincente e toccante. Visibile anche l'evoluzione di Aska.
Un po' sconclusionato, ma forse perché la trama è molto densa. Comunque, lo consiglierei, soprattutto a chi non ha letto il libro ma anche a chi l'ha letto e amato, che non può non essere almeno un po' curioso.
 

Meri

Viôt di viodi
Avevo letto il libro, ma non avevo mai avuto il coraggio di guardare il film, temevo mi rovinasse il ricordo piacevole del romanzo. In realtà la trama è molto fedele al libro e gli attori meritano. Quindi film promosso.
 
Alto