194° MG - Il dottor Zivago di Boris Pasternak

Nefertari ed io inizieremo stasera (veramente io ho già iniziato ) a leggere Il dottor Zivago di Boris Leonidovic Pasternak.
Sono molto curiosa di leggere questo libro, nonostante la mole mi faccia un po' paura.

Chiunque voglia unirsi a noi è gradito

Ecco qui il link di un precedente minigruppo, a cui daremo una sbirciatina strada facendo
http://www.forumlibri.com/forum/gru...uppo-il-dottor-zivago-di-boris-pasternak.html

Sono a pag 21, ti avviso che andrò molto a rilento :boh: Non posso dire ancora niente, ma mi sembra che prometta bene. La mia edizione è una Feltrinelli del 1959 trovata in una bancarella di libri usati e scritta in piccolo piccolo piccolo :MM

Io sono arrivata a pag. 20 e anche la mia edizione è Feltrinelli. Scritta in piccolo piccolo piccolo anche la mia.
Promette bene davvero, si stanno delineando i personaggi e mi piacciono le loro descrizioni e le ambientazioni. Proseguo.

Pag 31 - possibili spoiler

Sono già incasinata con i nomi dei personaggi, sono tornata indietro un paio di volte ... spero di familiarizzare con loro
Per ora ci sono 3 adolescenti: Jura (suppongo sia il protagonista, in realtà lo conoscevo come Juri) che ha appena perso la mamma (bellissima la scena in cui piange e prega sui prati intorno alla casa e si sente in colpa per non essersi ricordato di pregare per il padre, credo, mai conosciuto), Misa (non so come si inseriscono i simboli, credo si legga Misha) che assiste a un suicidio su un treno (si trattava del padre di Juri, di cui non si sa quasi niente, se non che li ha abbandonati?) e l'introverso Nika, che dice di odiare Nadja ma in realtà è tutto il contrario Tutti personaggi particolari, sensibili e non a loro agio nel mondo.

Sto facendo una fatica enorme..... oltre al poco tempo a disposizione, l'edizione che ho è scritta così talmente in piccolo che proseguo veramente con difficoltà.... Comunque quello che ho letto finora mi piace, spero di riuscire a darmi un pò una mossa!!!

Io facevo parte del precedente mg (se non ricordo male, non ho mai inserito il mio commento finale :W, mi sa che Minerva sta ancora aspettando per chiudere il 3d :SISI).

Io avevo scritto i nomi su un foglietto, mano a mano che comparivano, per non scordarli... anche se poi molti non servono a granché
Buona lettura, mi sa che verrò a sbirciare anche qui

Spilla ha scritto:

Io facevo parte del precedente mg (se non ricordo male, non ho mai inserito il mio commento finale :W, mi sa che Minerva sta ancora aspettando per chiudere il 3d :SISI).

Io avevo scritto i nomi su un foglietto, mano a mano che comparivano, per non scordarli... anche se poi molti non servono a granché
Buona lettura, mi sa che verrò a sbirciare anche qui

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Sì, se ci decideremo a scrivere, per ora c'è poco da sbirciare
Sono arrivata a pag 85, ma sono tornata indietro perché leggo quando sono morta di sonno, i nomi sono tutti uguali e mi sto rendendo conto che non ricordavo niente. Ora, alla seconda lettura, sto riuscendo a mettere un po' meglio a fuoco la situazione.
Mi sa che adotterò il metodo di Spilla (ma ho troppo sonno per scrivere i nomi....)

