Il film inizia con una voce femminile inquietante che sussurra "Apri gli occhi ... apri gli occhi ..." In realtà non è che una sveglia, ma in questa frase si condensa il significato del film e, nel tono con cui viene pronunciata, la sua atmosfera.
(Possibili spoiler)
C'è un protagonista maschile, César/Eduardo Noriega: un "bello" ?? a me non piace tanto) sciupafemmine e con pochi scrupoli. C'è il suo migliore amico, Pelayo, che non ha successo con le donne perché non è bello, ma solo "normale" (a me forse piace di più lui :?), perciò se le becca quasi tutte César. C'è una donna, Nuria/Najwa Nimri (attrice a me sconosciuta), l'ultima vittima del protagonista, innamorata ossessivamente di lui il quale, invece, la considera solo un oggetto sessuale e, per il resto, la snobba e la evita. Tutto cambierà nel momento in cui, alla festa di compleanno di César, Pelayo arriverà con una nuova amica, da cui è particolarmente attratto: Sofia/Penelope Cruz.
Sembrerebbe un comune triangolo, o quadrilatero Non è così.
E' un film straordinario, affascinante e inquietante, che avviluppa lo spettatore e lo incolla allo schermo senza che capisca bene cosa sta guardando, o forse PERCHE' non capisce bene cosa sta guardando; lo incolla allo schermo mentre si chiede se la scena rappresentata in quel momento è successa prima, dopo o mai, se la persona di cui si sta parlando è davvero quella che si pensa o un'altra e domande di questo genere. E' un film che sembra parli di qualcosa e invece, si scopre pian piano, parla di tutt'altro: della (con)fusione tra sogno e realtà, della forza dell'inconscio, della complessità della mente umana, del rapporto tra scherzi della mente e volontà dell'individuo. E del destino, che improvvisamente può capovolgere il corso degli eventi e la sorte delle persone, ma questo è meno originale Mi ha ricordato vagamente "Strade perdute" di Lynch, ma qui siamo di fronte a una storia, nella sua follia, ben definita, con un inizio e un finale, pur fantascientifico, spiazzante ma in linea con tutto il resto. Un finale, se vogliamo, a suo modo rassicurante, nel senso che si pensa "be', almeno questo non potrà mai succedermi". Ma ne siamo certi?
(Possibili spoiler)
C'è un protagonista maschile, César/Eduardo Noriega: un "bello" ?? a me non piace tanto) sciupafemmine e con pochi scrupoli. C'è il suo migliore amico, Pelayo, che non ha successo con le donne perché non è bello, ma solo "normale" (a me forse piace di più lui :?), perciò se le becca quasi tutte César. C'è una donna, Nuria/Najwa Nimri (attrice a me sconosciuta), l'ultima vittima del protagonista, innamorata ossessivamente di lui il quale, invece, la considera solo un oggetto sessuale e, per il resto, la snobba e la evita. Tutto cambierà nel momento in cui, alla festa di compleanno di César, Pelayo arriverà con una nuova amica, da cui è particolarmente attratto: Sofia/Penelope Cruz.
Sembrerebbe un comune triangolo, o quadrilatero Non è così.
E' un film straordinario, affascinante e inquietante, che avviluppa lo spettatore e lo incolla allo schermo senza che capisca bene cosa sta guardando, o forse PERCHE' non capisce bene cosa sta guardando; lo incolla allo schermo mentre si chiede se la scena rappresentata in quel momento è successa prima, dopo o mai, se la persona di cui si sta parlando è davvero quella che si pensa o un'altra e domande di questo genere. E' un film che sembra parli di qualcosa e invece, si scopre pian piano, parla di tutt'altro: della (con)fusione tra sogno e realtà, della forza dell'inconscio, della complessità della mente umana, del rapporto tra scherzi della mente e volontà dell'individuo. E del destino, che improvvisamente può capovolgere il corso degli eventi e la sorte delle persone, ma questo è meno originale Mi ha ricordato vagamente "Strade perdute" di Lynch, ma qui siamo di fronte a una storia, nella sua follia, ben definita, con un inizio e un finale, pur fantascientifico, spiazzante ma in linea con tutto il resto. Un finale, se vogliamo, a suo modo rassicurante, nel senso che si pensa "be', almeno questo non potrà mai succedermi". Ma ne siamo certi?