23° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Siamo pronti?
Oggi iniziamo il 23° Poeticforum, spero di vedervi più presenti e grintosi :mrgreen:
Ciascuno lanci la sua proposta, poi commenteremo, non fatemelo fare da sola :mrgreen::wink:
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il mio arrivo nella città di N.
È avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
È scesa molta gente.

L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
Ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

È avvenuto perfino
l'incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.

La stazione di Wisława Szymborska
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Xanax


notte,
amara solitudine

popolata di fantasmi
incubi e allucinazioni
ossessioni manie pensieri

rumori ignoti minacciosi
orribili silenzi siderali

buio cupo, fuori e dentro
flash intorno e nel cervello

sogno o vivo? io non lo so


giorno,
amara solitudine

le persone son fantasmi
ciò che vedo non è vero

dubbi paure persecuzione
e frastuoni assordanti ovunque

gente muta alienata, gregge
mondo buio, come la vita

sprazzi di orrore, scoppia il cervello

vivo o sogno? io non lo so


Hot
 

maclaus

New member
L'infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi
 

shvets olga

Member
Una poesia di Sasha Ciornyj (1880-1932) tradotta da Paolo Statuti

L’amore deve essere felice…

L’amore deve essere felice –
E’ il diritto dell’amore.
L’amore deve essere bello –
E’ la saggezza dell’amore.
Dove hai visto un simile amore?
Presso i signori scrivani dello Stato Maggiore?
Sulla scena, dove il tenore ben raso
Stringendo il guanto allo sparato,
Monta una dolce crema
Di amore, usignolo e luna?
Nelle liriche strofe dei poeti,
Dove amore fa rima con dolore
E quasi sempre è affamato?…

Ai piedi del Bellissimo Amore
Depongo questo pietoso serto di assenzio,
Nei suoi deserti giardini da me strappato…

Любовь должна быть счастливой

Любовь должна быть счастливой -
Это право любви.
Любовь должна быть красивой -
Это мудрость любви.
Где ты видел такую любовь?
У господ писарей генерального штаба?
На эстраде, - где бритый тенор,
Прижимая к манишке перчатку,
Взбивает сладкие сливки
Из любви, соловья и луны?
В лирических строчках поэтов,
Где любовь рифмуется с кровью
И почти всегда голодна? . . . . . . . . . . .

К ногам Прекрасной Любви
Кладу этот жалкий венок из полыни,
Которая сорвана мной в ее опустелых садах...

<1911>
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Bene, visto che i 4 affezionati ci sono, sperando che qualcun altro si faccia avanti iniziamo a commentare :wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prima proposta da commentare :)

Il mio arrivo nella città di N.
È avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
È scesa molta gente.

L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
Ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

È avvenuto perfino
l'incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.

La stazione di Wisława Szymborska
 

maclaus

New member
Per curiosità, sono andato a leggere altri componimenti di questa poetessa polacca e ho avuto la conferma della mia impressione: l’anonimato delle figure e "la freddezza" del linguaggio... tutto sembra essere mosso da uno strano congegno che funziona da sé, senza che i protagonisti della scena, uomini e donne, si confrontino l’un l’altro o si percepisca un preciso messaggio.
Il tutto è oggettivo, tutto si svolge, tutto mi sembra scorrere come su una pellicola in bianco e nero di un vecchio film...
Sono versi affascinanti ma che mi lasciano perplesso e mi lasciano l'amaro in bocca... tant'è che ancora non ho deciso se questa poesia mi piace o no...:boh:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Il mio arrivo nella città di N.
È avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
È scesa molta gente.

L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
Ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

È avvenuto perfino
l'incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.