Pag 94 - spoiler

Ho la situazione un po' più chiara.
Jura e Lara sono ormai grandi, ma ancora non si sono incontrati. Lui l'ha intravista in una situazione particolare, ossia nel momento in cui lei e il viscido e truce avvocato tirano un sospiro di sollievo perché il loro segreto (sono amanti; lui è l'amante ufficiale o quasi della madre di Lara, ma in realtà è ossessivamente innamorato della ragazza) non è realmente stato svelato (così ho capito) e Jura rimane colpito da lei, percepisce l'intesa tra di loro e identifica il tutto con la parola "volgarità", qualcosa che lo scandalizza e nel contempo lo attrae. Non che abbia tutti i torti, in questo caso, però lo zio sacerdote è preoccupato perché lui e i suoi amici giudicano troppe cose "volgari" (in genere avviene tuttora il contrario, abbiamo un prete all'avanguardia ). Siamo nel pieno della rivoluzione, l'atmosfera è palpabile, ansiogena, quanto ai personaggi ciascuno la vive a modo suo, condizionato dai suoi fatti personali, come è naturale che sia. Lara all'inizio è contenta di doversi nascondere, così non dovrà più stare con lui (il quale poi, a quanto pare, li ha raggiunti anche lì). Il libro, seppur difficile da seguire, mi piace molto: mi piace come è scritto, come l'autore rende vivida ogni immagine e ogni episodio e anche come salta di palo in frasca, da una storia all'altra e da un personaggio all'altro, ora che sto cominciando finalmente a capire i legami tra di loro.

Spilla ha scritto:

Io facevo parte del precedente mg (se non ricordo male, non ho mai inserito il mio commento finale :W, mi sa che Minerva sta ancora aspettando per chiudere il 3d :SISI).

Io avevo scritto i nomi su un foglietto, mano a mano che comparivano, per non scordarli... anche se poi molti non servono a granché
Buona lettura, mi sa che verrò a sbirciare anche qui

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Mi sa che neppure io ho inserito il commento finale, infatti è ancora aperto ma non è un problema perché ne sto lasciando parecchi di mg aperti così chi vuole commentare anche in ritardo oppure solo commentare i commenti degli altri può sempre farlo :wink:.
A me però non sembra di aver incontrato problemi con i nomi o forse non me lo ricordo più .

Pag 120 - spoiler

Nefertari, non mi avrai mica davvero lasciato sola

Anch'io vado molto a rilento...
La situazione si sta facendo decisamente più movimentata ... Lara è fuggita e poi, al suo ritorno, è passata alle maniere forti anche se alla fine non ho capito benissimo a chi fosse rivolto lo sparo :? Sono arrivata alla morte di Anna Ivanovna. Lo scrittore fa un paragone tra il piccolo Jura, disperato alla morte della madre, e lo Jura cresciuto, che vive in modo più razionale la morte di questa donna con cui, in fin dei conti, viveva. Intravedo per ora due caratteri diversi: quello di Lara, seppur ancora timido forse per via della giovane età, molto passionale, quello di Jura più incline alla riflessione.

Spoiler

Mi sa che questo è un libro tosto...sto trovando difficoltà come non ne ho mai trovato con Dosto o con gli altri russi, o anche con altri libri dall'enorme mole. Solo con Faulkner avevo sentito la necessità di ricominciare il libro daccapo, e poi è nato un amore, quindi credo che mi convenga perseverare anche in questo caso! Ora con i personaggi mi sto raccapezzando meglio, anche perché il numero degli "assidui" si è ridotto (non mi ricordo a che pagina sono arrivata...). Il fatto è che per ora mi piace come è scritto, ma non riesco a entrare nel vivo, a coglierne il pathos, ad appassionarmici. Ma in effetti siamo all'inizio.
Lara e Jura si sono sposati ciascuno per conto proprio nel giro di un nanosecondo, ancora non si sono conosciuti, suppongo che avverrà Lara è andata a cercare il marito al fronte, il quale ha smesso di scriverle, mentre Tonja, moglie di Jura, ha avuto problemi di salute al momento del parto, parrebbe superati ma, chissà perché, ho la sensazione che avremo qualche altro funerale e forse più di uno.

Nef, io ti aspetto eh, non vengo a cercarti come Lara con Pasa, però non mi perdo d'animo

È davvero un libro tosto. Condivido in tutto il tuo pensiero. Anche a me piace molto la scrittura ma fatico non poco ad entrare nel vivo. Per me non è una novità in quanto spesso necessito di parecchie pagine per entrare nel vivo dei libri ma stavolta è davvero dura.

