voglio subito rassicurare gli amici che hanno manifestato preoccupazione per il mio stato mentale -e deludere chi rimane alla finestra magari in "speranzoso" gufante silenzio- ... :
uno non concepisce poesie del genere perchè non è psichicamente ok, ma perchè si cimenta a mettere nero su bianco quei mostri che abitano in lui.
no, non fatevi illusioni: gli stessi mostri abitano in tutti quanti noi, nessuno escluso, nell'interezza delle nostre esistenze.
solo che l'atteggiamento diffuso è che essere normali sia tenerli ostinatamente rimossi, illudendosi che non esistano: proprio come fanno gli struzzi mettendo la testa nella sabbia. vittime predestinate autosacrificali, di predatori pronti a sfruttarne una condizione, di cui una perversa coerenza psichica genetica alchemica primordiale non dà loro consapevolezza.
sono proprio queste persone "normali", ignare vittime in tal guisa plasmate dalla storia moderna, che oggi popolano in maggioranza la terra; e non di rado, quando capita -e prima o poi capita- che la fragilità umana li trovi indifesi e senza forze, divengono bersaglio di nevrosi psicosi ansie e follia: i maggiori e abituali candidati al ricorso di psicofarmaci (ecco appunto xanax) o, per logica conseguente definizione, droghe sociali.
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imparare a convivere col proprio subconscio -personale e collettivo- comporta un diverso approccio con l'esistenza, ma si impara a dare un volto ai propri mostri e fantasmi: diventando forse un po' particolari agli occhi dei normali, ma vivendo la vita in maniera molto più completa disillusa e coinvolgente.
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quanto ho detto è la pura verità: lo abbiamo elaborato in lunghi mesi di convivenza coatta io con Alda Merini, in clinica psichiatrica...
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ringrazio Holga per la sua dolcezza e Mac per la solidarietà.
tecnicamente molto appropriato il commento di Ale: il confine tra incubi e realtà è realmente impalpabile, spesso impercettibile; a volte purtroppo inesistente, quando accade che si identifichino gli uni con l'altra.
allora il sistema, padre premuroso, ha pronto "xanax" ... il problema è che questo non agisce affatto nel far sì che tu torni a distinguerli con chiarezza, ma provvede invece ad ammortizzare come ovatta l'impatto con gli incubi; facendo di tutta l'erba un fascio, lo stesso effetto sortisce però anche sulla percezione della realtà.
allora le frustrazioni si sopportano, poi via via non si percepiscono ...
e il sistema può perseverare indenne e imperterrito con le prevaricazioni:
panem circenses et xanax (perciò diffidate del bugiardino ... )
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:MUCCA