La stazione di Wisława Szymborska

se un appunto mi sento di muovere a questa poesia è che la trovo di un linguaggio povero.
attenzione, l'intenzione dell'autrice era credo proprio quello di utilizzare frasi brevi, per enfatizzarne l'efficacia, tuttavia la traduzione ha solo ottenuto invece una banale frasologia troppo limitata.
ripeto, attribuisco questo difetto a chi si è occupato della traduzione, troppo attento secondo me alla fedeltà della terminologia che non al senso poetico da risaltare.
ne ho tratto la sensazione analoga a quando si sente qualcuno leggere senza comprendere ciò che sta scritto, usando un tono monotono e inespressivo, senza enfatizzare, facendo pause dove non serve e via così...

il lavoro mi piace molto, come tutto quello di questa stupenda poetessa, che sa esprimersi con atmosfere sottilmente psicologiche e introspettive, giocando sapientemente ad es -come nel presente componimento- con apparenti negazioni dei fatti. Artifizio che ha l'effetto contrario di amplificare paradossalmente l'avvenimento!!!

ecco allora che il contrasto tra ciò che è/non è, raffrontato a ciò che si percepisce/non percepisce, diviene specchio delle conflittualità interiori dell'individuo, di quello che è il suo vivere/non vivere.

Grande

:ad:
 

shvets olga

Member
1.Magari io sono molto esigente, ma traduzione non è accurata:

Dworzec

Nieprzyjazd mój do miasta N.
Odbył się punktualnie.


The Railroad Station

My nonarrival in the city of N.
took place on the dot.


Вокзал
Я не приехала в город N.
строго по расписанию.

Ma solo in italiano la donna è arrivata:)

Il mio arrivo nella città di N.
È avvenuto puntualmente.

2. Questa poesia la vedo cosi:

“La vecchia storia
Ha migliaia di anni:
Lui ama lei
Ma lei non lo ama”


Nel nostro caso
Lei lo ama
Ma lui non la ama


E la donna non amata scrive poesia con tante non, perche l’uomo amato ha un’altra vita, giá estranea e lontana, dove non c'è posto per lei, ha un’altra donna

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente
Si sono scambiati
un bacio non nostro
intanto si è perduta
una valigia non mia.


E anche valigia perduta ha un ruolo sinificativo è un ruolo unificatore : l'eccitazione,ricerca,discussioni…

Sulla seconda parte io continuo a pensare:)


Lo stile della poesia io chiamerei asciuto minimalismo,non si sente calore femminile, sono d'accordo con maclaus sulla 'freddezza" del linguaggio.
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Su di me invece la brutalità del linguaggio scarno ha fatto presa. Non sento calore femminile, no, sento gelo nell'anima. E rassegnazione. Tutto parte da una lettera non spedita perché senza senso, come non avrebbe senso ri-incontrarsi e andare da lui, arrivare in quella stazione: l'amore è finito e il dolore sordo della poetessa è palpabile. Altre coppie si incontreranno in quel luogo, si abbracceranno, in un altrove che sembra lontano mille miglia.
Sicuramente sarebbe stata migliore, e più chiara, se iniziasse con "Il mio non-arrivo" o un sinonimo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Seconda proposta :)

Xanax


notte,
amara solitudine

popolata di fantasmi
incubi e allucinazioni
ossessioni manie pensieri

rumori ignoti minacciosi
orribili silenzi siderali

buio cupo, fuori e dentro
flash intorno e nel cervello

sogno o vivo? io non lo so


giorno,
amara solitudine

le persone son fantasmi
ciò che vedo non è vero

dubbi paure persecuzione
e frastuoni assordanti ovunque

gente muta alienata, gregge
mondo buio, come la vita

sprazzi di orrore, scoppia il cervello

vivo o sogno? io non lo so


Hot
 

shvets olga

Member
Seconda proposta :)