Nemmeno io mi arrendo!!! Proseguo :MUCCA

Forza, non demordete! È un po' dispersivo all'inizio ma poi migliora :wink:

Spilla ha scritto:

Forza, non demordete! È un po' dispersivo all'inizio ma poi migliora :wink:

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Infatti.... sto procedendo lentamente ma familiarizzando con i personaggi mi risulta più "facile" proseguire. Non mollo di sicuro!! Era da tanto che aspettava li in un angolino....

Pag 276 - inizio parte settima

Comincia a coinvolgermi . Zivago è tornato a casa e si accinge a partire con la famiglia, caduta in miseria dopo la guerra, verso gli Urali. E' contrario perché non sa cosa lo aspetta lì, e mi sa che ha ragione. Il racconto della rivoluzione e dei primi effetti dell'insediamento improvviso della dittatura del proletariato è interessante e appassionante. Dice Zivago:
"Ma qual è la cosa più geniale? Se qualcuno avesse ricevuto il compito di creare un mondo nuovo, di cominciare una nuova numerazione degli anni, prima di tutto avrebbe avuto bisogno di creare uno spazio pulito. Avrebbe atteso che i vecchi secoli terminassero, prima di accingersi alla costruzione dei nuovi, avrebbe avuto bisogno di una cifra tonda, di una riga rossa, di una pagina vergine. E invece, ecco, guardate! Questa cosa mai accaduta, questo prodigio della storia, questa rivoluzione si manifesta, nel fitto stesso della quotidianità che continua, senza alcun riguardo ad essa. Non è cominciata dal principio, ma dalla metà, senza una data scelta in anticipo, il primo giorno che capita, in mezzo ai tram che scorrazzano per la città. Qui è la maggior genialità. Così inopportuno e insieme tempestivo può essere solo ciò che è grande"
Purtroppo sappiamo tutti come andò a finire, però bisogna osservare che erano ancora tempi in cui gli uomini avevano degli ideali.
Poi ci riporta alla realtà l'assemblea di "condominio" a cui Zivago assiste per caso, in quanto deve curare una donna malata; in questo capitolo si incontrano vecchie conoscenze ...i personaggi tornano sempre e i loro cambiamenti vengono rappresentati con efficacia, compreso quello dell'amico Gordon.
Nef, non so dove tu sia arrivata ma andando avanti è un'altra cosa, poi non so cosa mi aspetti adesso...

Io sono così indietro..... Non riesco a trovare il tempo per leggere e quel poco che ho....la mente sfugge continuamente.... :W

Ma non ho intenzione di mollare!!! :HIPP

Nefertari ha scritto:

Io sono così indietro..... Non riesco a trovare il tempo per leggere e quel poco che ho....la mente sfugge continuamente.... :W

Ma non ho intenzione di mollare!!! :HIPP

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Tieni duro, credo che ne valga la pena...spero...

Possibili spoiler

Io procedo, lentamente ma procedo...
Questo viaggio di Zivago e famiglia sembra non finire mai...Pasternak rende benissimo il modo in cui viveva la gente dopo la guerra, la miseria, la fame e l'accontentarsi di piccole cose...sono comparsi altri personaggi all'orizzonte, compagni di viaggio che credo avranno una certa importanza, anzi lo so, perché alla fine del mio libro c'è l'elenco dei personaggi e, accidenti, c'è scritto chi è Katja

Finito...a fatica, ma finito...l'ultima parte è bella e toccante ed è un libro scritto benissimo, con descrizioni poetiche e dialoghi profondi, ma purtroppo temo di non averlo capito a fondo. Un libro da rileggere a mente non fresca, ma freschissima Ciò che non mi è stato chiaro sono state soprattutto le vicissitudini storico-politiche, l'autore dà molte cose per scontate e mi sono resa conto della mia grande ignoranza in materia.
Nef, a che punto sei? Ti sei arenata?
Appena possibile scriverò un commento più approfondito nella Piccola biblioteca.