Xanax


notte,
amara solitudine

popolata di fantasmi
incubi e allucinazioni
ossessioni manie pensieri

rumori ignoti minacciosi
orribili silenzi siderali

buio cupo, fuori e dentro
flash intorno e nel cervello

sogno o vivo? io non lo so


giorno,
amara solitudine

le persone son fantasmi
ciò che vedo non è vero

dubbi paure persecuzione
e frastuoni assordanti ovunque

gente muta alienata, gregge
mondo buio, come la vita

sprazzi di orrore, scoppia il cervello

vivo o sogno? io non lo so


Hot

Cosa ti è successo, caro Hot? Sto pensando in che stato d’anima dovrebbe stare un essere umano per scrivere simile poesia. Tanti anni fa nella mia testa stanca venivano rime e io avevo scritto qualche poesie, poi quando la testa stava a posto, non posso unire due parole , due rime.:) Se l’uomo felice (in senso non esagerato :)), perché tanta ansia? Ho letto che cos'è lo xanax e a cosa serve?
"Lo xanax e'un semplice tranquillante,molto efficace,aiuta nei momenti di panico,ti fa'stare tranquillo
Xanax è indicato nel trattamento dell'ansia.
Xanax è anche efficace nel trattamento dell'ansia associata a depressione e nel trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico. È anche indicato per bloccare o attenuare gli attacchi di panico e le fobie nei pazienti affetti da agorafobia con attacchi di panico.
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio."

Penso se poesia che si chiama Xanax, dovrebbe essere antidepressiva e tranquillante, invece al contrario…
O è la descrizione originale dell’ indicazione terapeuticha?:)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Cosa ti è successo, caro Hot? Sto pensando in che stato d’anima dovrebbe stare un essere umano per scrivere simile poesia. Tanti anni fa nella mia testa stanca venivano rime e io avevo scritto qualche poesie, poi quando la testa stava a posto, non posso unire due parole , due rime.:) Se l’uomo felice (in senso non esagerato :)), perché tanta ansia? Ho letto che cos'è lo xanax e a cosa serve?
"Lo xanax e'un semplice tranquillante,molto efficace,aiuta nei momenti di panico,ti fa'stare tranquillo
Xanax è indicato nel trattamento dell'ansia.
Xanax è anche efficace nel trattamento dell'ansia associata a depressione e nel trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico. È anche indicato per bloccare o attenuare gli attacchi di panico e le fobie nei pazienti affetti da agorafobia con attacchi di panico.
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio."

Penso se poesia che si chiama Xanax, dovrebbe essere antidepressiva e tranquillante, invece al contrario…
O è la descrizione originale dell’ indicazione terapeuticha?:)

credo che mettere in rima
il contenuto del bugiardino
non sarebbe stato la stessa cosa ...

:wink:
 

maclaus

New member
Caro Hot, quello che hai scritto è autobiografico? Oppure l'hai scritto dopo che hai letto qualche post del forum?...:D

Se hai sorriso alla battuta mi fa piacere e vuol dire che il periodo "nero" che descrivi nei tuoi versi e che probabilmente hai vissuto, è stato superato:)

"...la veste dei fantasmi del passato, cadendo lascia il quadro immacolato e s'alza un vento tiepido di amore, di vero Amore", conosci questi versi, vero? Voglio dare un finale positivo al tuo componimento: dopo la notte c'è sempre il giorno, dopo il buio la luce e se tu sei qui a raccontarcelo vuol dire che non hai più bisogno di xanax...:D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Caspita Hot, dopo aver letto questa poesia ci vuole uno Xanax :D:) Ovviamente è un'esagerazione, però penso che l'intento fosse proprio quello di creare disturbo e angoscia nel lettore, di trasmettere la sensazione opprimente e disperata di chi non sa se sono peggiori gli incubi della notte o quelli della vita reale, tanto da confondere gli uni con gli altri, di chi si sente come se avesse perso ogni punto di riferimento, sensazioni che naturalmente prima o poi passano :) ma qui hai descritto il momento brutto e ci sei riuscito benissimo :OO:)
Questa poesia mi ricorda il film "Apri gli occhi" di Alejandro Amenabar, che ho visto qualche giorno fa, non per le sensazioni descritte ma perché anche lì si parla di confusione tra sogno e realtà.
 

shvets olga

Member
Bugiardo bugiardino

credo che mettere in rima
il contenuto del bugiardino
non sarebbe stato la stessa cosa ...

:wink:

Sai che solo oggi ho tradotto la parola bugiardino e ho saputo che sinifica “ il foglietto illustrativo che accompagna i farmaci” :). Ho pensato che bugiardino è diminutivo dal bugiardo e certo che un bugiardo non poteva scrivere poesia cosi profondamente personale, intima, sincera.:)



Perché il foglietto illustrativo dei farmaci viene chiamato bugiardino?
http://http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/perch-foglietto-illustrativo-farmaci-viene-c
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
voglio subito rassicurare gli amici che hanno manifestato preoccupazione per il mio stato mentale -e deludere chi rimane alla finestra magari in "speranzoso" gufante silenzio- ... :
uno non concepisce poesie del genere perchè non è psichicamente ok, ma perchè si cimenta a mettere nero su bianco quei mostri che abitano in lui.
no, non fatevi illusioni: gli stessi mostri abitano in tutti quanti noi, nessuno escluso, nell'interezza delle nostre esistenze.
solo che l'atteggiamento diffuso è che essere normali sia tenerli ostinatamente rimossi, illudendosi che non esistano: proprio come fanno gli struzzi mettendo la testa nella sabbia. vittime predestinate autosacrificali, di predatori pronti a sfruttarne una condizione, di cui una perversa coerenza psichica genetica alchemica primordiale non dà loro consapevolezza.
sono proprio queste persone "normali", ignare vittime in tal guisa plasmate dalla storia moderna, che oggi popolano in maggioranza la terra; e non di rado, quando capita -e prima o poi capita- che la fragilità umana li trovi indifesi e senza forze, divengono bersaglio di nevrosi psicosi ansie e follia: i maggiori e abituali candidati al ricorso di psicofarmaci (ecco appunto xanax) o, per logica conseguente definizione, droghe sociali.
*
imparare a convivere col proprio subconscio -personale e collettivo- comporta un diverso approccio con l'esistenza, ma si impara a dare un volto ai propri mostri e fantasmi: diventando forse un po' particolari agli occhi dei normali, ma vivendo la vita in maniera molto più completa disillusa e coinvolgente.
*
quanto ho detto è la pura verità: lo abbiamo elaborato in lunghi mesi di convivenza coatta io con Alda Merini, in clinica psichiatrica...
*
ringrazio Holga per la sua dolcezza e Mac per la solidarietà.
tecnicamente molto appropriato il commento di Ale: il confine tra incubi e realtà è realmente impalpabile, spesso impercettibile; a volte purtroppo inesistente, quando accade che si identifichino gli uni con l'altra.
allora il sistema, padre premuroso, ha pronto "xanax" ... il problema è che questo non agisce affatto nel far sì che tu torni a distinguerli con chiarezza, ma provvede invece ad ammortizzare come ovatta l'impatto con gli incubi; facendo di tutta l'erba un fascio, lo stesso effetto sortisce però anche sulla percezione della realtà.
allora le frustrazioni si sopportano, poi via via non si percepiscono ...
e il sistema può perseverare indenne e imperterrito con le prevaricazioni:
panem circenses et xanax (perciò diffidate del bugiardino ... )
*
:MUCCA
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
voglio subito rassicurare gli amici che hanno manifestato preoccupazione per il mio stato mentale -e deludere chi rimane alla finestra magari in "speranzoso" gufante silenzio- ... :

Non credo ci siano utenti così malvagi da sperare che tu stia male, sarebbe qualcosa di talmente degenerato rispetto al contesto, che significherebbe malattia mentale, non tua, ma di chi sta lì a sperare in una cosa del genere.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossima poesia :ad: Secondo me resterà senza commenti ...
Mi sa che è stata presentata altre volte, del resto è inevitabile.

L'infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi
 
Alto